[Community] Re: [Cc-it] Siamo proprio sicuri che l'iscritto alla SIAE...

Nicola A. Grossi k2 a larivoluzione.it
Mar 29 Nov 2005 19:51:49 CET


deborah de angelis ha scritto:

>*la legge sul diritto d'autore all'articolo 15, comma 2 pone il confine tra utilizzazione pubblica e privata. potrebbero esserci interpretazioni più o meno restrittive, ma il nuovo mezzo non cambia la situazione. la comunicazione o messa a disposizione delll'opera in rete sono utilizzazioni pubbliche. 
>
L'articolo 15, comma 2, non dice testualmente che "la comunicazione o 
messa a disposizione dell'opera in rete sono utilizzazioni pubbliche".
E' un'interpretazione, quella prevalente: e io chiaramente la conosco, 
la rispetto, ma non la seguo. Le sottopongo la mia interpretazione.
L'articolo 15, comma 2, come lei ben sa, dice, invece: "Non è 
considerata pubblica la esecuzione, rappresentazione o recitazione 
dell'opera entro la cerchia ordinaria della famiglia, del convitto, 
della scuola o dell'istituto di ricovero, purché non effettuata a scopo 
di lucro".
Io che a casa mia, nel mio privato, ascolto l'mp3 di Tizio, dopo averlo 
scaricato dal suo sito, sto utilizzando privatamente l'opera.
E Tizio, iscritto SIAE, ha messo a disposizione di me privato l'mp3, 
affinché io lo utilizzi privatamente.
Dunque, Tizio ha destinato l'opera ad utilizzazione privata. Il fatto 
poi che si parli di "scopo di lucro" anziché di "profitto", come lei ben 
sa, è un vantaggio. Io dico che abbiamo le carte in regola per giocare 
la partita.

>un discorso diverso si potrebbe fare se l'opera, a seguito dell'upload, rimanga chiusa in un sistema di comunicazione accessibile solo a pochi eletti. ma questo non accade con le licenze cc che anzi aspirano alla massima espansione della conoscenza e diffusione dell'opera nel pubblico.
>  
>
Infatti, io faccio proprio quel discorso lì: non ho mai parlato di 
licenze Creative Commons, ma di licenze open content.
E dico: siamo proprio sicuri che l'iscritto alla SIAE non possa 
utilizzare licenze open content?
Rimango, più genericamente, sull'open content, perché la portata del suo 
interessante intervento mi sembrava fosse
generale: chi è iscritto alla SIAE non può gestire autonomamente le 
proprie opere.

Non so se a voi interessino solo ed esclusivamente le licenze Creative 
Commons, ma, dal mio punto di vista, l'open content
non inizia e non finisce con le licenze Creative Commons. E, quindi, mi 
chiedo se non sia il caso di dire:
ragazzi, chi è iscritto alla SIAE non può utilizzare le licenze Creative 
Commons (ecc.). Questo non significa che,
seguendo una certa interpretazione, sia possibile all'iscritto SIAE 
destinare, attraverso il mezzo telematico, alcune opere alla libera 
utilizzazione privata. Bastano poche righe di "legal code" per 
specificare questo tipo di utilizzazione: e stiamo pur sempre parlando 
di *open content*.

Molte grazie per la tempestività e l'attenzione.

Saluti,
n.a.g.





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