[Community] Radio On-line con trasmissione di brani rilasciati con licenza Creative Commons e pagamento S.I.A.E

Nicola A. Grossi nag a area01.org
Ven 11 Lug 2008 17:42:41 CEST


Avendo più tempo a disposizione mi preme fare alcune precisazioni in merito ad alcune affermazioni di Davide D'Atri.
Certo che ne verrà fuori un thread infinito (speriamo di no). :-)


> se chiamate in siae e chiedete se un esercizio pubblico o
> privato può diffondere musica senza pagare la siae, in siae vi dicono che
> questo non è possibile in nessun caso

Non è vero:
http://www.costozero.org/wai/img/fax2.jpg

Anche nelle f.a.q. SIAE manifesta una certa correttezza, facendo quasi sempre riferimento
ad un mandato non "universale".

Casomai è SCF che non dà informazioni corrette, nemmeno nelle sue f.a.q.
Ma sul punto avremo modo di tornare nei prossimi giorni, dato che lunedì invio una denuncia all'AGCM.


> non sono d'accordo quando si dice che gli intermediari non servono. da
> napster fino a magnatune hanno saputo rivoluzionare l'industria della musica
> più di ogni altra organizzazione o associazione.

Napster non era un intermediario ma un programma di file sharing (il primo p2p di massa) e proprio per questo ha avuto successo.
Magnatune lo è e non metto in dubbio che abbia qualche utilità.
Ma il ruolo che Magnatune svolge per libera diffusione della musica è davvero marginale.
Non è vendendo licenze (motivo per cui Magnatune esiste) che si aumenta la diffusione della musica: 
si aumenta la diffusione del commercio di musica. 
E certamente si può anche fare la storia dell'industria della musica, ma non quella della libera diffusione della musica.


> non è neanche vero che non sia chiaro cosa si intende per commercial o non
> commercial. basta chiedere con un'email. La risposta è sempre uguale

Allora, gentilmente, spiegami perché se una persona (cioè un mio collaboratore) 
ti chiede se è possibile scaricare gli mp3 che stanno su BeatPick e metterli su un altro sito non commerciale
(senza pubblicità e da cui non si ricava assolutamente nulla)
tu incominci a dire che potrebbe essere anche quella un'operazione commerciale.
Se me lo spieghi, sono pronto a rimangiarmi quello che ho detto. :-)

> Un'ultima precisazione per chiarire che una divisione ben chiara e che
> restringa l'utilizzo non commerciale è a beneficio dell'artista che prende
> una fetta sostanziale della licenza commerciale. E' importante infatti far
> guadagnare gli artisti se vogliamo che continuino a produrre buona musica.

L'artista, come ho detto, guadagnerebbe di più se la sua musica se la vendesse da solo, attraverso circuiti di scambio
efficienti e senza "intemediari-usurai", che esistono solo perché lucrare sull'immateriale altrui e vendere tramite Internet 
significa guadagnare praticamente a costo zero.
Lasciamo perdere i buoni propositi e gli ideali dei commercianti, oramai nessuno è abbastanza ingenuo per crederci (spero). :-)
Nemmeno gli artisti, in molti casi, adottano le CC per adesione ad un ideale (ma per farsi pubblicità). 
Figuriamoci i commercianti. :-)
Ma tanto di cappello a chi ha successo in questo genere di operazioni!
Io sono favorevolissimo al commercio di musica. Ma la libera diffusione 
della musica non coincide con l'espansione del commercio musicale.



bye
nag






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