Mirco Modolo è archeologo, archivista e studioso del rapporto tra riproduzione digitale, patrimonio culturale e società contemporanea.
Laureatosi in archeologia del paesaggio urbano all’Università “Roma Tre” nel 2009, ha conseguito nel 2014 il titolo di dottore di ricerca e il diploma il paleografo e archivista presso la Scuola biennale di Paleografia, Archivistica e Diplomatica dell’Archivio Segreto Vaticano.
Nell’ambito della ricerca archeologica ha collaborato nel 2015 con l’Ufficio SITAR della Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma nell’ambito del progetto di inventariazione e digitalizzazione del fondo “Guglielmo Gatti” di documentazione archeologica conservato presso l’Archivio centrale dello Stato. Dal 2017 è responsabile della didattica per il modulo “Patrimonio e turismo culturale” del Master di II livello in “Culture del Patrimonio” presso l’università degli studi Roma Tre. Dal 2018 è funzionario archivista presso l’Archivio centrale dello Stato (MiBACT) per il quale è responsabile degli archivi fotografici e del servizio di editoria e manifestazioni culturali.
Convinto assertore del ruolo della libera fotografia nella circolazione dei saperi e nella valorizzazione del patrimonio culturale, è stato il coordinatore nazionale del movimento “Fotografie libere per i Beni Culturali” che, tra il 2014 e il 2017, ha promosso la liberalizzazione delle riproduzioni digitali con mezzo proprio nelle biblioteche e negli archivi pubblici italiani per finalità di ricerca, divenuta realtà a seguito dell’entrata in vigore, il 1° settembre 2017 della L. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza). E’ autore di contributi sulle licenze di riutilizzo dell’immagine del bene culturale, tema che è divenuto materia di insegnamento in master universitari e scuole di specializzazione e oggetto di relazioni pubbliche in seminari e convegni svolti sia in Italia che all’estero.
È infine autore di due monografie di carattere storico antiquario (Caylus e la riscoperta della pittura antica, Roma 2016; Illustrare l’historia Romana, Torino 2018) e, in particolare, curatore di due volumi editi dall’Archivio centrale dello Stato (Nuove fonti per la storia d’Italia, Roma 2018; Memorie della Nazione, Roma 2019).