[community] Il Manifesto del Pubblico Dominio e' online
J.C. DE MARTIN
demartin a polito.it
Gio 28 Gen 2010 13:57:30 CET
La versione italiana del Manifesto del Pubblico Dominio
e' online:
http://publicdomainmanifesto.org/italian
jc de martin
Comunicato Stampa - Torino, 25 gennaio 2010
IL MANIFESTO DEL PUBBLICO DOMINIO E' ONLINE
http://www.publicdomainmanifesto.org/
Storicamente il pubblico dominio, ovvero quelle opere dell'ingegno che
si possono usare liberamente, come gli scritti di Alessandro Manzoni o
le musiche di Giuseppe Verdi, ha rappresentato un bene comune di
cruciale importanza per lo sviluppo della cultura. Il pubblico
dominio, infatti, e' costituito da opere che si possono liberamente
tradurre, adattare e offrire nei formati piu' svariati (per
ipovedenti, illustrati o riassunti per bambini, eccetera), facilitando
e ampliando l'accesso alla cultura, soddisfacendo, almeno in linea di
principio, tutti i bisogni degli utenti e fornendo materiale
inesauribile per produrre nuove opere.
Nel corso degli ultimi decenni, tuttavia, le progressive estensioni
del diritto d'autore hanno ridotto drasticamente tale patrimonio di
conoscenza condiviso. Cio', infatti, che agli albori del copyright era
protetto per quattordici anni dalla data di pubblicazione e' ora
protetto fino a settant'anni dopo la morte dell'autore (se non di
piu', a seconda dei casi). Una durata pressoche' infinita gia' in
passato, ma a maggior ragione oggi, nell'era di Internet.
Per riaffermare l'importanza del pubblico dominio nelle nostre società
così spesso definite “della conoscenza”, oggi il progetto europeo
COMMUNIA, coordinato dal Centro NEXA su Internet & Società del
Politecnico di Torino, lancia il Manifesto del Pubblico Dominio
(http://www.publicdomainmanifesto.org), un documento che ricorda a
tutti i principi alla base del pubblico dominio - inteso anche come
"commons" e come prerogative degli utenti - e che propone
alcuni principi guida e alcune raccomandazioni per assicurarne la
vitalità sia oggi sia per le generazioni future.
Intellettuali di fama mondiale come Lawrence Lessig (Harvard University)
e James Boyle (Duke University), nonché organizzazioni come
Creative Commons (USA), Open Knowledge Foundation (UK) e
Knowledgeland (Olanda), compaiono tra i primi firmatari del Manifesto,
al quale, da oggi, sia individui sia enti possono aderire online
all'indirizzo www.publicdomainmanifesto.org.
Il Manifesto si affianca alla recente giornata del Pubblico Dominio
(1° gennaio 2010, http://publicdomainday.org), celebrata per segnare
il giorno in cui ogni anno le opere di svariati autori e artisti
cessano di essere coperte dal diritto d'autore (generalmente ciò
avviene dopo 70 anni dopo la morte) per entrare a far parte del
Pubblico Dominio. Quest'anno in diversi paesi si è celebrato il
passaggio nel pubblico dominio delle opere di celebri autori morti nel
1939,come Sigmund Freud, William Butler Yeats e Alphonse Mucha.
Il Manifesto del Pubblico Dominio è già disponibile in diverse lingue,
con altre traduzioni in arrivo, e può essere firmato da chiunque lo
desideri. Il Manifesto e' anche presente su Facebook
(http://www.facebook.com/home.php?#/pages/The-Public-Domain-Manifesto/448371890304?v=info&ref=ts).
Cos'è il Pubblico Dominio
In base alla corrente normativa sul diritto d'autore (o copyright),
fanno parte del pubblico dominio quelle opere mai coperte dal
copyright (perché non originali o perché meri fatti, leggi
scientifiche, ecc.) o che non lo sono più per la scadenza del limite
temporale di protezione previsto dalla legge (in molti paesi 70 anni
dopo la morte dell'autore). Nella definizione adottata dal progetto
COMMUNIA, il termine assume tuttavia un carattere più ampio,
estendendosi alle varie forme di “accesso aperto” alla conoscenza,
come le opere rilasciate con una licenza Creative Commons.
Incluse in questa accezione di “pubblico dominio” sono anche
le eccezioni e limitazioni al diritto d'autore previste dalla legge
(diritto di cronaca, ecc.), eccezioni che nei paesi anglosassoni
si articolano secondo la dottrina del “fair use”.
Cos'è COMMUNIA
COMMUNIA è il Network Europeo dedicato al Pubblico Dominio Digitale
formato da 50 partner (università, NGO, aziende, biblioteche, ecc.),
coordinato dal Centro NEXA per Internet & Società. Grazie a un'ampia
serie di attività, COMMUNIA opera come punto di riferimento europeo
per l'analisi teorica e soprattutto per l'elaborazione di policy
relative al pubblico dominio inteso in senso lato. Ampliando senso e
portata del pubblico dominio in senso stretto (ovvero le opere al di
fuori della tutela del diritto d'autore per carenza di requisiti o per
decorrenza dei termini), COMMUNIA si occupa di questioni relative a
forme alternative di licenze per i contenuti creativi, al libero
accesso alle pubblicazioni scientifiche e ai risultati della ricerca,
alla gestione di opere i cui autori sono sconosciuti, ovvero le
cosiddette “opere orfane”. Progetto triennale co-finanziato
dall'Unione Europea, il progetto COMMUNIA sta producendo anche
specifiche linee-guida relative al pubblico dominio in Europa.
Maggiori dettagli: http://communia-project.eu/
Che cosa è il Centro NEXA su Internet e Società
Il Centro NEXA su Internet e Società del Politecnico di Torino
(Dipartimento di Automatica e Informatica) è un centro di ricerca
indipendente, fondato nel 2006, che studia in maniera multidisciplinare
Internet, la “più grande invenzione del secolo” secondo il Premio Nobel
Rita Levi Montalcini. Il Centro NEXA, che lavora in stretto collegamento
col Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università di Torino e col
Berkman Center for Internet & Society della Harvard University,
attraverso il lavoro di ingegneri, giuristi ed economisti si sforza di
gettare nuova luce sui complessi e a volte dirompenti cambiamenti
prodotti da Internet.
Autorevoli personalità costituiscono il Comitato dei Garanti del
Centro NEXA, tra cui il fondatore e direttore del Berkman Center,
prof. Charles Nesson, il prof. Yochai Benkler, sempre di Harvard, e
altri eminenti studiosi italiani e stranieri, tra cui il prof. Stefano
Rodotà, l'artista Michelangelo Pistoletto e il prof. Angelo Raffaele Meo.
Per maggiori informazioni: http://nexa.polito.it
Contatti:
NEXA Center for Internet & Society
Politecnico di Torino (Dipartimento di Automatica e Informatica)
Corso Trento, 21 – 10129 Torino
Ufficio Stampa:
Anna Piccitto
(+39) 011-564-7245
anna.piccitto a polito.it
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