[Community] SCF e quelle faq così ambigue

Davide d'Atri davide a beatpick.com
Gio 9 Ott 2008 14:02:42 CEST


Sinceramente pensavo che avessimo messo alle spalle le polemiche dopo un
periodo iniziale non proprio felice.
Da parte mia zero interesse per polemiche. Altro è cercare di dare visioni
diverse su argomenti.

Ho fatto dei commenti per cercare di capire il meccanismo di filozero, le
reali opportunità per gli artisti ma anche per capire se è possibile
sostenere questo di tipo di meccanismo nel tempo (scalabilità, risorse
economiche).
Non ho però nessun problema con filozero anzi incoraggio l'iniziativa e
sinceramente se molti artisti si iscrivono a vostro servizio a noi sta bene
anche da un punto di vista del business in quanto si afferma un canale
(diffusione senza pagamenti siae/scf) che utilizziamo anche noi. é un
segmento del mercato talmente sottosviluppato e non servito che c'è spazio
per piu concorrenti ed anzi è desiderabile. Non penso poi che mai BeatPick o
Filozero possano o potranno essere concorenti. Le ragioni di questo sono
varie e le possiamo esaminare in un post separato se ti interessa.

Io ho semplicemente detto:
1.la diffusione in esercizi pubblici e privati può essere considerata
attività commerciale?
2. se si, è possibile far ottenere all'artista indipendente un guadagno?
3. se non è possibile fargli ottenere un guadagno è possibile fargli
ottenere promozione (oltre il semplice passaggio musicale dico, il quale non
è un'attività cos' promozionale per l'artista. anche su questo se ti
interessa possiamo aprire un post separato)

Per quanto riguarda il resto che hai scritto penso dovrebbe essere trattato
in post separato e ben venga se tu lo facessi. cerchiamo infatti di parlare
di un argomento alla volta altrimenti la discussione diventa inseguibile. Io
sai che sono sempre disposto. Ti ho invitato ad una chiacchierata per
telefono o via skype (che hai rifiutato) e ti invito a mie spese nel nostro
ufficio di roma in modo che tu possa vedere in faccia quelli che tu chiami
"parassiti" e capire che tipo di lavoro fanno.



poche brevi doverose risposte a quello che hai scritto su beatpick (ti prego
però di aprire un nuovo post se desideri parlare ancora di qualsiasi
argomento qui di seguito.)

>Per tua informazione è Beatpick che succhia i soldi agli artisti:
>loro vi danno tutto (musica-lavoro) e voi vi prendete il 50% degli
>incassi (soldi veri, non pubblicità).

BeatPick inizia ad operare ad inizio 2006. lo standard per music licensing
era il 10% a gli artisti con rapporto esclusivo.
Abbiamo innalzato a 50% con rapporto esclusivo. Contiamo di fare ancora
meglio in futuro. Come linea generale nessuno dei nostri artisti o più in
generale di artisti che ci hanno contattato si è lamentato. (sarebbe
interessante un post separato sul 50%)


>Non solo: vi fate anche sottoscrivere una licenza in cui loro vi danno
>la possibilità di sublicenziare la musica
>che hanno rilasciato con CC.
>Geniale: le CC non offrono questa possibilità, ma voi trovate il modo di
>diventare licenzianti senza nulla
>aggiungere al processo creativo: non create musica, non la eseguite, non
>la producete eppure fate soldi con la musica degli altri.

assolutamente falso quello che dici e sono sicuro che tu ben sai un brano
sotto licenza attribution-sharelike-non commercial può poi essere venduto
commercialmente che è esattamente quello che facciamo. L'artista è super
contento perchè troviamo dei guadagni importanti per lui che prima non
trovava.


>BRAVI: avete proprio capito la filosofia di creative commons! Dico: ma
>nemmeno il nome vi ispira qualcosa??
sorry... ma citati veramente molte volte da cc.org, lessig e numerosi altri
blog open source... caschi male.


>E quando il contratto si risolve, voi siete ancora licenzianti (GIACCHÉ
>LE CC NON SONO REVOCABILI) e potete continuare a fare soldi con la
>musica degli artisti: QUESTA A CASA MIA SI CHIAMA FREGATURA.

direi che messa così è diffamatoria come affermazione. Quando un artista
lascia beatpick ogni attività connessa con la sua musica viene
immediatamente fermata. Ovviamente non potremmo mai vendere la sua musica
per film, tv e pubblicità in quanto non ne avremmo i diritti. Abbiamo avuto
artisti che sono andati avanti ad Universal per esempio. IN questo senso
posso certamente estrapolare un pezzo del nostro contratto che chiarisca
questo punto. Il fatto che le cc non siano revocabili non è un nostro
problema. Gli artisti si iscrivono a beatpick che già hanno musica in
creative commons. Noi ci occupiamo di vendita per film, tv e pubblicità. non
se questo ti è chiaro.
Confermo anche che magnatune e pumpaudio usano un sistema simile. Anche loro
fregano gli artisti?


