[Community] NON-PROFIT e simili
Simone Aliprandi
simone.aliprandi a gmail.com
Dom 9 Dic 2007 16:42:06 CET
> Ho lavorato per una onlus di livello internazionale e controllavo
> tutte le onlus internazionali e molte di livello locale, non ho mai
> sentito nessuna di loro e stiamo parlando di campo internazionale
> definirsi non-profit ma si sono sempre chiamate no-profit.
>
> Poi dizionari o luoghi comuni o linguaggio parlato può definirle
> non-profit, poco conta e poco mi importa.
>
> Ora visto la mia mancanza di tempo, torno da dove sono venuta che non
> ho tempo di seguire chi sa guardarsi solo google e non ha la minima
> esperienza nel campo.
Orsù, non se la prenda. Le liste sono divertenti e costruttive anche
per il fervore che ogni tanto si crea.
Ad ogni modo volevo mettera a fuoco un po' meglio la questione.
Il problema infatti non è se usa NON-PROFIT piuttosto che NO-PROFIT.
Il diritto italiano infatti non usa nè l'uno nè l'altro: si parla più
propriamente di enti (o attività) non commerciali, o al massimo di
enti senza scopo di lucro (o in certi casi e a ben determinate
condizioni, di organizzazioni non lucrative di utilità sociale, ovvero
ONLUS).
Quei termini sono l'ennesimo tentativo (mal riuscito) di importare una
terminologia e dei modelli giuridici anglosassoni nel nostro sistema.
Più o meno quello che succede per i termini "copyright", "license" e
"fair use", i quali, concettualmente, non equivalgono affatto ai
nostri "diritto d'autore", "licenza", "libere utilizzazioni", benchè
alcuni lo credano o vogliano farcelo credere.
Ecco, mi sono lasciato andare anch'io ad un po' di elucubrazioni
mentali linguistiche. ;-)
Riguardo alla mission, in effetti alcune parole potrebbero essere
sostituite ("pilotare", "modulare") e alcuni concetti resi in modo più
lineare, ma capisco come non sia facile contemperare sintesi,
chiarezza ed efficacia.
Un caro saluto a tutti.
--
Simone Aliprandi - http://www.aliprandi.org
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