[Community] non sufficiente

heba ry mat_gl a msn.com
Gio 14 Set 2006 13:26:31 CEST


J.C. De Martin write:
>
>grazie per la spiegazione.
>Temo di non condividere la sua analisi.
>Abbiamo messo a disposizione, con la speranza
>che cio' fosse utile e gradito, uno spazio
>web -marcato da chiari disclaimer e
>graficamente diverso dalla sezione ufficiale
>del sito- per chi aveva piacere di
>usarlo per parlare
>e coordinarsi con altri in merito a
>a CC e temi affini. Dei contenuti di tale
>spazio ne risponde -ovviamente-
>solo ed esclusivamente chi li fornisce.
>

guardi, lei può inserire tutti i disclaimer che vuole all'interno di un 
sito, ma le cose poi possono sempre andare in altra maniera. Mi spiego:

metta caso che un lamer che vi abbia preso di mira, spooffi un ip (dove per 
spoffare è inteso solo ed esclusivamente il rubare un ip non proprio), 
inserisca un nome falso e un'e-mail altrettanto falsa.
Entra nella sezione dei commoners, modifica un link inserendovi un redirect 
che scarica automaticamente un trojan utilizzando una pagina stessa delle 
creative commons, quindi non rintracciabile in altro posto che non nel 
vostro sito. (cosa fattibilissima, anzi è una delle tecniche che i lamer 
utilizzano più di frequente, di solito per far scaricare i dialer, anche se 
ultimamente la stanno utilizzando per far scaricare un rootkit)

In questo caso, il suo disclaimer va a farsi friggere. Qualcuno l'avverte, 
voi andate alla postale con il vostro ip ed il nome, quelli indagano dieci 
minuti e dichiarano che è un ip spoffato, non raggiungibile effettivamente e 
non si può risalire a chi realmente ha utilizzato quel ip. Nome falso e 
indirizzo pure.

E se voi non controllate il sito, quel trojan può star lì anche vent'anni, 
senza che nessuno di voi se ne accorge, infangando il nome delle CC, cosa 
non difficile, visto che la maggior parte delle persone non avverte mai di 
tali disfunzioni, non solo infettando molti pc.

>Lei la pensa diversamente: ne prendo atto.
>Io invece confidao che i visitatori del sito
>siano in grado di capire cosa stanno leggendo.
>

non è un pensiero mio e basta, ma di molti tecnici affermati e che si 
occupano di sicurezza.
Ed ultimamente la legge è stata interpretata da alcuni giudici in favore di 
questa mia tesi, qualche mese fa, l'ultima sentenza ha colpito un 
proprietario di un blog per ciò che è stato inserito all'interno del proprio 
sito, anche se non era stato lui ad inserire la diffamazione, a Torino, mi 
pare, non ricordo esattamente purtroppo.
Sicuramente qualche giurista mi può smentire se ho detto qualcosa che non 
va, me ne scuso in anticipo.

buona giornata

--
"In internet il saper leggere equivale al saper ascoltare nella realtà.
Chi sa ascoltare possiede le chiavi di molte porte."
Rashna
Micaela Gallerini

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