>Non mi pare che molti artisti italiani aderiscano a Beatpick: ci sarà un
>motivo no?
selezioniamo molto attentamente la nostra musica. riceviamo più di 400 cd al
mese. solo 2-3 persone vengono accettate. Di italiani ne abbiamo penso circa
20/30. fai tu le proporzioni in quasi 36 mesi di attività-. Ad ogni modo
tendiamo a prendere artisti italiani con molta cautela in quanto i nostri
mercati di riferimento sono stati uniti, uk, germania.


il resto che hai scritto è veramente poco interessante per me.
Se vuoi parlare meglio di ognuno de punti sopra, apri tutti i post che
desideri. Sono a disposizione come sempre via forma scritta, telefono, skype
o anche di persona.
Altrimenti magari torniamo al post originale.

Davide









2008/10/9 Nicola A. Grossi <nag a area01.org>

> Per rispondere a TUTTA LA LISTA, utilizzate il comando 'Rispondi a tutti' o
> 'Rispondi alla lista';
> con il comando 'Rispondi', invece, risponderete solo all'autore del
> messaggio.
> -------------------------------------------------------------------
> Uh, sempre polemica da parte tua... ok, mi tocca rispondere, tanto per
> non confondere il diavolo e l'acqua santa.
>
> Per tua informazione è Beatpick che succhia i soldi agli artisti:
> loro vi danno tutto (musica-lavoro) e voi vi prendete il 50% degli
> incassi (soldi veri, non pubblicità).
>
> Non solo: vi fate anche sottoscrivere una licenza in cui loro vi danno
> la possibilità di sublicenziare la musica
> che hanno rilasciato con CC.
>
> Geniale: le CC non offrono questa possibilità, ma voi trovate il modo di
> diventare licenzianti senza nulla
> aggiungere al processo creativo: non create musica, non la eseguite, non
> la producete eppure fate soldi con la musica degli altri.
>
> BRAVI: avete proprio capito la filosofia di creative commons! Dico: ma
> nemmeno il nome vi ispira qualcosa??
>
> E quando il contratto si risolve, voi siete ancora licenzianti (GIACCHÉ
> LE CC NON SONO REVOCABILI) e potete continuare a fare soldi con la
> musica degli artisti: QUESTA A CASA MIA SI CHIAMA FREGATURA.
>
> Ecco. Adesso parliamo invece dell'acqua santa, giacché noi non siamo
> commercianti (ma una non profit) e maneggiare denaro non è il nostro fine
> (tantomeno maneggiare il denaro altrui).
>
> L'entusiasmo con cui i musicisti aderiscono a Filozero (e ve ne
> renderete conto a breve) non si spiega attraverso una qualche forma di
> masochismo o piacere allo sfruttamento.
>
> Tutti sono consapevoli del fatto che il primo passo per garantirsi un
> guadagno vero è farsi conoscere (e molti si sorprendono del fatto che
> noi offriamo questa pubblicità gratuitamente); inoltre, c'è una forte
> adesione idelogica: il risultato è un vero e sincero entusiasmo.
>
> Non mi pare che molti artisti italiani aderiscano a Beatpick: ci sarà un
> motivo no?
>
> Dire poi che i commercianti dovrebbero pagare per fare pubblicità agli
> artisti filodiffusi è stupido:
> perché se i commercianti filodiffondono questi sconosciuti al posto dei
> noti è proprio per non pagare!
>
> Così come è assolutamente stupido dire, più in generale, che gli altri
> non dovrebbero poter guadagnare dal nostro lavoro se noi vogliamo dare
> agli altri questa possibilità: eliminiamo tutte le CC non non
> commerciali e siamo a posto! :-)
>
> Tuttavia, Filozero non è un modello per la distribuzione musicale!
> Quindi non facciamo paragoni!
>
> Per la distribuzione musicale apriremo un sito dedicato che si chiamerà
> Area01.
> Una piattaforma su cui gli artisti potranno anche vendere la propria
> musica con ricavo del 100%.
> Insomma, senza nessuno che gli succhi il sangue. Non so se è chiaro il
> concetto.
> Immagina una Beatpick.com ma senza nessuno che mangia i soldi agli artisti.
> Non ti pare carino? :-) A me piace molto l'idea.
>
> Ah, su queste liste non si fa più pubblicità ad attività commerciali.
> Tienilo presente quando parli della tua "www.beatpick.com click here
> please". :-)
>
> Non garantisco repliche a flame in netlabese.
>
> bye
> nag
>
>
> Davide d'Atri ha scritto:
>
> > Mi domando se i musicisti che utilizzano il sistemo filozero avranno
> > un ritorno economico o pubblicitario diffondendo la propria musica in
> > esercizi pubblici e privati.
> >
> > ritengo che sia importante difendere sempre gli interessi degli
> > artisti ed il valore della loro musica. La diffusione in esercizi
> > pubblici e privati va giustamente condiderata un'attività commerciale.
> > In quanto commerciale il musicista dovrebbe avere un ritorno diretto.
> > O almeno dovrebbe provarci o dovrebbe essere in grado di concedere
