[community] 7 emendamenti per salvare il Web. Firma per disinnescare il comma "ammazza-blog"

Nicola A. Grossi k2 a larivoluzione.it
Gio 6 Ott 2011 17:40:54 CEST


Spataro ha scritto:
>
> il comma affianca ai giornali anche i "siti informatici" che giornali
> non sono.
Il comma aggiorna la legge sulla stampa parlando anche di siti web,
visto che oggi le testate giornalistiche sono anche on-line
e il problema di Berlusconi, parliamoci chiaro, non è bloccare il mio
blog, che pochi italiani leggono, ma evitare che i (tantissimi)
cittadini che leggono "Il Fatto Quotidiano"
(che esce on-line e carica video anche su YouTube) vi trovino scritte
certe cose e possano vedere certe cose. E per questo ci sarebbe da
protestare!

Ulteriore prova: il comma 29 è stato in un battibaleno emendato da 2
parlamentari del PDL. Non gliene importa nulla di ammazzare i blog!
Non è nemmeno agevole ammazzare i blog perché la stragrande maggioranza
sta su server esteri e sono troppi. Non puoi bloccare l'informazione
sulla rete.
Non sono così stupidi da non capirlo.

Stessa cosa per quanto riguarda i diritti d'autore: quando Confalonieri,
relativamente al regolamento dell'agcom
(che inizia dicendo: "l’Autorità opera nel rispetto dei diritti e delle
libertà di espressione del pensiero, di cronaca, di commento, critica e
discussione"...
e ci mancherebbe altro, viene da aggiungere) parla di tutela del
copyright non si riferisce a me blogger che metto una fotina full-copyright
presa a caso dal web a margine di un post in cui copio e incollo un
pezzo di libro all rights reserved.

Ma si riferisce al fatto che oggi se vuoi vedere un film a casa senza
andare al cinema puoi farlo recandoti presso uno dei tanti siti che lo
passano in streaming:
quella sì che è una mannaia.

La RAI e Mediaset rimuovono da YouTube i video con gli spezzoni dei loro
programmi (mpreferiscono che li guardi sui loro siti, dove c'è la
pubblicità,
o che acquisti le puntate di "Scherzi a Parte" in edicola): non mi pare
che nessuno protesti più di tanto per questo, eppure è questo tipo di
operazione che vogliono fare
e stanno già facendo.

Il futuro è nel web: i giovani guardano sempre meno la TV. Ma i giovani
sono i tutti di domani. Il commercio dell'audiovisivo si sposterà sempre
di più on-line.

Loro vogliono provare a tenere in piedi una baracca che comunque, almeno
in parte, cadrà. Capirai, li abbiamo rimpinzati fino ad oggi... oramai
hanno lo stomaco grosso.

Io la penso così, la mia interpretazione teleologica, diciamo, è
diversa. Non dobbiamo mica essere tutti della stessa opinione. Guai a
essere tutti dello stesso parere.

Semplicemente esprimo questa mia opinione, non allineata, senza
pretendere di convincere nessuno. Se poi mi sbaglio, sarò felice di
prenderne atto davanti ai fatti.



bye
nag



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