[Community] prevalentemente non commerciale?

atizio@pc atizio a interfree.it
Sab 11 Giu 2005 11:11:33 CEST


Suvvia, non siate così pessimisti, fate così:

"c. Tu non puoi esercitare alcuno dei diritti a Te concessi al precedente
punto 3 in maniera tale che sia  intesa o diretta al
perseguimento di un vantaggio commerciale, professionale o di un compenso 
monetario. Lo scambio dell'Opera con altre opere protette dal diritto d'
autore, per mezzo della condivisione di file digitali (c.d. filesharing) o
altrimenti, non è considerato inteso o diretto a perseguire un vantaggio
commerciale o un compenso monetario privato...."


anche se secondo me non ce ne sarebbe bisogno perchè ad esempio
riguardo alla comparazione delle licenze con contratti prestampati e 
predisposti da una delle parti,  è un paragone che non regge , la legge ha 
una ratio che è quella di tutelare la libertà contrattuale del contraente 
debole (e della buona fede), nasce, quella tutela, e si riferisce, per ed a 
casi diversi....

nel caso di cui si tratta, il contraente debole è casomai chi rilascia la 
licenza, non l'altro soggetto (tale è infatti non chi ha il potere di 
scrivere, ma chi non ha il potere di sottrarsi a quello che l'altro scrive 
per ragione di mezzi e anche motivi culturali o di necessità, mancando le 
quali nessuno è più debole dell'altro... l'imprenditoere infatti ben poteva 
chiedervi spiegazioni o non fare quello che ha fatto.... e comunque niente 
impedisce che chiarita la portata della licenza, questo smetta il suo 
business; invece non solo ci ha guadagnato, lo scopo commerciale esiste 
anche in caso di perdita (la percentuale data alla onlus non ha nessuna 
influenza sul concetto di 'commerciale' che è stato comunque concretizzato 
dalla vendita indipendentemente dal lucro), con la sua azienda, ma ha anche 
distratto soldi al fisco mettendoli in una onlus sua..... dalla quale 
probabilmente ricaverà dei rimborsi spese tutti da verificare... ) , a parte 
questo, poi, laciate che sia un giudice e magari anche più di uno, a 
giudicare se ha ragione l'autore o il furbo imprenditore, un avv. darà 
sempre una interpretazione che si presta ad avere una controinterpretazione 
contraria altrettanto valida. Per esempio io sono un avv. e consiglierei 
agli autori di azionare la licenza gpl davanti al giudice....

ora però, tenete conto che un avv. ha dei problemi a fare una consulenza 
gratuita , soprattutto on-line.... viola il codice deontologico ed è 
passibile di sanzione disciplinare, quindi chiedere è lecito, dare (consigli 
non consulenze) è cortesia (nel mio caso impegno sociale), pretendere anche 
attraverso espressioni verbali poco rispettose e generiche diventa 
antipatico anche perchè difficilmente a scortesia ci si può aspettare 
risposte forzosamente cortesi.

Una ultima cosa, le gpl hanno alle spalle una ragione di libertà, orbene, 
gli autori (delle opere) non possono pretendere una licenza che li soddisfi 
e basta fregandosene delle ragioni della collettività pensando solo a se 
stessi ed alla loro opera, e non basta metterla a disposizione di tutti per 
sentirsi a posto, occorre non perdere mai di vista lo scopo ultimo, la 
libertà.
Ebbene, l'atteggiamento che alcuni hanno avuto in questa vicenda mi è 
sembrato lontano anni luce da quello che mi aspetto da chi non sta solo 
pensando a se stesso, la libertà è una cosa che si conquista insieme agli 
altri che lavorano per questo, riconoscendogli i meriti degli sforzi fatti e 
non criminalizzandoli, superando con loro  le difficoltà che sono sempre 
dietro l'angolo, ad un problema che mette in pericolo la libertà non si può 
rispondere ... ma allora io metto il (c)..... eh.. no, signori, non si può 
puntare il dito contro chi senza chiedere niente sta cercando ed ha cercato 
di trovare una soluzione ad un problema (che non è il vostro problemino 
personale ma investe il futuro della civiltà)
ci si mette rispettosaemtne a studiare, a riflettere e si cerca di superare 
ognuno con quello che si ha... ripeto rispettando i ruoli e senza pretendere 
(questa è la mia opinione, naturalmente e può non piacere, pazienza).

Dire che l'avv. ha detto questo e affermarlo come legge divina è un 
atteggiamento peraltro infantile, lasciate che ve lo dica un avvocato.

solo per farvi un esempio, nei milioni di cause pendenti, c'è sempre almeno 
un avvocato che sostiene il contrario di un altro avvocato....... basta 
questo per farvi capire quanto poco serio sia  rispondere a chi cerca di 
dire la propria (dicendo cose sensate, peraltro) dicendgli che l'avv. ha 
detto questo , chi sei tu oper dire il contrario, io credo all'avv....... 
fai bene, ciò però non toglie che tu e il tuo avvocato possiate avere torto 
(la stessa cosa vale per me, sia ben chiaro.... è il metodo che è 
sbagliato).


saluti  p.g.




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