> > musica gratuita solo in particolari situazioni che il musicista ha
> > piacere di privilegiare (vedi la gelateria fiordiluna).
> >
> > Concordo certamente che i compensi richiesti da SIAE/SCF siano esosi,
> > ingiustificati in quanto l'assistenza al cliente è inesistente ed
> > erronei in quanto la divisione delle royalties attraverso SIAE/SCF fa
> > si che il musicista indipendente prenda solo le briciole.
> > Detto questo penso che il musicista abbia tutte la ragioni e, adesso
> > anche i mezzi, per farsi pagare un giusto compenso che lui decide o
> > sostituire questo compenso con un pò di promozione mirata (per
> > promozione non intendo il semplice passaggio del brano ma molto di
> > più...). Noi di BeatPick.com coscienti che non ci sono molti soldi
> > disponibili per molte transazioni in determinati segmenti del mercato,
> > ci stiamo muovendo in questo senso con la nostra nuova start up che
> > aprirà a breve: SoundReef.com . L'idea è che il musista ma anche lo
> > stesso utente possa scambiare musica per promozione mirata o per
> > compenso economico.
> >
> > La logica del regalare tutto al commerciante non è che ci piaccia così
> > tanto. Ci piace certamente regalare musica in festival, eventi,
> > non-protif etc etc . Ma non è giusto non compensare il musicista se la
> > banca all'angolo sta usando la sua musica.
> > Ricordiamoci poi che la maggior parte dei musicisti creative commons
> > usano la Attribution-ShareAlike-NonCommercial.
> > voi che ne pensate?
> >
> > Davide d'Atri
> > BeatPick.com
> > SoundReef.com
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > 2008/10/8 Nicola A. Grossi <nag a area01.org <mailto:nag a area01.org>>
> >
> >     Per rispondere a TUTTA LA LISTA, utilizzate il comando 'Rispondi a
> >     tutti' o 'Rispondi alla lista';
> >     con il comando 'Rispondi', invece, risponderete solo all'autore
> >     del messaggio.
> >     -------------------------------------------------------------------
> >
> >     Diffondo musica registrata: devo necessariamente rivolgermi a SCF?
> >     <http://www.scfitalia.it/showPage.php?template=faq&id=11>
> >     Risposta: Sì. SCF rilascia la licenza che ti offre la possibilità
> >     di diffondere in pubblico musica registrata.
> >
> >     Chiunque diffonde musica in pubblico è tenuto ad avere una licenza
> >     di SCF? <http://www.scfitalia.it/showPage.php?template=faq&id=17>
> >     Risposta: Sì, a meno che non si tratti di musica eseguita dal vivo.
> >
> >     Ma è davvero così? E' sufficiente che la musica sia registrata
> >     (fattispecie davvero molto molto ampia)? Non deve forse trattarsi
> >     anche di musica di soggetti iscritti ad SCF?
> >
> >     Qualcuno ha pensato bene di contattare SCF per chiarimenti
> >     <http://www.costozero.org/wai/img/mail1.jpg>.
> >
> >     E la risposta è stata ben diversa da quella deducibile dalle faq
> >     <http://www.costozero.org/wai/img/mail2.jpg>.
> >
> >     Si può trattare direttamente con il produttore.
> >     Se, dunque, il produttore ha rilasciato la musica con licenza
> >     libera, non solo non è necessario
> >     acquistare la licenza di SCF, ma non è necessario nemmeno
> >     rivolgersi al produttore.
> >
> >     Tra meno un un mese apre l'archivio Filozero:
> >     http://www.costozero.org/wai/filozero.html
> >
> >     Invito tutti i musicisti creativecommonisti a partecipare.
> >     I più partecipativi finiranno in una compilation distribuita in
> >     tutta Italia.
> >
> >
> >     bye
> >     nag
> >
> >     _______________________________________________
> >     Questa e' la lista Community (Community a creativecommons.it
> >     <mailto:Community a creativecommons.it>)
> >     Per informazioni su questa lista visitate
> >     http://creativecommons.it/mailman/listinfo/community
> >
> >
> >
> >
> > --
> >
>
> _______________________________________________
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> Per informazioni su questa lista visitate
> http://creativecommons.it/mailman/listinfo/community
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Davide d'Atri

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BeatPick.com's team is launching SoundReef.com (opening beta 1 October
2008).

Past clients include: Mercedes Benz, Ralph Lauren, Scott Winter Sports, The
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e-mail: davide a beatpick.com
website: www.beatpick.com
Fax: +390696708800
Italian Mob: +393206181442
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