[Community] professionisti open al Copyleft Festival di Arezzo

Simone Aliprandi simone.aliprandi a gmail.com
Mer 17 Set 2008 15:19:45 CEST


Ok. Sono d'accordo pienamente su tutto. E io, che questa missione di
divulgazione l'ho fatta mia ormai da più di tre anni, di queste cose
mi sono reso conto già da un bel po'. E infatti ho sempre cercato di
rivolgere le mie iniziative (sito, libri, coferenze) al di fuori del -
come lo chiami tu - "circolo".
Ma il tema del dibattito era un altro; si cercava di andare ancora oltre...
e cioè, più crudamente: come fare di queste iniziative (belle,
simpatiche, intelligenti, lungimiranti, interessanti, stimolanti) una
concreta attività lavorativa? E soprattutto a farlo da indipendenti
come molti di noi fanno?
Maggiori dettagli sul mio articolo già citato... e sul filmato
realizzato durante il dibattito, che dovrebbe essere messo in rete a
breve da Arcoiris.
Un caro saluto, Simone

2008/9/17 nallie <acid.nally a gmail.com>:
> il problema vero dell'argomento "copyleft" è sempre lo stesso: nessuno,
> tranne "noi" (addetti ai lavori che, appunto, parliamo all'interno del
> nostro circolo) viene quasi mai a conoscenza della cosa.
> tavole rotonde, dibattiti e mailing list sono strumenti utili e
> importantissimi per sviluppare l'ideologia.
>
> ma non dovremmo dimenticare che la maggior parte dei comuni mortali NON sa
> assolutamente nulla del copyleft e i suoi derivati!
> avrete anche voi, immagino, mille amici e parenti con i quali amate
> chiacchierare di qualsiasi cosa.
> ma avete mai affrontato con loro l'argomento copyleft? provateci, nessuno di
> loro saprà di cosa diavolo state parlando!
>
> il verbo va divulgato, e questa è la mia missione da un annetto circa.
> però, ricordiamoci di farlo FUORI dal circolo.
>
> love,
> annalisa


-- 
Simone Aliprandi - http://www.aliprandi.org



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