[Community] Re: viva verdi

Nicola Alcide Grossi copernico a larivoluzione.it
Mar 15 Feb 2005 14:21:16 CET


angelo rindone Scrive: 


> La SIAE giustamente mette sul piatto
> la questione economica... almeno in questo, è vero, sono forti
> ma, attenzione, solo con i forti (perchè per i deboli
> non c'è nemmeno il piatto di lenticchie) ed è questo,
> scusate il giro di parole, il loro punto debole..

E' chiaro che la maggior parte di chi deposita in SIAE non lo fa per 
ottenere grandi profitti ma per tutelare i propri diritti morali:
da questo punto di vista la SIAE non è un partner commerciale ma un ente che 
specula sui diritti altrui.
Per questo dico: se hai bisogno di un partner commerciale e pensi di fare un 
affare, paga pure la SIAE; ma se non ne hai bisogno, utilizza strumenti di 
tutela alternativi. Anche perché potrai sempre trovare una strada per 
vendere le tue opere: senza intemediari. 

 

> provo a dare la mia interpretazione: 
> 
> secondo me la SIAE cade ancora in un errore madornale, 
> ancora una volta non capisce bene cosa stia succedendo. 
> 
> Dalle parole che ho trascritto, ma ancor meglio da tutto 
> l'impianto dell'articolo, non solo ne esce che
> il copyleft è un giochino per sbarbati idealisti
> ma che, fondamentalmente, gli artisti
> sono soggetti incapaci di occuparsi del loro lavoro, 
> impauriti da un sistema più grosso di loro
> bisognosi di aiuto e riparo...

Spesso è così. :) Anche per i "duri e puri" che vivono della loro produzione 
artistica spesso è così. :) 


> (l'unione, scrivono, fa la forza... ma quanto
> è disomogeneo, nella redistribuzione del reddito,
> il sistema adottato dalla SIAE...? vedi calderoni vari) 
> 
> se no perchè tanto astio nei suoi confronti..
> e non solo dagli idealisti militanti trinariciuti, soprattutto
> dagli iscritti, a volte, anche celebri.
 

L'astio talvolta è necessario per non perdere popolarità:
bisogna dire che si vedono artisti affermati sputare nel piatto in cui 
mangiano (e *ben volentieri*). 

 


> la soluzione SIAE è :
> *resta pure nella tua campana di vetro
> godi le luci e i fasti della tua torre d'avorio
> al vil denaro e al controllo/repressione pensiamo noi!" 
> 
> bene..
> ma le campane di vetro e le torri d'avorio sono tutte occupate
> e i soldi sono finiti... (dove sono finiti?)
 


> le cose stanno cambiando parecchio
> anche grazie a sistemi come il copyleft e CC,
> ma soprattutto grazie a internet ed alle tecnologie
> digitali..

Certo, Elio si è messo in proprio e vende musica dal sito:
ma non utilizzerà mai licenze open content. :) 

 

> oggi un artista deve avere un minimo di competenze legali
> (come rilascio il mio brano su internet?)
> ed è diventato un pò il *manager* di se stesso,

E' proprio quello che dice Elio:
"finalmente sono diventato il padroncino di me stesso". :) 


> (per esempio nella creazione del suo sito internet)
> per non parlare di homerecording, ebook, mailart ecc.
> riesce a gestire da solo la gran parte dei processi
> produttivi e decisionali
> *questo è il nostro punto forte*
 

Anche di Elio. :) 


> insomma la SIAE
> è ancora rimasta alla rivoluzione
> digitale della prima ora e non ha capito, a mio avviso,
> che questa *rivoluzione* sta cambiando per sempre, con nuove
> competenze, il modo di lavorare e di pensare di
> autori, artisti, creativi e perditempo
 

Beh... l'idea di CC è quella di creare anche un nuovo sistema di 
commercializzazione delle opere: un'opera può essere acquistata anche se è 
liberamente fruibile. Ma è una sfida tutta da vincere.
Io posso credere allo sviluppo del mercato, un po' meno a quello dell'uomo. 

 

> ora
> rimane l'"onere della prova"
> può il copyleft (CC/OpenSource ecc.) riuscire dove la SIAE 
> è il copyright stanno fallendo??
> (almeno da un punto di vista culturale)
 

Dipende dall'uomo (e quindi la vedo dura): quando tu, Angelo, smetterai di 
essere una delle eccezioni, allora potremmo incominciare a sperare.
Perché un uomo con pochi soldi e senza la possibilità di averne tende a 
prenderla con fisolofia e ad essere idealista, ma se può far soldi si scorda 
presto dei suoi ideali e magari
te li canta e te li suona,
ma è un'altra persona. 

 

> è ovvio che il nostro lavoro
> deve andare (sta gia andando) in questa direzione...
 


Vedremo eh... speriamo bene. 

 


Saluti, Nicola.
________________________________________ 

La nostra coscienza
ci sembra inadeguata,
quest'assalto di tecnologia
ci ha sconvolto la vita.
Forse un uomo che allena la mente
sarebbe già pronto,
ma a guardarlo di dentro
è rimasto all'ottocento. 

 - Giorgio Gaber - 





More information about the Community mailing list