[Community] firme elettroniche, digitali, licenze & c.

Nicola A. Grossi nag a area01.org
Mar 15 Apr 2008 13:06:08 CEST



Micaela Gallerini ha scritto:

>>1. Si acquista, presso un ente certificatore, un dispositivo di firma
>> elettronica qualificata (la smart card costa 30 euro circa).
>> 2. Si prende un lettore di smart card (che costa 30 euro circa).
>> 3. Si scarica gratuitamente il software che serve per utilizzare il
>> dispositivo (ne esistono anche di open source).
>> 4. Si firma la licenza.
>>
>>    
>>
>
>la smart card costa 30 €, non i programmi e la certificazione che
>costa ben di più. Cosa a cui mi riferivo e non alla semplice smar card
>in commercio.
>  
>
Nel caso di Infocert (ma anche di tanti altri certificatori: direi 
tutti) il programma per usare la smart card è gratuito.
L'utente non deve pagare alcun costo di certificazione.
Anche il rinnovo del certificato di firma è gratuito.

>Al punto 3 le dico che non vanno bene tutti i software, infatti le
>liste e i forum specializzati sono pieni e strapieni di problematiche
>su tali software e a volte sono addirittura irrisolvibili per alcune
>distribuzioni linux.
>  
>

Ogni ente certificatore distribuisce un software che funziona 
perfettamente con la smart card che rilascia.
Certamente non sempre il certificatore mette a disposizione software 
compatibile con linux o con tutte le distro linux.
Infocert ha una versione di Dike per Fedora. Esistono anche software 
scritti in java (dunque multipiattaforma) compatibili con molte carte e 
lettori...
come ad esempio Javasign (al cui autore può rivolgersi per approfondire 
le problematiche tecniche).



>
>  
>
>> Si tratta di uno strumento sempre più diffuso e richiesto (basta vedere
>> la legislazione sulla conservazione sostitutiva dei documenti contabili
>> e fiscali). E non è certamente un bene di lusso.
>>
>>    
>>
>
>per le aziende certo. E' un bene di lusso, quando non si ha stipendio
>fisso, quando non si può scaricare la scheda dal 770 o modello unico,
>quando si ha uno stipendio medio che rasenta i 1000€.
>Le ricordo che non sono tutti ricchi in Italia e che molti prodotti
>opensource non vengono nemmeno pagati dagli utenti stessi.
>E' un bene di lusso.
>  
>

Se è un bene di lusso materiale informatico che costa 60 euro allora 
sicuramente il pc, che costa molto di più, è un bene di "superlusso".
Si presuppone che chi può permettersi un bene di "superlusso" come il pc 
(e magari anche un abbonamento adsl) possa permettersi anche una smart 
card e il relativo lettore, che sono accessori come tanti altri 
(stampante, scanner, web-cam ecc.).



bye
nag




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