[community] Domanda sulla radiodiffusione

Nicola A. Grossi k2 a larivoluzione.it
Lun 12 Set 2011 13:50:05 CEST


Simone Aliprandi ha scritto:
>
>> 1. come può il licenziante della cretive commons riscuotere i compensi
>> tramite la siae se, a quanto ho capito, gli iscritti alla siae non possono
>> adottare le licenze?
>>     
>
> sì, in effetti sembra un po' metafisica come cosa.
> Credo che il tutto dipenda dal fatto che le licenze sono state scritte
> cercando di prevedere a priori qualsiasi tipo di possibilità che la
> mente umana possa immaginare. E quindi contengono quelle parti
> relative alla SIAE nella speranza che in un futuro (non troppo
> lontano) si riesca in qualche modo a trovare una via d'uscita.
>   

Purtroppo devo dire che non è questo il motivo.

Non so se tu già stavi su queste liste, ma quando ci fu il "request for
comments" nel 2007
(e anche prima) io (e altri a ruota:
http://lists.ibiblio.org/pipermail/cc-it/2007-August/003869.html)
posi il problema e parlai dell'equivoco pericoloso in cui l'iscritto
siae può incorrere leggendo la licenza:
"Ah, bene, la posso usare".

La riposta che ricevetti fu però di questo tenore: ma dov'è scritto che
l'iscritto siae che utilizza le licenze CC può essere sanzionato?
Ma dov'è scritto che se l'iscritto siae utilizza le licenze CC, siae può
recedere dal mandato?
In altre parole: che problema c'è se l'iscritto siae rilascia le sue
opere con licenza CC?
Oggi viene da ridere, ma le risposte che ricevetti allora furono
esattamente queste.

Evidentemente le Partner Istitutions (così si chiamavano allora) si
risposero che il problema non esisteva. E il testo è rimasto così com'è
oggi.

Certo, bastava leggere il regolamento generale siae (cui qualcuno pure
linkò) per avere rapida risposta alle domande suddette (artt. 26 ss., se
non ricordo male),
ma è noto che non si può chiedere troppa grazia a Sant'Antonio.

Penso che siano pochissime le licenze CC nel mondo ad indicare
espressamente il nome di un organismo di intermediazione.
Anche l'unported 3.0 non le menziona più e ha cambiato formula.

Prima diceva:
"Licensor reserves the exclusive right to collect, whether individually
or via a performance rights society (e.g. ASCAP, BMI, SESAC), royalties
for the public performance or public digital performance (e.g. webcast)
of the Work if that performance is primarily intended for or directed
toward commercial advantage or private monetary compensation".

Ora dice:
"In those jurisdictions in which the right to collect royalties through
any statutory or compulsory licensing scheme cannot be waived, the
Licensor reserves the exclusive right to collect such royalties for any
exercise by You of the rights granted under this License".

E vedrai che anche in Italia ci adegueremo alla nuova formula "anonima",
ci puoi scommettere. Tanto ha sempre funzionato così: ti chiedono di
partecipare e tu fai delle proposte, le proposte
non vengono accolte perché non ci si vuole discostare dalla licenza
originaria (e si avanzano scuse risibili), ma poi vengono adottate anni
dopo perché _negli USA_ qualcuno si è posto lo stesso problema, è stato
ascoltato e la licenza è stata cambiata.

Ma tu te lo ricordi quando parlavo di trattare in licenza i diritti
morali? Mi si rispose che era inutile farlo.

Poi cosa è successo? :)

Tutto quello che io ho proposto nel passato verrà introdotto nel futuro,
stanne certo. Nemo propheta in patria. :D

bye
nag




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