[Community] Re: Sacrichiamoli: sviluppi futuri

Nicola Alcide Grossi copernico a larivoluzione.it
Dom 13 Mar 2005 12:26:49 CET


list a attivista.com Scrive: 

> Faccio riferimento a questo messaggio:
> http://www.creativecommons.it/pipermail/community/2005-March/000340.html
> [..]
> Cari amici in qualità di coordinatore del progetto OpenPA del LUG di Roma,
> vi comunico che abbiamo pubblicato il Vostro comunicato sul nostro sito 
> web.
> [..]  
> 
> Grazie.
> ..ora che ci sono.
> Considerati i diversi aspetti implicati da Scarichiamoli (open access, 
> open content, free software etc etc); considerata la nostra volontà di 
> sviluppare i singoli aspetti in maniera dettagliata non sarebbe cosa 
> sgradita se alcuni esponenti **competenti** in materia di software 
> libero/open source volessero coordinarsi con noi per sviluppare a fondo
> tali problematiche.  
> 
> Vogliamo fare le cose per bene. 

Tranquilli, abbiamo pagato le royalties alla Locatelli. :) 

Si va verso un progetto allargato ma a tema (ossia non dispersivo):
incrementeremo la visibilità pubblica dell'iniziativa (anche a livello 
internazionale, invitando anche ad atti emulativi), incominceremo a parlare 
(speriamo che non sia un soliloquio) con le istituzioni che governano questo 
paese e continueremo il nostro dialogo con quei politici che si sono 
dimostrati disposti a portare le nostre istanze in Parlamento. 

Soprattutto organizzeremo meglio il lavoro interno:
perché abbiamo bisogno di mettere in piedi una squadra agguerrita e 
competente, in cui ogni componente sviluppa i temi trattati in 
"Scarichiamoli!" (atto secondo). 

Marco Marandola si sta già occupando del tema Open Access (spero che anche 
Susanna Mornati, con la quale sto avendo una discussione su PLEIADI, intenda 
apportare il suo contributo). 

Relativamente alla Web Accessibility, Pasquale Popolizio si è detto 
disponibile a collaborare ed anche Michele Diodati ci ha spalancato le porte 
del suo sito. 

Quanto all'Open Content certamente i contributi non mancheranno; proverò 
anche a coinvolgere Lessig, che già si è detto entusiasta di 
"Scarichiamoli!" (atto primo). 

Passando all'altra "O", quella dell'Open Source, credo che "Scarichiamoli!" 
(atto secondo) superi nettamente molte delle inevitabili ambiguità di 
"Scarichiamoli!" (atto primo) e che non vi sia più lo spazio per equivoci: 

1. Il sistema deve utilizzare software libero (di qui la mia richiesta a 
Rubini di approfondire il tema: lui di certe cose non se ne intende e ci ha 
suggerito di rivolgerci alla lista AsSoLi... è quello che faremo); 

2. Quanto al software finanziato con soldi pubblici *si prevede 
espressamente il copyleft*: quindi deve essere rilasciato con licenza libera 
copyleft (non tutti saranno d'accordo sul punto, ma sarà interessante 
discuterne: Rubini, nel caso sia d'accordo, se la sente di scrivere una 
piccola relazione sul perché il software finanziato con soldi pubblici 
dovrebbe essere rilasciato con licenza libera copyleft?). 

A "Scarichiamoli!" aderiscono e stanno aderendo anche diversi LUGs, per cui 
abbiamo motivo di ritenere che anche sul versante software libero l'appoggio 
ci sarà e sarà importante. 

 


> Piccola nota personale (ma non credo tanto personale):
> Non sarebbe inopportuno dimostrare **tangibilmente** (se per caso ce ne 
> fosse bisogno) che il Patto Sanremo è una **fesseria** :-)
> http://www.creativecommons.it/pipermail/community/2005-March/000310.html 

Interlex l'ha chiamata "canzonetta"... più elegante. 

 

> Non  sarebbe inopportuno dimostrare che le comunità sul web possono 
> proporre un disegno di legge dettagliato, preciso, serio.
> Non sarebbe inopportuno dimostrare **tangibilmente**, appunto con un 
> esempio concreto, che le comunità (tanto quelle virtuali quanto quelle 
> "reali") possono "darsi le leggi" e regolamentarsi autonomamente (e molto 
> meglio) senza l'intervento paternalistico e "pedagogico" delle majors, dei 
> politici asserviti, etc etc.  
> 
> Il mio discorso potrebbe sembrare idealista e puerile.
> Ma, come direbbe "frankenstin": "SI-PUO'-FA-RE!" 

E' idealista e puerile, ma proprio per questo è il caso di provare a farlo. 
;D
Scherzi a parte, abbiamo bisogno di qualità, ampia condivisione e 
organizzazione (interna ed esterna):
credo che la strada intrapresa sia quella giusta... da soli non possiamo 
farcela, ma se uniamo le forze (e ciò non significa tanto parlare a una 
conferenza quanto produrre materiale, gestire i contatti, prendere le 
persone giuste una ad una per cercarne la collaborazione, pensare strategie 
di comunicazione ecc. ecc.) sarà tutto più facile. 

 

Saluti, Nicola.
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In ogni uomo alberga un fanciullino: peccato che sia un bastardo. :/) 

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