[Community] [cc-it] Ricerca creative commons su interpretazioni NON COMMERCIALE
Davide d'Atri
davide a beatpick.com
Sab 19 Lug 2008 16:47:36 CEST
non so se sia "un manabile per commercianti o uno strumento giuridico"
nicola. so solo che ho riportato le intenzioni della ricerca cosi come
spiegatami dallo Special Counsel di creativecommons.org. Quindi diciamo che
qualsiasi insinuazione la fai verso di loro e non verso di me. spero però
che non finirà nella solita polemica all'italiana. sentiamo invece le
opinioni delle persone che di legge ne sanno poco. sentiamo che ne pensano
di commerciale e non commerciale. sarebbe interessante.
d.
2008/7/19 Nicola A. Grossi <nag a area01.org>:
> Per rispondere a TUTTA LA LISTA, utilizzate il comando 'Rispondi a tutti' o
> 'Rispondi alla lista';
> con il comando 'Rispondi', invece, risponderete solo all'autore del
> messaggio.
> -------------------------------------------------------------------
> Davide d'Atri ha scritto:
>
> > sarebbe interessante cercare di portare questa analisi commerciale e
> > non commerciale completamente fuori da argomentazioni giuridiche e
> > nazionali
> >
>
> Una licenza è uno strumento giuridico, non un manabile per commercianti,
> quindi non capisco che senso abbia portare l'analisi fuori dal diritto.
>
> Sarebbe come analizzare la legge dal punto di vista della morale comune
> o degli interessi commerciali di tizio o caio.
>
> Una mailing list (quella di cc-it in particolare), poi, non mi sembra lo
> strumento più adatto per questo tipo di operazioni, che, sebbene
> scarsamente utili, richiedono uno scambio lungo e diretto. C'è la
> convention... penso che basti. Leggeremo i resoconti. :)
>
> Colgo l'occasione per aggiungere anche qualcos'altro, di cui magari
> parlerò più diffusamente sul mio blog (larivoluzione.it).
> In base al copyright act, il "commercial advantage" può essere, come nel
> caso del nostro "scopo di lucro", "direct" oppure "indirect".
>
> Nella definizione delle CC, come noto, troviamo l'espressione
> "commercial advantage" (senza alcuna specificazione ulteriore) preceduta
> dalle parole
> "primarily intended for or directed".
>
> Ci siamo interrogati a lungo sul significato di questa frase (in
> italiano). E ci siamo anche dati una risposta.
> Ma, a questo punto, credo sia il caso di capire il significato della
> frase nella lingua e nel contesto giuridico originari.
>
> Un esempio importante:
> "Isolated, spontaneous making of single photocopies by a library in a
> for-profit organization, without any systematic effort to substitute for
> photocopying for subscriptions or purchases, would be covered by section
> 108, even though the copies are furnished to the employees of the
> organization for use in their work. Similarly, for-profit libraries
> could participate in interlibrary arrangements for exchanges of
> photocopies, as long as the production or distribution was not
> 'systematic'. _These activities, by themselves, would ordinarily not be
> considered 'for direct or indirect commercial advantages', since the
> 'advantage' referred to in this clause must attach to the immediate
> commercial motivation behind the reproduction or distribution, rather
> than to the ultimate profit-making motivation behind the enterprise in
> which the library is located_. On the other hand, section 108 would not
> excuse reproduction or distribution if there were a commercial motive
> behind the actual making or distributing of the copies, if multiple
> copies were made or distributed, or if the photocopying activities were
> 'systematic' in the sense that their aim was to substitute for
> subscriptions or purchases."
>
> Attenzione: qui si parla del vantaggio commerciale tout court ("diretto
> e indiretto") e si dice, in sostanza, che, se non c'è utilizzo
> sistematico non può esserci nemmeno vantaggio commerciale indiretto.
>
> Con "primarily intended for or directed toward commercial advantage", a
> mio avviso, si fa riferimento proprio alla "immediate commercial
> motivation behind the reproduction or distribution rather than to the
> ultimate profit-making motivation behind the enterprise".
>
> Allora: mettendo da parte il fair use, se io prendo una canzone
> rilasciata con CC-NC e la pubblico su un blog in cui compare pubblicità
> o se un giornalista prende una mia foto rilasciata con CC-NC e la
> riproduce su un quotidiano, c'è senz'altro un qualche profitto, ma c'è
> anche una violazione della licenza?
>
> Secondo me no e questo è il confine che già è delineato nella licenza
> CC. Un confine che la rete (in particolar modo gli intermediari: prova
> ne sia il fatto che, specificando sempre ciò che è non commerciale,
> vanno automaticamente a restringere i granted rights), ha cancellato.
>
>
>
> bye
> nag
>
> _______________________________________________
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