Lettera aperta al Ministro della Cultura

Alla cortese attenzione del Ministro della Cultura
Dott. Alessandro Giuli
inviata a mezzo email: ministro.segreteria@cultura.gov.it
segreteriatecnica.ministro@cultura.gov.it

e p.c.

del Capo di Gabinetto
del Capo Ufficio Legislativo
del Presidente del Consiglio Superiore Beni culturali e paesaggistici
inviata a mezzo email: gabinetto@cultura.gov.it
ufficiolegislativo@cultura.gov.it
consiglio.superiore@cultura.gov.it
comitati.tecnico-scientifici@cultura.gov.it
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Lettera aperta al Ministro della Cultura

Roma lì, 4 novembre 2025

Oggetto: Osservazioni sulla proposta di riforma legislativa volta all’estensione a 70 anni dei diritti esclusivi sulle fotografie semplici

Egregio Signor Ministro,

in ragione dell’impegno del Suo Dicastero nel promuovere la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, i firmatari della presente lettera intendono esprimere pubblicamente vive preoccupazioni per la recente approvazione al Senato dell’emendamento al decreto “Disposizioni per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei cittadini e delle imprese – DDL 1184”, che intende estendere da 20 a 70 anni la durata dei diritti esclusivi sulle fotografie semplici.

Questa modifica, se dovesse essere approvata dalla Camera, produrrà danni incalcolabili per la ricerca storica, per la libertà di studio e, più in generale, per la valorizzazione del patrimonio fotografico nazionale, conservato in archivi, biblioteche e musei sia pubblici che privati.

Negli istituti culturali italiani sono, infatti, conservati milioni di fotografie che testimoniano la vita amministrativa, sociale e culturale del Paese. È bene precisare che, nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di fotografie che si limitano a documentare l’esistente, e non di fotografie artistiche, già tutelate dalla legge sul diritto d’autore fino a 70 anni dalla morte dell’autore della fotografia creativa. Si tratta dunque di fonti storiche essenziali per la conoscenza e la comprensione del nostro passato recente e proprio l’attuale durata di protezione limitata a vent’anni dallo scatto ha reso possibile, finora, la digitalizzazione, la catalogazione e la libera fruizione di tali immagini, anche grazie a importanti investimenti pubblici, inclusi i progetti di digitalizzazione in corso grazie ai fondi del PNRR.

L’estensione della protezione a settant’anni comporterebbe, invece, una paralisi delle attività di digitalizzazione e divulgazione che dovrà essere rinviata dunque di ben mezzo secolo (!), come bene illustra l’esempio riportato in calce a questo documento. Gli istituti culturali dovrebbero, infatti, ottenere autorizzazioni dai titolari dei diritti anche per fotografie prive di valore creativo, con un aggravio amministrativo insostenibile, ma più probabilmente con il blocco di qualsiasi attività in corso. Si scoraggerebbe, inoltre, l’acquisto futuro di documentazione fotografica di interesse storico-culturale sul mercato da parte degli istituti culturali pubblici, visto che questi ultimi dovranno confrontarsi con i relativi titolari dei diritti. Ma soprattutto saranno scoraggiati studiosi e comuni cittadini dal pubblicare fotografie in volumi, articoli scientifici e divulgativi e persino blog culturali, ostacolando anche l’attività di piccole case editrici e imprese culturali e creative e, in generale, sarà ostacolata la disseminazione del patrimonio culturale rappresentato dalle fotografie in sé ma anche di quel patrimonio di cui esse stesse sono, talvolta, riproduzione. Tale scenario metterebbe a rischio la stessa accessibilità digitale del patrimonio pubblico, in aperta contraddizione con i principi di trasparenza e di libera circolazione del sapere sanciti dalla normativa nazionale ed europea. Per queste ragioni riteniamo che sarebbe, anzitutto, interesse del Ministero della Cultura impedire che questo emendamento diventi legge quando il d.d.l. sarà transitato alla Camera dei Deputati.

Riteniamo che il lavoro dei fotografi professionisti trovi già oggi una tutela adeguata nella normativa vigente e nei contratti di committenza. Chiediamo perciò che non venga sacrificato, in nome di una protezione economica che appare sproporzionata, il principio del pubblico dominio, pilastro della libera circolazione della conoscenza e della democrazia culturale, giacché l’interesse economico di qualcuno non può prevalere sull’interesse pubblico generale e sul diritto di accesso alla cultura.

