SMITHSONIAN OPEN ACCESS: Lo Smithsonian Institution sceglie CC0 per rilasciare più di 2,8 milioni di immagini digitali 2D e 3D

Reference: Craig Fildes / CC BY-NC-ND 2.0

Il 25 febbraio 2020, lo Smithsonian Institution, uno dei più grandi istituti di ricerca del mondo con annesso un importante museo, ha presentato il progetto “Smithsonian Open Access”, un’iniziativa che riguarda 2,8 milioni di immagini digitali 2D e 3D e quasi due secoli di dati, che l’ente ha reso disponibili e liberamente utilizzabili attraverso la licenza CC0.

Nella collezione, oltre alle immagini ad alta risoluzione dei diciannove musei, dei nove centri di ricerca, delle biblioteche e degli archivi dello Smithsonian (incluso lo zoo nazionale), sono inclusi set di dati di ricerca e metadati delle raccolte, che gli utenti possono scaricare tramite l’API (Application Programming Interface) e il repository di dati GitHub.

L’obiettivo del progetto è quello di rendere la collezione accessibile e liberamente utilizzabile per tutti, in tutto il mondo e per qualsiasi scopo, come ha spiegato Effie Kapsalis, senior digital program officer dello Smithsonian che ha guidato la strategia e l’implementazione dello “Smithsonian Open Access” per oltre un decennio. 

La licenza CC0, dunque, si conferma uno strumento fondamentale per la condivisione di contenuti culturali.

Il progetto, infatti, è frutto di un intenso lavoro sulle politiche di open access portato avanti dallo Smithsonian con alcuni membri di Creative Commons, tra cui Cable Green (CEO e direttore ad interim di Open Education), Diane Peters (General Counsel) e Evelin Heidel (responsabile della piattaforma CC GLAM) nonché con coloro che negli anni precedenti hanno lavorato su questi temi (Jane Park, Ryan Merkley e altri).

Cable Green ha così commentato: “L’annuncio di oggi è importante perché lo Smithsonian sta condividendo le sue opere utilizzando CC0, lanciando a tutti i musei del mondo il messaggio che la digitalizzazione e l’utilizzo degli strumenti legali giusti possono e devono essere portati avanti”.

Nei prossimi mesi tutti i contenuti saranno, inoltre, condivisi con CC Search, lo strumento CC che consente la ricerca di tutti i lavori rilasciati con licenza aperta. 

Questo intenso lavoro di condivisione riguarderà anche i contenuti 3D che, grazie alla collaborazione con “Sketchfab” saranno disponibili per il download e il riutilizzo tramite CC Search. Ciò coincide con l’annuncio di Sketchfab di fornire supporto per la licenza CC0, permettendo a tutte le istituzioni culturali di rilasciare scansioni e modelli 3D con quest’ultima.

– Per leggere l’articolo completo di Victoria Heath su creativecommons.org clicca qui.

– Per guardare il video di lancio dello “Smithsonian Open Access”, clicca qui.

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