[Community] Re: Cosenza a Radiolinux

Nicola A. Grossi k2 a larivoluzione.it
Mar 28 Mar 2006 22:10:07 CEST


Giacomo Cosenza ha scritto:

> Nicola A. Grossi wrote:
>
>> Giacomo Cosenza ha scritto:
>>
>>> Nicola A. Grossi wrote:
>>>
>>>> Ma come si fa a imporre restrizioni a una licenza?? :-)
>>>> E' la licenza che tra una concessione e l'altra può imporre (o 
>>>> mantenere) restrizioni e/o divieti, e le CCPL *vietano 
>>>> espressamente l'*applicazione* di DRM all'opera licenziata*.
>>>> E' molto semplice la questione.
>>>
>>>
>>> Tira fuori il testo della licenza ccpl dove si dice che e' 
>>> esplicitamente vietato l'uso di un sistema di gestione del contenuto 
>>> rilasciato con licenza ccpl che non violi i termini della licenza 
>>> medesima e poi ne riparliamo.
>>
>>
>>
>> Non capisco perché continui a dire che rilasci il sistema di gestione 
>> con CCPL 
>
> ma chi ha mai detto che rilascio il sistema di gestione con ccpl? 
> questo te lo sei inventato di sana pianta. e comunque sarebbe del 
> tutto pleonastico rispetto al tema.

Non mi sono inventato nulla di sana pianta: semplicemente mi sembrava 
che "rilasciato" fosse riferito a "sistema di gestione" e non ha 
"contenuto".
La frase si prestava all'equivoco, purtroppo.


>> e poi non vuoi sentirti dire che il fatto che tu rilasci il sistema 
>> di gestione con CCPL non ti autorizza ad applicarlo ad un opera 
>> rilasciata con CCPL (concetto molto molto elementare e *chiaro* ma 
>> sul quale tornerò).
>
> ripeto, non ho mai detto di voler rilasciare il sistema di gestione in 
> ccpl, per questo prima ti dicevo che la nebbia la alzi tu non io. ho 
> solamente detto che nulla vieta ad un sistema di gestione rilasciato 
> con una qualsiasi licenza (aperta, chiusa, mezza aperta, o mezza 
> chiusa) di poter gestire contenuti rilasciati con licenze ccpl, 
> purche' ne rispetti i termini.

Del rispetto dei termini ne hai parlato solo qui, adesso, in radio ti 
sei espresso molto più genericamente.


>>
>> Questo però non significa che un DRM open sia compatibile, poiché è 
>> open, con una CCPL:
>
> ma chi hai mai detto che un drm open e' piu' compatibile di un drm 
> proprietario con le ccpl?

Dalla tua intervista in radio questo non risulta affatto chiaro, anzi... 
comunque tutti possono ascoltarla e farsi un'opinione diversa dalla mia.
Però prendo per buono quello che mi dici qui, adesso.


> io dico solo che un drm open potrebbe offrire un valore aggiunto ai 
> contenuti ccpl e al sw libero/aperto perche' consentirebbe di contare 
> i play/run (mentre i contenuti sotto copy right tradizionale contano 
> le transazioni economiche) senza nulla perdere in termini di 
> trasparenza dei dati che passano nella trasmissione tra i due estremi.
>
>> Cosa consente di fare e cosa non consente di fare. E' tutta lì la 
>> questione!
>
> ok. adesso ho capito che tu di come funziona un drm interoperabile 
> (chiuso od aperto che sia) non sai nulla. 

Grazie, sei molto gentile e "arguto" (ma l'avevo intuito).

> cosa consente di fare e cosa non consente di fare con i contenuti non 
> e' il drm, ma la licenza associata ai contenuti. il drm applica i 
> termini di quella licenza. se la licenza dice che puoi fare un numero 
> di copie infinite, il drm interoperabile ti permette di fare un numero 
> infinite di copia. se la licenza ti concede di sentirlo una sola volta 
> e poi basta, aguzza le orecchie o attaccati un microfono per 
> registrarlo in analogico, perche' la seconda volta non senti nulla. se 
> una licenza ti consente di esportare il contenuto in una dato formato, 
> allora tu lo puoi esportare fuori dall'ambiente di sicurezza e farne 
> quello che vuoi. porca paletta, ma perche' prima di sparare puttanate 
> non studi.


Sul tuo tono sorvolo, anche perché ha un tasso di presunzione tale che, 
lo confesso, mi disarma e, in questa sede, mi lascia senza possibilità 
di adeguata risposta. :-)
Sulla sostanza, invece, delle tue "arguzie", ti faccio notare che le 
cose che dici ricalcano ciò di cui parlavo io con Margoni (ti ripeto: il 
thread è sempre lì, disponibile per la lettura). Leggendo quel thread 
potrai capire che il concetto di Management mi è quantomeno noto (eh eh).
La licenza, caro signore, non può *impedire*, può *vietare*, è il DRM 
che *impedisce*.
Il DRM è fatto per *impedire* nella pratica quello che la licenza 
*vieta* nella fattispecie. E' chiaro il concetto?
Penso di sì, del resto è un concetto elementare. Tu stai dicendo cosa il 
DRM open non impedisce di fare, ma non dici cosa impedisce di fare:
ed è questo l'aspetto che ci interessa di più, perché la funzione del 
DRM è quella di impedire, altrimenti sarebbe inutile.
Quindi attendo esempi in tal senso.


>
> wwsw.dpmf.org
>
> e adesso mi sono davvero rotto delle tue stupidaggini
>
> mimmo
>
>
Un tono che è tutto un programma, complimenti, sei un vero signore. :-D
Ma non è strano, Cosenza, che tu preferisca chiudere crudamente la 
discussione anziché spiegare come funziona nella pratica un DRM open? :-)
Mi ricordi Chiariglione, che risate che mi son fatto anche con lui... :-D
Ma insomma, non c'è un modo civile di confrontarsi? O forse sono gli 
argomenti che mancano? :-)

Allora mi rivolgo a chi ci ascolta e dico:
prendiamo l'esempio di un libro rilasciato con licenza CCPL (non 
commerciale non derivativa).
Cosenza non ne ha voluto parlare, ma è evidente che pensa che ad esso si 
possa applicare un DRM che impedisca di modificare il libro (il 
Management impedisce soltanto ciò che la licenza vieta).

Ora il fatto è che le libere utilizzazioni ai sensi di legge (il nostro 
fair use, **riaffermato dalla CCPL**) prevedono, ad esempio, la 
possibilità che di un'opera si possa fare, ad esempio, un riassunto: 
quindi, deve sempre essere possibile anche la modifica del testo, sebbene
la licenza sia *non derivativa*.

***Il DRM non può distinguere le situazioni in cui la modifica non si 
può fare (perché la licenza la vieta) da quelle in cui si può fare 
(integrandosi la fattispecie della libera utilizzazione)***; e quindi è 
lecito porsi ancora una volta questa domanda:
a cosa serve, *nella pratica*, un DRM open applicato ad un'opera 
rilasciata con CCPL??

Capite voi quello che Cosenza ignora o finge di ignorare??

Esempi concreti Cosenza non intende darne, preferisce passare 
all'insulto e chiudere la discussione (allo stesso modo di 
Chiariglione... che risate che ci siamo fatti anche con lui... ): 
PRENDIAMONE ATTO.

Saluti,
n.a.g.


p.s.
Resta ferma la terribile scappatoia rappresentata dalla copia analogica: 
ma questa è un'altra storia.
Magari Cosenza si aggrapperà a quella un giorno. :-D Povera patria...








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