[Community] firme elettroniche, digitali, licenze & c.
Micaela Gallerini
mat.r.gl a gmail.com
Mar 15 Apr 2008 14:34:00 CEST
sig. Grossi, perchè non risponde alle domande che ho fatto al posto di evaderle?
e soprattutto legga il tutorial che ho menzionato fatto dal CNIPA,
scoprirà che ho ragione...^^
buona giornata
--
"La duttilità di pensiero è data solo dalla stupidità delle azioni"
Rashna
Micaela Gallerini
Il 15/04/08, Nicola A. Grossi<nag a area01.org> ha scritto:
> Per rispondere a TUTTA LA LISTA, utilizzate il comando 'Rispondi a tutti' o 'Rispondi alla lista';
> con il comando 'Rispondi', invece, risponderete solo all'autore del messaggio.
> -------------------------------------------------------------------
>
>
> Micaela Gallerini ha scritto:
>
> >>1. Si acquista, presso un ente certificatore, un dispositivo di firma
> >> elettronica qualificata (la smart card costa 30 euro circa).
> >> 2. Si prende un lettore di smart card (che costa 30 euro circa).
> >> 3. Si scarica gratuitamente il software che serve per utilizzare il
> >> dispositivo (ne esistono anche di open source).
> >> 4. Si firma la licenza.
> >>
> >>
> >>
> >
> >la smart card costa 30 €, non i programmi e la certificazione che
> >costa ben di più. Cosa a cui mi riferivo e non alla semplice smar card
> >in commercio.
> >
> >
> Nel caso di Infocert (ma anche di tanti altri certificatori: direi
> tutti) il programma per usare la smart card è gratuito.
> L'utente non deve pagare alcun costo di certificazione.
> Anche il rinnovo del certificato di firma è gratuito.
>
> >Al punto 3 le dico che non vanno bene tutti i software, infatti le
> >liste e i forum specializzati sono pieni e strapieni di problematiche
> >su tali software e a volte sono addirittura irrisolvibili per alcune
> >distribuzioni linux.
> >
> >
>
> Ogni ente certificatore distribuisce un software che funziona
> perfettamente con la smart card che rilascia.
> Certamente non sempre il certificatore mette a disposizione software
> compatibile con linux o con tutte le distro linux.
> Infocert ha una versione di Dike per Fedora. Esistono anche software
> scritti in java (dunque multipiattaforma) compatibili con molte carte e
> lettori...
> come ad esempio Javasign (al cui autore può rivolgersi per approfondire
> le problematiche tecniche).
>
>
>
> >
> >
> >
> >> Si tratta di uno strumento sempre più diffuso e richiesto (basta vedere
> >> la legislazione sulla conservazione sostitutiva dei documenti contabili
> >> e fiscali). E non è certamente un bene di lusso.
> >>
> >>
> >>
> >
> >per le aziende certo. E' un bene di lusso, quando non si ha stipendio
> >fisso, quando non si può scaricare la scheda dal 770 o modello unico,
> >quando si ha uno stipendio medio che rasenta i 1000€.
> >Le ricordo che non sono tutti ricchi in Italia e che molti prodotti
> >opensource non vengono nemmeno pagati dagli utenti stessi.
> >E' un bene di lusso.
> >
> >
>
> Se è un bene di lusso materiale informatico che costa 60 euro allora
> sicuramente il pc, che costa molto di più, è un bene di "superlusso".
> Si presuppone che chi può permettersi un bene di "superlusso" come il pc
> (e magari anche un abbonamento adsl) possa permettersi anche una smart
> card e il relativo lettore, che sono accessori come tanti altri
> (stampante, scanner, web-cam ecc.).
>
>
>
> bye
> nag
>
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