Marchi e loghi del progetto Open Covid Pledge non sono rilasciati con licenza libera. Per approfondire gli usi consentiti cliccate qui.
Creative Commons, insieme a giuristi, scienziati ed ingegneri di tutto il mondo, ha di recente preso parte ad un progetto volto ad offrire uno strumento concreto per la lotta al COVID-19. L’intento dell’iniziativa, che ha preso il nome di Open COVID Pledge, è quello di aiutare università, aziende e tutti i titolari di diritti di proprietà intellettuale, a sostenere lo sviluppo di medicinali, test, vaccini e altre invenzioni scientifiche collegate al COVID-19.
Il progetto mira a garantire l’accesso temporaneo e gratuito a contenuti protetti collegati al COVID-19, favorendo la diffusione della conoscenza ed agevolando la produzione di strumenti per combattere la pandemia.
A tal fine, Intel Corporation ha messo a disposizione il suo portafoglio di oltre 72.000 brevetti, figurando tra i fondatori del progetto insieme a Unified Patents e Fabricatorz Foundation; ma l’iniziativa ha ricevuto sostegno da moltissime altre organizzazioni tra cui “Mozilla”, “Idea Laboratory for Intellectual Property” di Bogota, Colombia, “Universities Allied for Essential Medicines”, “Neuro” (Montreal Neurological Institute-Hospital), “Center for Compassion and Altruism Research and Education” (CCARE) di Stanford, “Program in Law, Science, and Technology” di Stanford, “Center for Law and the Biosciences” dell’Università dello Utah, “Health Law and Policy Institute” dell’Università di Houston, e “Program on Information Justice and Intellectual Property” dell’Università Americana.
“Questi tempi senza precedenti richiedono creatività e generosa condivisione delle conoscenze”, ha affermato Jennifer Doudna, direttore esecutivo dell’Innovative Genomics Institute di UC Berkeley e UCSF, che si sono impegnati a rendere il proprio lavoro relativo al COVID-19 liberamente disponibile. “Consentire a persone e organizzazioni in tutto il mondo di lavorare insieme sulle soluzioni, senza impedimenti, è il modo più rapido per porre fine a questa pandemia.”
Per facilitare la diffusione di contenuti protetti, l’Open COVID Pledge ha messo a disposizione di tutti coloro che vorranno aderire una licenza Open COVID che consente la condivisione libera di contenuti collegati al COVID-19 per tutta la durata della pandemia (dal primo dicembre 2019 fino ad un anno dopo che l’OMS avrà dichiarato ufficialmente terminata l’emergenza).
In aggiunta, viene riconosciuta la possibilità di aderire all’iniziativa modificando la predetta licenza in base alle proprie esigenze specifiche (come ad esempio nella licenza Intel Open Covid), o adottando una propria licenza finalizzata al raggiungimento degli stessi obiettivi.
Come Capitolo italiano di CC sposiamo pienamente lo spirito del progetto e siamo orgogliosi che Creative Commons abbia contribuito alla sua ideazione e realizzazione.
Riteniamo, infatti, che la condivisione sia lo strumento primario per accelerare la produzione di risorse idonee a combattere l’avanzata del Coronavirus.
Chiediamo, dunque, a tutte le realtà interessate di impegnarsi in tal senso ed aderire all’iniziativa (le organizzazioni che aderiranno entro il 21 aprile saranno considerate fondatrici).
A tal fine, il Capitolo è a disposizione per fornire supporto legale e tecnico, o semplici chiarimenti ed informazioni aggiuntive.
Per saperne di più, consultate il sito opencovidpledge.org o scriveteci all’indirizzo info-ccit@creativecommons.it.