Consultation by Nick Youngson
rilasciata con licenza CC BY-SA 3.0
Attribuition: Alpha Stock Images
Original Image: Picpedia.org
Cari Commoners,
vi segnaliamo un importante documento redatto da Creative Commons in materia di digitalizzazione del patrimonio culturale, al quale ha preso parte attivamente anche il Capitolo italiano, attraverso il suo Chapter lead, Deborah De Angelis.
La Commissione Europea, il 22 giugno 2020, ha dato il via ad un periodo di consultazione online avente ad oggetto la Raccomandazione sulla digitalizzazione e l’accessibilità in rete dei materiali culturali e sulla conservazione digitale (2011/711/UE), che si concluderà il prossimo 14 settembre.
L’obiettivo è quello di valutare se la normativa in questione sia ancora uno strumento idoneo a rispondere alle esigenze e alle sfide del settore culturale in un’epoca di rapidi e continui cambiamenti tecnologici.
Creative Commons ha preso parte alla consultazione e ha espresso il proprio parere sui temi oggetto del dibattito, depositando un position paper.
Il patrimonio culturale rappresenta la memoria dell’umanità ed è necessario dare la massima priorità alla sua più ampia diffusione, attraverso la digitalizzazione e l’utilizzo degli opportuni strumenti legali per garantirne l’accesso, l’uso e il riutilizzo da parte della collettività.
In sintesi, secondo la posizione di Creative Commons:
- la digitalizzazione è essenziale per garantire l’accesso, la condivisione, l’uso e il riutilizzo del patrimonio culturale;
- la digitalizzazione è uno strumento fondamentale per la conservazione del patrimonio culturale;
- le licenze e gli strumenti Creative Commons sono metodi standard e semplici con cui definire il regime dei diritti sull’opera e gli utilizzi consentiti;
- il sistema del diritto d’autore, in particolare attraverso eccezioni e limitazioni, deve agevolare le istituzioni culturali nello svolgimento della loro missione;
- l’accesso e l’uso del patrimonio culturale deve tenere conto anche di considerazioni di natura etica;
- l’implementazione della Direttiva DSM dovrebbe avvenire in modo tale da supportare le istituzioni culturali;
- nel settore culturale emerge la necessità di formazione e approfondimento del diritto d’autore e delle questioni riguardanti le licenze;
- l’intelligenza artificiale può potenzialmente offrire molti vantaggi al settore del patrimonio culturale.
Per approfondire, le posizioni di Creative Commons è disponibile il position paper in versione integrale al seguente link.