[Community] prevalentemente non commerciale?
carlos fejus
carloselveiro a yahoo.it
Sab 11 Giu 2005 13:56:12 CEST
piacere avvocato tizio, io sono l'avvocato caio x.y.
:))))))))))))))))))))))
e le dico che io non posso giudicare perché sono un
avvocato finto, ma lei che è un avvocato vero, invece
di fare il girotondo intorno alla "voragine" perché
non ci salta dentro e ci spiega che significa quel
"prevalentemente"???
è questo che la gente vuole sapere, non gliene frega
niente alla gente di quel caso specifico, la gente
vuole sapere bene cose dice la licenza (che è scritta
in italiano)
e chiaro stu fatto??? :)))))))))
il tono è scherzoso, non lo prenda per irriverenza
;)))
SuperCarlos
--- "atizio a pc" <atizio a interfree.it> ha scritto:
> Suvvia, non siate così pessimisti, fate così:
>
> "c. Tu non puoi esercitare alcuno dei diritti a Te
> concessi al precedente
> punto 3 in maniera tale che sia intesa o diretta al
> perseguimento di un vantaggio commerciale,
> professionale o di un compenso
> monetario. Lo scambio dell'Opera con altre opere
> protette dal diritto d'
> autore, per mezzo della condivisione di file
> digitali (c.d. filesharing) o
> altrimenti, non è considerato inteso o diretto a
> perseguire un vantaggio
> commerciale o un compenso monetario privato...."
>
>
> anche se secondo me non ce ne sarebbe bisogno perchè
> ad esempio
> riguardo alla comparazione delle licenze con
> contratti prestampati e
> predisposti da una delle parti, è un paragone che
> non regge , la legge ha
> una ratio che è quella di tutelare la libertà
> contrattuale del contraente
> debole (e della buona fede), nasce, quella tutela, e
> si riferisce, per ed a
> casi diversi....
>
> nel caso di cui si tratta, il contraente debole è
> casomai chi rilascia la
> licenza, non l'altro soggetto (tale è infatti non
> chi ha il potere di
> scrivere, ma chi non ha il potere di sottrarsi a
> quello che l'altro scrive
> per ragione di mezzi e anche motivi culturali o di
> necessità, mancando le
> quali nessuno è più debole dell'altro...
> l'imprenditoere infatti ben poteva
> chiedervi spiegazioni o non fare quello che ha
> fatto.... e comunque niente
> impedisce che chiarita la portata della licenza,
> questo smetta il suo
> business; invece non solo ci ha guadagnato, lo scopo
> commerciale esiste
> anche in caso di perdita (la percentuale data alla
> onlus non ha nessuna
> influenza sul concetto di 'commerciale' che è stato
> comunque concretizzato
> dalla vendita indipendentemente dal lucro), con la
> sua azienda, ma ha anche
> distratto soldi al fisco mettendoli in una onlus
> sua..... dalla quale
> probabilmente ricaverà dei rimborsi spese tutti da
> verificare... ) , a parte
> questo, poi, laciate che sia un giudice e magari
> anche più di uno, a
> giudicare se ha ragione l'autore o il furbo
> imprenditore, un avv. darà
> sempre una interpretazione che si presta ad avere
> una controinterpretazione
> contraria altrettanto valida. Per esempio io sono un
> avv. e consiglierei
> agli autori di azionare la licenza gpl davanti al
> giudice....
>
> ora però, tenete conto che un avv. ha dei problemi a
> fare una consulenza
> gratuita , soprattutto on-line.... viola il codice
> deontologico ed è
> passibile di sanzione disciplinare, quindi chiedere
> è lecito, dare (consigli
> non consulenze) è cortesia (nel mio caso impegno
> sociale), pretendere anche
> attraverso espressioni verbali poco rispettose e
> generiche diventa
> antipatico anche perchè difficilmente a scortesia ci
> si può aspettare
> risposte forzosamente cortesi.
>
> Una ultima cosa, le gpl hanno alle spalle una
> ragione di libertà, orbene,
> gli autori (delle opere) non possono pretendere una
> licenza che li soddisfi
> e basta fregandosene delle ragioni della
> collettività pensando solo a se
> stessi ed alla loro opera, e non basta metterla a
> disposizione di tutti per
> sentirsi a posto, occorre non perdere mai di vista
> lo scopo ultimo, la
> libertà.
> Ebbene, l'atteggiamento che alcuni hanno avuto in
> questa vicenda mi è
> sembrato lontano anni luce da quello che mi aspetto
> da chi non sta solo
> pensando a se stesso, la libertà è una cosa che si
> conquista insieme agli
> altri che lavorano per questo, riconoscendogli i
> meriti degli sforzi fatti e
> non criminalizzandoli, superando con loro le
> difficoltà che sono sempre
> dietro l'angolo, ad un problema che mette in
> pericolo la libertà non si può
> rispondere ... ma allora io metto il (c)..... eh..
> no, signori, non si può
> puntare il dito contro chi senza chiedere niente sta
> cercando ed ha cercato
> di trovare una soluzione ad un problema (che non è
> il vostro problemino
> personale ma investe il futuro della civiltà)
> ci si mette rispettosaemtne a studiare, a riflettere
> e si cerca di superare
> ognuno con quello che si ha... ripeto rispettando i
> ruoli e senza pretendere
> (questa è la mia opinione, naturalmente e può non
> piacere, pazienza).
>
> Dire che l'avv. ha detto questo e affermarlo come
> legge divina è un
> atteggiamento peraltro infantile, lasciate che ve lo
> dica un avvocato.
>
> solo per farvi un esempio, nei milioni di cause
> pendenti, c'è sempre almeno
> un avvocato che sostiene il contrario di un altro
> avvocato....... basta
> questo per farvi capire quanto poco serio sia
> rispondere a chi cerca di
> dire la propria (dicendo cose sensate, peraltro)
> dicendgli che l'avv. ha
> detto questo , chi sei tu oper dire il contrario, io
> credo all'avv.......
> fai bene, ciò però non toglie che tu e il tuo
> avvocato possiate avere torto
> (la stessa cosa vale per me, sia ben chiaro.... è il
> metodo che è
> sbagliato).
>
>
> saluti p.g.
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