[Community] non sufficiente
J.C. De Martin
demartin a polito.it
Gio 14 Set 2006 14:55:23 CEST
Grazie molte della sua opinione, assai informata.
La portero' all'attenzione del nostro team legale.
cordiali saluti,
juan carlos de martin
heba ry wrote:
>
> J.C. De Martin write:
>>
>> grazie per la spiegazione.
>> Temo di non condividere la sua analisi.
>> Abbiamo messo a disposizione, con la speranza
>> che cio' fosse utile e gradito, uno spazio
>> web -marcato da chiari disclaimer e
>> graficamente diverso dalla sezione ufficiale
>> del sito- per chi aveva piacere di
>> usarlo per parlare
>> e coordinarsi con altri in merito a
>> a CC e temi affini. Dei contenuti di tale
>> spazio ne risponde -ovviamente-
>> solo ed esclusivamente chi li fornisce.
>>
>
> guardi, lei può inserire tutti i disclaimer che vuole all'interno di
> un sito, ma le cose poi possono sempre andare in altra maniera. Mi
> spiego:
>
> metta caso che un lamer che vi abbia preso di mira, spooffi un ip
> (dove per spoffare è inteso solo ed esclusivamente il rubare un ip non
> proprio), inserisca un nome falso e un'e-mail altrettanto falsa.
> Entra nella sezione dei commoners, modifica un link inserendovi un
> redirect che scarica automaticamente un trojan utilizzando una pagina
> stessa delle creative commons, quindi non rintracciabile in altro
> posto che non nel vostro sito. (cosa fattibilissima, anzi è una delle
> tecniche che i lamer utilizzano più di frequente, di solito per far
> scaricare i dialer, anche se ultimamente la stanno utilizzando per far
> scaricare un rootkit)
>
> In questo caso, il suo disclaimer va a farsi friggere. Qualcuno
> l'avverte, voi andate alla postale con il vostro ip ed il nome, quelli
> indagano dieci minuti e dichiarano che è un ip spoffato, non
> raggiungibile effettivamente e non si può risalire a chi realmente ha
> utilizzato quel ip. Nome falso e indirizzo pure.
>
> E se voi non controllate il sito, quel trojan può star lì anche
> vent'anni, senza che nessuno di voi se ne accorge, infangando il nome
> delle CC, cosa non difficile, visto che la maggior parte delle persone
> non avverte mai di tali disfunzioni, non solo infettando molti pc.
>
>> Lei la pensa diversamente: ne prendo atto.
>> Io invece confidao che i visitatori del sito
>> siano in grado di capire cosa stanno leggendo.
>>
>
> non è un pensiero mio e basta, ma di molti tecnici affermati e che si
> occupano di sicurezza.
> Ed ultimamente la legge è stata interpretata da alcuni giudici in
> favore di questa mia tesi, qualche mese fa, l'ultima sentenza ha
> colpito un proprietario di un blog per ciò che è stato inserito
> all'interno del proprio sito, anche se non era stato lui ad inserire
> la diffamazione, a Torino, mi pare, non ricordo esattamente purtroppo.
> Sicuramente qualche giurista mi può smentire se ho detto qualcosa che
> non va, me ne scuso in anticipo.
>
> buona giornata
>
> --
> "In internet il saper leggere equivale al saper ascoltare nella realtà.
> Chi sa ascoltare possiede le chiavi di molte porte."
> Rashna
> Micaela Gallerini
>
> _________________________________________________________________
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>
>
>
--
Prof. Juan Carlos De Martin
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