[Community] blogbabel rischia di chiudere per "colpa" delle licenze creative commons

Nicola A. Grossi nag a area01.org
Ven 28 Mar 2008 20:49:59 CET


Ci sono contratti che richiedono la forma scritta (ad substantiam o ad 
probationem), contratti che non la richiedono, contratti che in alcuni 
casi la richiedono e in altri casi non la richiedono.
Ci sono clausole che devono essere sottoscritte, a pena della loro 
nullità, e clausole che non richiedono la sottoscrizione.

Nel nostro caso (generalizzare non aiuta a capire), c'è un articolo 
nella legge sul diritto d'autore (art. 110) che dice:
"La trasmissione dei diritti di utilizzazione deve essere provata per 
iscritto".

Si tratta della forma scritta da probationem.

Significa che se io licenziatario voglio dimostrare, in giudizio, di 
essere tale, non posso, ad esempio, utilizzare una prova testimoniale,
ma devo produrre un documento che soddisfi la forma scritta.

bye
nag



Micaela Gallerini ha scritto:

>Per rispondere a TUTTA LA LISTA, utilizzate il comando 'Rispondi a tutti' o 'Rispondi alla lista'; 
>con il comando 'Rispondi', invece, risponderete solo all'autore del messaggio.
>-------------------------------------------------------------------
>2008/3/28, Simone Aliprandi <simone.aliprandi a gmail.com>:
>
>  
>
>>Tutto vero e sacrosanto. Ma non credo che c'entri con il discorso che
>> stiamo facendo. Non siamo sul piano della prova della paternità
>> dell'opera da parte dell'autore, quanto sul piano della prova da parte
>> del fruitore dell'opera del reale regime di diritto d'autore in cui è
>> distribuita l'opera. Come ha detto elegantemente Grossi, è più una
>> questione lato-licenziatario che lato-licenziante.
>>
>>    
>>
>
>
>effettivamente sono un po' confusa, da ragioniere ho sempre pensato
>che bastasse una stretta di mano per rendere valida una proposta
>contrattuale (da usi e costumi della camera di commercio). Senza per
>cui bisogno di un contratto scritto che certificasse le volontà di
>entrambe le parti.
>
>Nello stesso modo in informatica, se si legge un contratto online, o
>prima di installare un software che evidenzia una licenza e si
>schiaccia "sì, sono d'accordo" installa il software o accedi al sito
>secondo queste norme (che comunque non devono differire o essere
>contrarie alle leggi statali vigenti) si instaura un contratto con chi
>ha creato il sito o il programma.
>Non capisco l'esigenza di crittografare una firma per rendere valido
>un contratto sarebbe come dire che gli usi e costumi della camera di
>commercio non sono validi in nessuna forma giuridica.
>
>o sbaglio, se ci aiutate a capire a noi non addetti ai lavori è
>meglio, non tanto perchè solo gli addetti ai lavori devono parlarne,
>ma perchè tutti devono capire cosa fare nei vari casi che possono
>capitare.
>
>Penso sia un discorso per tutti e non solo per i giuristi, grazie.
>
>  
>




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