[Community] L’Olanda ufficializza le licenze Creative Commons

Nicola A. Grossi nicola.grossi a scarichiamoli.org
Dom 23 Set 2007 04:04:31 CEST


Lorenzo De Tomasi ha scritto:

>On 9/19/07, Nicola A. Grossi <nicola.grossi a scarichiamoli.org> wrote:
>
>  
>
>>sulla situazione italiana sei, da una parte, un po' rimasto indietro,
>>dall'altra, un po' rimasto confuso perché:
>>    
>>
>
>Ammetto di invidiare il suo tanto tempo libero e la sua produttività :-)
>
Sulla produttività sono d'accordo sul tempo libero vorrei esserlo (se 
non altro per apparire di più) ma purtroppo non posso.


>>1. attualmente Siae consente, a certe condizioni, la gestione autonoma
>>dei diritti da parte dell'iscritto (cosa che è assai preferibile all'assurda
>>imposizione di una licenza specifica, imposizione resa ancor più
>>incomprensibile dal fatto che si tratta di una sperimentazione di 1
>>anno... finito il quale cosa accade??)
>>    
>>
>
>Se ammetto l'imprecisione sulle recenti innovazioni della Siae e il
>pericolo dell'indeterminatezza sulla gestione di quelle opere allo
>scadere del progetto pilota, non condivido la critica all'imposizione
>di nuove "regole".
>Personalmente, laddove non è mai chiaro come comportarsi, come nei
>casi di determinazione degli utilizzi commerciali o dell'utilizzo di
>opere protette in base ai principi di fair use (che non esiste in
>Italia se non come brandelli sparsi in un caotico calderone di leggi e
>leggine), credo sia utile definire regole chiare che riducono le
>incomprensioni e la confusione derivanti da concetti nebulosi.
>  
>
Quindi secondo te la SIAE quando dice che l'iscritto può decidere di 
gestire uno o più diritti di utilizzazione economica
autonomamente dice una cosa nebulosa? "Secondo me" è ben più chiaro il 
regolamento SIAE di una licenza creative commons.



>Tornando a cosa accadrà tra un anno, quando terminerà il progetto
>pilota, se penso che la domanda sia lecita, non vedo alternative alla
>sperimentazione temporanea di una gestione così innovativa.
>
Insomma: l'importante è costruire il treno e farlo partire, se poi dopo 
2 anni deve deragliare pazienza.
Non mi pare una cosa opportuna. Una sperimentazione di 2 anni su licenze 
irrevocabili... mah.


>  
>
>>2. per quanto riguarda quello che ha fatto il buon Ermanno (che appare
>>poco ma opera molto) per la gelateria Fior di Luna, si poteva ottenere
>>lo stesso risultato in modo più semplice, lasciando l'onere della prova
>>alla Siae (alla Siae non importa un fico secco delle licenze cc, art
>>libre, copyzero x ecc., alla Siae interessa soltanto sapere che i brani
>>che filodiffondi non sono di autori iscritti alla Siae; chiarito questo,
>>la Siae è fuori gioco indipendentemente dal fatto che i brani siano
>>licenziati o meno): questo implica l'utilizzo della firma (olografa o
>>digitale) da parte di licenzianti e licenziatari, ma si fa certamente
>>prima a sottoscrivere una licenza che a prendere in ostaggio il
>>direttore dell'ufficio siae :-)
>>    
>>
>
>Penso che il principale traguardo raggiunto da Ermanno nella vicenda
>della gelateria sia stato l'aprire una breccia nella Siae nella
>direzione del riconoscimento e dell'ufficializzazione delle licenze
>copyleft e con alcuni diritti riservati.
>Certo avrebbe potuto semplificare le cose lasciando l'onere della
>prova alla Siae, senza interpellarla e senza giungere a un compromesso
>ma, pur essendo consapevoli dell'escamotage passivo, abbiamo preferito
>cercare una via istituzionale che creasse un precedente.
>  
>

Ma al pecedente ben difficilmente potevano esserci "conseguenti", perché
quello che ha fatto il buon Ermanno (che appare poco ma opera molto) è 
impegnativo.
Vale più come affermazione del principio che come esempio.

