[community] CC, Etichette indipendenti, SIAE e la distribuzione tradizionale

marioquark a gmail.com marioquark a gmail.com
Sab 12 Dic 2009 11:15:58 CET



dieeasy ha scritto:
> Per rispondere a TUTTA LA LISTA, utilizzate il comando 'Rispondi a tutti' o 'Rispondi alla lista'; 
> con il comando 'Rispondi', invece, risponderete solo all'autore del messaggio.
> -------------------------------------------------------------------
> 
> 
> Il giorno Fri, 11 Dec 2009 14:24:16 +0100
> Marco Bertorello <marco.bertorello a gmail.com> ha scritto:
> 
> 
> 	Ciao Marco,
> 
>> [...]
>>
>>> è perfettamente lecito, ci sono metodi per depositare i brani
>>> legalmente riconosciuti alternativi che usano la "firma digitale".
>>> io ho usato Copyzero Online (un servizio italiano, funziona con una
>>> donazione minima irrisoria), ma ora vedo che esiste Safe Creative
>>> (non so quanto costa nè se sia migliore). studiateli bene...
>> Ho guardato Copyzero Online, ma non mi sembra che faccia qualcosa di
>> più efficace di andare in un ufficio postale e farsi timbrare un CD
>> contenente l'opera (metodo che vorremmo utilizzare noi) con il timpro
>> postale del giorno... o sbaglio?
> 
> Per quanto ne so il timbro postale valida la "busta" (tipo la PEC) e
> tutto ciò su cui è applicato, non il contenuto. Inoltre, sempre stando
> alle mie poco certe informazioni, la validità del timbro postale decate
> nel momento in cui lo si altera, es. apertura busta. Da quello che ho
> capito io questo signiica che in caso di controversia potresti basare
> le tua posizione sul fatto che il contenuto della busta è datato al
> timbro postale ma la volta successiva non avresti più alcuna prova in
> tuo possesso.
> 
> Una firma digitale qualificata con marca temporale (spero di aver
> indovinato i nomi) invece valida sia l'autenticità del contenuto
> (con un hash crittografico) sia la data e la prova è utilizzabile
> finché il certificato utilizzato per firmare è valido.
> 
> La firma va rinnovata prima della scadenza della precedente, al ché
> rimane la validità della prima firma.
> 
> Infine un altro vantaggio deriva dal fatto che è possibile firmare un
> archivio contenente l'opera e la licenza, in modo che non solo viene
> validata la paternità dell'opera ma anche la licenza abbinata.

anche io confermo questo passaggio: con la busta contenente il supporto
(che quindi non _fa parte_ del pacco) non sei tutelato. la firma
digitale invece è riconosciuta. copyzero, che abbiamo usato noi, fa così
(semplifico dato che si fa in 2 o 3 passaggi): si applica una marca
temporale ai file multimediali (che certifica che in una certa data
esisteva già il brano) e anche la licenza che hai scelto (che è
altrettanto importante) si spediscono e quelli di copyzero marcano con
la smart card al posto tuo il "pacchetto", che ti rispediscono via mail...


>>>> * distribuire la musica in rete (gratuitamente o a pagamento
>>>> cambia qualcosa?)
>>> si può fare: se vedi, Jamendo già lo fa.
>> Noi utilizzeremmo la nostra piattaforma, cambia qualcosa?
> 
> Dal punto di vista legale non c'è nulla (che io sappia) che vieta la
> distribuzione di opere in rete, a patto che chi lo fa detenga gli
> opportuni diritti.
> Quindi la parte fondamentale diventa la tutela tella paternità
> dell'opera, altrimenti potrebbero succedere cose sgradevoli, come un
> plagio che viene depositato alla SIAE, nel qual caso la distribuzione
> in rete diverrebbe illecita perché i diritti sono "passati" nelle mani
> della SIAE.
> 
>>>> * essere tutelati da eventuali plagi (per plagio intendiamo una
>>>> copia o un utilizzo della nostra musica che violi i termini della
>>>> BY-SA)
>>> se depositi i brani con uno dei metodi suddetti, è risolto.
>> come? cioè, se mi accorgo che un giapponese ha copiato un mio artista
>> e non gli ha attribuito la paternità dell'opera, posso chiedere a
>> copyzero online di risolvere la controversia? da quello che ho letto
>> non mi pare...
> 
> No, non puoi chiedere a copyzero di gestire i tuoi diritti.
> Il servizio citato permette di apporre una firma digitale a un file, il
> ché tutela la paternità dell'opera.
> Per i diritti di sfruttamento economico servono altri mezzi.
> 

copyzero ha fatto già il tuo lavoro. in quel caso tramite l'analisi
della firma digitale _provi_ davanti un legale che il giapponese ha
copiato te e non il contrario, ma le spese legali sono le tue...

>>>> * applicare un proprio bollino "no-siae" / "duplicazione
>>>> consigliata" sulla copia fisica
> 
> +1 :)
> 
> 
> Spero di non aver commesso grosse inesattezze e, se qualcuno ha le
> conoscenze per confermare/smentire con certezza sarà molto felice di
> consolidare o smantellare le mie convinzioni.
> 
> 
> bye_z!



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