[Community] Re: [Cc-it] Open DRM e CCPL: il mio piccolo contributo alla spiegazione della questione

Nicola A. Grossi k2 a larivoluzione.it
Mer 29 Mar 2006 17:35:18 CEST


Thomas ha scritto:

>
>
> On 3/29/06, *Nicola A. Grossi* <k2 a larivoluzione.it 
> <mailto:k2 a larivoluzione.it>> wrote:
>
>     Applicare un DRM (libero o proprietario: è indifferente) ad un'opera
>     rilasciata con CCPL è praticamente impossibile.
>
>
> [mega cut]
>
> Allora siamo d'accordo!
>
> Avevo capito che il nostro disaccrodo nascesse dal fatto che io 
> ritenevo solo teoricametne compatibili CC e DRM in quanto non 
> attribuivo a sistemi DRM la possibilità di leggere le situazioni di 
> fatto che integrano determinata libere utilizzazioni, mentre tu dicevi 
> che certamente esistevano questo tipo di DRM.

Io dicevo che certamente esistono DRM che possono autorizzare la copia 
ma impedire la modifica (evidentemente sono quelli di cui parla Cosenza:
impedire la modifica di un'opera rilasciata con CCPL è l'unica attività 
*teoricamente* permessa al DRM).
Convenivo quindi sulla questione delle libere utilizzazioni e anche nel 
nostro thread finivo dicendo che la scappatoia (che la legge utilizza 
relativamente alla copia privata) rappresentata dalla copia analogica 
poteva avvalorare l'ipotesi di un uso del DRM anche su opere rilasciate 
con CCPL.

Questa è sempre stata la mia posizione.
Credo che una clausola più semplice non sarebbe inopportuna: è esclusa 
l'applicazione di DRM all'opera, punto (senza fare indiretto riferimento 
alla compatibilità, che apre un varco in cui si insinua la distorsione 
dei vari Chiariglione, Cosenza e compagnia "trusted free computing 
plaftorm".

E' proprio perché sapevo che qualcuno avrebbe cercato di "sodomizzare il 
criceto" che ho posto l'accento su quello che mi sembrava un punto
debole della licenza (debole proprio perché rapportato al profilo 
teleologico).


>
> Poi chiaramente la realtà è che tutto ruota attorno alla copia 
> analogica come previsto nella LDA (come tu stesso fai notare).
>
>
> Ma a me sorge un dubbio: il DRM -confessiamolo- da un punto di vista 
> giuridico è un obrobrio perchè *pretende* sostituirsi al diritto sul 
> piano della regolamentazione degli usi delle opere.

Guarda, per me è una sorta di *offendicula*: hai presente gli 
offendicula? :-)


> Pertanto: CC ha una posizione per quanto attiene *anche* quei DRM che, 
> almeno per me, per ora da un punto di vista puremente teorico 
> potrebbero essere compatibili con le CC?


La posizione di Creative Commons, per quello che possiamo capire 
leggendo le f.a.q. di creativecommons.org, è assolutamente contraria 
all'utilizzo
di DRM (e non c'è nota di distinzione tra DRM libero e DRM proprietario 
o tra Protection e Management).

E questo è il parere di Lessig (vedi il suo blog):

*openDRM*

    Sun has made recent announcements about their openDRM project. In my
    view, they’ve made some commitments that are important for any DRM
    project. E.g., as I’ve seen it described, it would be implemented to
    allow individuals to assert “fair use,” and unlock DRM’d content,
    with a tag to trace misuse. And they’ve described a platform upon
    which authors keep the freedom to turn the DRM off, and more the
    content from the secured platform.

    These are good things. But some confuse praise for better DRM with
    praise for DRM. So let me be as clear as possible here (though
    saying the same thing I’ve always said): We should be building a
    DRM-free world. We should have laws that encouraged a DRM-free
    world. We should demonstrate practices that make compelling a
    DRM-free world. All of that should, I thought, be clear. But just as
    one can hate the Sonny Bono Act, but think, if there’s a Sonny Bono
    Act, there should also be a Public Domain Enhancement Act, so too
    can one hate DRM, but think that if there’s DRM, it should be at
    least as Sun is saying it should be.



Saluti,
n.a.g.




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