>Anche perché la soluzione che suggerisci tu non prende "abbastanza" in
>considerazione il fatto che molti autori vorrebbero comunque percepire
>un equo compenso dall'utilizzo commerciale delle proprie opere. In
>base alla tua proposta, gli autori dovrebbero o non iscriversi alla
>Siae o iscriversi gestendo autonomamente i propri diritti; 
>
La mia proposta?? Boh! Non so a quale proposta ti riferisci.
Ti faccio solo notare che la SIAE già consente all'iscritto di gestire, 
a certe condizioni, autonomamente i suoi diritti
e al tempo stsso di ricevere compensi.

>soluzioni,
>che, purtroppo, come fa realisticamente notare la Siae nelle proprie
>faq, non sono facilmente sostenibili da un singolo: "L'autore può
>teoricamente decidere di curare direttamente i rapporti con gli
>utilizzatori per tutelare i propri diritti, ma di fatto
>l'intermediazione di una organizzazione specializzata e capillare è
>indispensabile". 
>
Ma leggiti il (nuovo) regolamento SIAE, ti leggi le faq??
Fino a poco tempo fa nelle faq della SIAE ancora si parlava di un 
diritto demaniale abrogato tanti anni fa.


>In poche parole, molti autori sarebbero costretti a
>rinunciare a ogni forma di retribuzione del loro lavoro basata
>sull'equo compenso (a meno che non diventino ispettori di sé stessi):
>la scelta obbligata è o etica o commerciale, non esistono alternative
>intermedie, sfumature… Pensate sia un approccio corretto?
>  
>
Sei confuso.


>Giungere a un compromesso istituzionale, cercare di fare breccia nella
>Siae, di hackerarla (come direbbero Matilde Ferraro e Roberto Tupone),
>è la strada che stiamo cercando di percorrere Ermanno, io e altri del
>network di Frontiere Digitali, prendendoci il tempo dovuto per scelte
>non affrettate. A nostro parere l'ufficializzazione delle licenze con
>alcuni diritti riservati da parte del "nostro unico ente intermediario
>autorizzato" (per ora) è la via da percorrere per ottenere i migliori
>risultati sul lungo periodo. Penso che altre iniziative, come
>FiloZero, per cui ti faccio i miei complimenti, siano rischiose, anche
>se positive poiché fanno discutere. E ti dico che sarei il primo ad
>essere felice se quello che promette non comportasse rischi (credo
>anche pesanti dal punto di vista legale) per gli stessi autori e gli
>esercenti che aderiranno entusiasti ma inconsapevoli…
>
>
>  
>
Inconsapevolezza, scelte affrettate, rischi anche pensanti dal punto vi 
vista legale... ??
De Tomasi, ma che cosa stai dicendo?? Qui mi pare che solo tu, nemmeno 
SIAE, ha voglia di discutere su quel concetto elementare che è FiloZero, 
il ché è abbastanza paradossale. Ma forse tu sei un amante dei paradossi 
e io non ci arrivo.
Comunque, seriamente: non capisco quello che scrivi (abbi pietà di me), 
se però tu fossi così cortese da formulare una critica
comprensibile (almeno per la mia povera mente) e _argomentata_, aiuterai 
senz'altro noi e i poveretti che stiamo sottoponendo a gravi, gravissimi 
rischi.

Sono tutto orecchi e sono certo che non vorrai fare la figura di quello 
che getta cacca e nasconde la pala.

Magari capiamo di avere commesso un grave, gravissimo errore e ci 
mettiamo di buzzo buono ad "hackerare" la SIAE come fai te. ;-)

Però un consiglio mi permetto di dartelo: tu auspichi, auspichi, 
auspichi... ma lo sai che il politichese è una malattia dalla quale, una 
volta contratta, non si guarisce più? Perché poi va a finire che a furia 
di auspicare ti dimentichi di fare. Quindi, occhio ad auspicare troppo. 
E' solo un consiglio.

bye
nag





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