[Community] [cc-it] Segnalazione: "Come utilizzare una licenza Creative Commons e guadagnare dalla libera circolazione della propria opera?"

Nicola A. Grossi nag a area01.org
Lun 14 Lug 2008 19:49:19 CEST


Davide d'Atri ha scritto:

> io suggerisco di lasciar perdere per un attimo il significato 
> giuridico della parola "intermediario". Non penso che sia così 
> rilevante a i fini della discussione. 


Simone ha posto la domanda sugli intermediari dal punto di vista giuridico.
Io stesso, riferendomi all'"intermediario," ho sempre fatto riferimento 
ad un soggetto giuridico (intermediario ex 180 LdA o comunque soggetto 
che ha in gestione diritti altrui).
La stessa CC si riferisce all'intermediario come al rappresentante legale.
Se però vogliamo cambiare discussione e parlare di altre figure, benissimo.
Ma non chiamiamole intermediari, altrimenti creiamo equivoci.


> Ipotizziamo che per intermediari siano si chi detiene i diritti 
> altrui, sia chi provvede a offrire tecnologia. Non cambia molto in 
> effetti. Da una parte si usa la propria esperienza discografica, 
> dall'altra la propria esperienza tecnologia (in realtà spesso servono 
> entrambe per avere successo). 

Beh, anche al macellaio serve esperienza per tagliare bene la carne, ma 
non si può paragonarlo al chirurgo, perché sono due figure diverse. :-)
Non capisco l'esigenza di chiamare allo stesso modo due figure diverse.
Parliamo di fornitore di servizi?


> In effetti il mio discorso è semplicemente che ogni società propone il 
> mix di tecnologia ed esperienza nella musica che preferisce... o che 
> sembra ottimale per offrire un buon servizio. Ma questo non sta a 
> significare che chi mette esperienza è meno bravo di chi mette 
> tecnologia o il contrario. Bisogna sempre andare a fondo nel business 
> model e vedere di che si tratta.. e non mi pare che questo lo stiamo 
> facendo.


Beh, qui si stava cercando di capire se c'è intermediazione ex 180 LdA o 
se non c'è. Ma forse c'è la risposta nel p.s.
Sul business model personalmente non ho nulla da dire. Per quanto mi 
riguarda non è oggetto di discussione un certo business model in sé e per sé
(tutti sono legittimi e rispettabilissimi), ma il fatto che si proponga 
un certo business model come modello per la diffusione della musica libera.
In altre parole, non è un certo business model a non piacermi, ma il 
fatto che liberius lo proponga come modello per la diffusione della 
musica libera.

Sarei stupido se volessi eliminare le net-label. Voglio invece 
promuovere un modello di diffusione della musica innovativo, in cui non 
ci sono intermediari.

>
> p.s. molte società non detengono più i diritti (come la nostra) ma 
> semplicemente li controllano ad uso non esclusivo, che può essere 
> terminato in ogni momento. Molto differente dal vecchio editore che 
> deteneva per anni...

Sì, mi pare di avere descritto sommariamente a Simone questo genere di 
meccanismi.
Diciamo che alcuni diritti commerciali, non oggetto della licenza non 
commerciale, vengono licenziati a favore della società, che dunque, per 
un certo periodo di tempo, può legittimamente esercitarli in quanto 
licenziataria.
Pertanto, quando la società riceve compensi per la diffusione delle 
opere, non li riceve in nome e per conto dell'autore, ma in nome e per 
conto proprio.
Non so nello specifico quale contratto venga stipulato tra voi e i 
vostri artisti, ma, su due piedi, non mi pare che ci sia intermediazione 
ex 180 LdA.
Su questo, però, soltanto tu, che conosci il contratto, puoi dirci se 
esiste, ad esempio, un mandato in relazione alla riscossione dei 
compensi oppure no.

bye
nag



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