 

L’esempio che segue vale a dare prova dell’impatto negativo che avrebbe la norma, se approvata, sulle pratiche di digitalizzazione e riuso delle riproduzioni di fotografie semplici conservate in musei, archivi e biblioteche.

3462: Giovanni Gronchi nella "Sala di Manto" del castello di San Giorgio 
a Mantova il 28 settembre 1959 con Eugenio Dugoni ed Emilio Fario per il 
congresso della Società Dante Alighieri (Mantova, 28/9/1959)

Tipologia: Positivo
Autore: Studio fotografico Giovetti (Mantova)
Proprietà: Album donato al presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, 
oggi all’Archivio centrale dello Stato (Ministero della Cultura)
Durata di protezione della fotografia: 1959-1979

Se la durata di protezione fosse stata di 70 anni dalla produzione delle 
fotografia l’istituto avrebbe dovuto attendere il 2029 per digitalizzarla 
e pubblicarla in rete.

Hanno sottoscritto la presente lettera:

Capitolo italiano di Creative Commons (Chapter Lead, Deborah De Angelis)

AIB – Associazione Italiana Biblioteche (Presidente, Laura Ballestra)

ANAI – Associazione Nazionale Archivistica Italiana (Presidente, Erika Vettone)

ICOM Italia – International Council of Museums (Presidente, Michele Lanzinger)

AICRAB – Associazione Italiana dei Conservatori e Restauratori degli Archivi e delle Biblioteche 

(Presidente, Melania Zanetti)

CIA – Confederazione Italiana Archeologi 

AISA – Associazione italiana per la promozione della scienza aperta (Presidente, Maria Chiara Pievatolo)

Wikimedia Italia (Presidente, Ferdinando Traversa)

 

AIPH – Associazione Italiana di Public History (Presidente, Enrica Salvatori)

Amici di Ricerche Storiche aps (Presidente, Francesco Catastini)

Associazione Bianchi Bandinelli (Presidente, Rita Paris)

Kinetès – Arte.Cultura.Ricerca.Impresa.(Presidente, Rossella Del Prete)

KR21- Knowledge Rights 21 – Coordinamento italiano (Coordinatrice italiana, Deborah De Angelis)

Movimento Fotografie Libere per i Beni Culturali (Coordinatore nazionale, Andrea Brugnoli) 

Open Education Italia (Referente, Eleonora Pantò)

 

ADUIM – Associazione fra Docenti Universitari Italiani di Musica (Presidente, Luca Aversano)

AIDUSA – Associazione Italiana Docenti Universitari Scienze Archivistiche (Presidente, Federico Valacchi)

AIStArch – Associazione Italiana di Storia dell’Architettura (Presidente, Sergio Pace)

CUC – Consulta universitaria cinema (Presidente, Giacomo Manzoli)

CUNSTA – Consulta Universitaria per la Storia dell’Arte (Presidente, Ilaria Miarelli Mariani)

CuPaDiC – Consulta universitaria dei Paleografi, Diplomatisti, Codicologi (Presidente, Sandro Bertelli)

CUSCC – Consulta universitaria per la storia del cristianesimo e delle chiese (Presidente, Marina Benedetti)

Consulta universitaria di Topografia Antica (Presidente, Paolo Liverani)

FCdA – Federazione Consulte Universitarie di Archeologia costituita dalle Consulte disciplinari di Preistoria e Protostoria, di Archeologia del Mondo Classico, delle Archeologie Postclassiche (Presidente, Giuliano Volpe)

Società Internazionale di Storia della Miniatura (Presidente Alessandra Perriccioli Saggese)

SISCA Associazione Italiana di Storia della Critica d’Arte ETS – Consulta Universitaria (Presidente, Massimiliano Rossi)

SISMED – Società Italiana per la Storia Medievale (Presidente, Francesco Panarelli) 

SISSCO – Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (Presidente, Marco De Nicolò)

Società Italiana di Musicologia (Presidente, Marco Mangani)

Società per gli studi di storia delle istituzioni (Presidente, Antonella Meniconi)

 

Sottoscrivono inoltre questo documento, a titolo personale, i seguenti Soci Lincei:

Francesco D’Andria

Marcella Frangipane

Carlo Gasparri

Adriano La Regina

Eugenio La Rocca

Paola Pelagatti

Fausto Zevi

 

Hanno inoltre sottoscritto la presente lettera:

Laura Ronzon (Direttrice Collezioni – Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci)