[Community] Re: Vendere "opere CC" su FAIRCOPY: chiamate il Trio Medusa!

emanuele quinto emanuele_quinto a yahoo.it
Gio 22 Set 2005 04:20:52 CEST


s*phz wrote:

> Io ho espresso piu' volte la mia posizione: credo che quando 
> l'investimento libidinale, il godimento, si trasfoma in attivita' 
> lavorativa, in produzione di valore, cambia di segno e diventa 
> autosfruttamento. Penso che la differenziazione marxiana tra lavoro ed 
> attivita' sia tuttora valida e penso che vada rifiutato il lavoro e 
> amplificata l'attivita'.
> Ho provato a sistematizzare questa questione in uno scritto che, se 
> puo' interessare qualcuno, potete trovare qui:
> http://www.scarphrec.org/documenti/autoproduzioni.pdf
> Comunque il succo del problema e' come riuscire a sopravvivere 
> cercando di non finire tra le pastoie del mercato...avete qualche idea 
> in merito?
> Le mie conclusioni a tal proposito sono che questa e' una questione, 
> almeno per il momento, non risolvibile. Proprio perche' trasformare 
> un'attivita' in un lavoro prevede un cambiamento sostanziale delle 
> motivazioni, delle energie, del rapporto con il godimento...Quindi 
> continuo a fare il mio lavoro di merda e a cercare di trovare il tempo 
> per fare le cose che mi danno piacere...La questione pero' riacquista 
> vigore se viene posta nei termini del messaggio che ho forwardato...

A me viene in mente un osservazione. E' vero che nel godimento non ci 
puo' essere un fine altrimenti l'equilibrio si sposterebbe 
inevitabilemtnte verso il mercato, con tutti i problemi che ne 
deriverebbero pur senza diventare un Jim Morrison o un Baricco o un 
Muccino o un Bernacca. Ma e' anche vero che col godimento posso trovarmi 
in mano delle tecniche con cui posso fare un altro lavoro, piu' o meno 
di merda, magari meno perche' in qualcosa e' imparentato con il 
godimento, comunque. Mi spiego: se io scrivo del codice, che so, per dei 
device driver di linux, cosi', non a caso perche': a) mi piace, amo 
programmare b) mi piace, amo condividere conoscenza c) mi piace, imparo 
un sacco di cose nuove. Insomma e' un godimento.
Cosa succede ora? Succede, per esempio che posso fare delle consulenze o 
scrivere dei libri (magari con licenza CC) o qualcosa di altrettando 
divertente ma pur sempre un lavoro, abbastanza meno di merda di altri.
Non so se sia una posizione ingenua, magari non a tutti puo' capitare (a 
me per esempio nemmeno), ma puo' essere una possibilita'. E poi anche 
nei lavori meno divertenti c'e' una differenza di livello fognario in 
cui affondare (ognuno ha le proprie categori io diffido degli 
immobiliaristi ad esempio, ma non sono il presidente della C_E_I quindi 
non penso che la mia opinione possa avere un qualche effetto sul paese).

>
> ---------------------------------------------------------------------
> ''Molti dicono, a ragione, che non si vede proprio la differenza tra 
> destra e sinistra, una volta accertato che le banche sono le vere 
> amministratrici della politica.
> Tuttavia, a mio modo di vedere, ci sono diversi gradi di profondita' 
> nelle lotte. Esistono forme d'arte e d'informazione che mirano a 
> creare consapevolezza critica. Vanno rispettate e, in qualche modo, 
> retribuite. Anche perche' diversamente muoiono.
> Ma sono robe apotropaiche, come l'aglio contro il vampiro. Lo tiene a 
> bada, ma non l'ammazza.
>
> Esistono poi progetti di lungo periodo che dovrebbero puntare a 
> colpire seriamente lì dove fa davvero male. Cioe' l'ambito dei 
> processi di produzione. In fondo questo e' quello che davvero ci  
> affascina del software libero. Stallman, ne sia o meno consapevole, ha 
> conficcato un paletto nel cuore del vampiro''
> ----------------------------------------------------------------------
>
> Io mi trovo abbastanza d'accordo, credo che siano i processi di 
> produzione la vera posta in gioco, considerato il fatto che 
> l'individualizzazione, la precarizzazione, l'immaterializzazione del 
> lavoro, cercano di far collimare sempre di piu' il processo di 
> produzione di valore con i processi di produzione di soggettivita'.
> La pratica del copyleft puo' essere una delle variabili in grado di 
> far vorticare follemente la ruota del capitalismo e portare i processi 
> di produzione di soggettivita' in primo piano, gettando sullo sfondo 
> la produzione di valore...questo potrebbe aprire la strada ad una 
> ridefinizione etica dell'attivita' nel mondo occidentale. Se la 
> quantita' di energia dedicata alla produzione di soggettivita', 
> all'attivita' inutile ed infunzionale, comincia a superare quella 
> dedicata al lavoro ne vedremo delle belle. L'etica 
> dell'improduttivita' e della condivisione puo' concretamente mettere 
> in crisi la forma-mercato. A quel punto sara' necessario ridefinire 
> completamente la questione del lavoro e magari si apriranno delle 
> strade per campare in maniera piu' piacevole.

Tenuto conto che i due processi di produzioni stanno decisamente 
portandoci alla catastrofe tipo Olduvai a una velocita' che tende a 
diminuire ma non abbastanza da farci risalire la china... Tenuto conto 
che il 1984 si sta altrettando velocemente avvicinando e che non tutti 
possiamo sparire nell'Interzona. Tenuto conto di tutto penso che tra le 
tante altre tattiche ragionevoli che sarebbe opportuno mettere in 
pratica, la pratica del copyleft possa essere una di quelle da provare. 
Nella rete almeno ha funzionato, un po' almeno.

> ciao
> scarph

ciao
ema

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Emanuele Quinto - www.kronstadt.it

My mother used to say to me, 
"Elwood"---she always called me Elwood---"In this world, Elwood, 
you must be oh-so smart, or oh-so pleasant." 
For years I was smart. I recommend pleasant---and you may quote me.
                                                     Elwood P. Dowd
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