[Community] Sulle net-label e l'incastellamento degli autori
Vincenzo Marabita / MP3ITALY.com
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Mer 9 Lug 2008 20:41:55 CEST
Il 9-07-2008 20:07, Nicola A. Grossi ha scritto:
> Per rispondere a TUTTA LA LISTA, utilizzate il comando 'Rispondi a tutti' o 'Rispondi alla lista';
> con il comando 'Rispondi', invece, risponderete solo all'autore del messaggio.
> -------------------------------------------------------------------
> Leggevo il contributo linkato da De Martin:
> http://www.culturalazio.it/culturaweb_2/wordpress_2/?p=1872
>
> Francamente non capisco la necessità di sostituire, in pratica, la SIAE
> e la SCF con le net-label.
> Per l'esercente c'è un risparmio di spesa sostanzialmente azzerato dalla
> filodiffusione di musica sconosciuta e non necessariamente di qualità.
> Dall'altra parte, l'artista deve pagare un "pizzo" alla net-label
> corrispondente al 50% dei compensi. Un tasso assolutamente usurario,
> considerando anche il fatto che il prodotto (materiale e immateriale) è
> il frutto del lavoro del solo artista.
>
probabilmente l'articolo si riferiva ad una percentuale "di fatto"
diventata standard negli accordi fra le net-label e gli artisti emergenti..
vorrei anche dire che, per chi non lo sapesse, le major riconoscono ad
un artista emergente (se va "alla grande") al massimo un 10-15%...
... lo standard oscilla tra il 5 e l'8%
(percentuali riferite al prezzo finale al pubblico)
il 50% delle net-label è di gran lunga maggiore, quindi!
il vero problema, secondo me, è un altro per gli artisti: è meglio avere
l'1% di 1 milione di dollari o il 99% di nulla?!?!?
è chiaro che, in questa logica, (e in questo mondo basato sul denaro,
purtroppo....) chiunque voglia fare come mestiere il cantautore, per
esempio, non può certo sottovalutare una proposta di contratto da una
qualsivoglia major! nonostante le percentuali irrisorie riconosciute!
> Quello che occorre è un database pubblico e siti dedicati su quali gli
> artisti venderanno le loro opere (ognuno sarà libero di fare il suo
> prezzo) via paypal/postepay e gli esercenti cercheranno la musica che
> preferiscono.
>
> L'artista guadagnerà di più e dunque potrà fare all'esercente un prezzo
> più basso, con vantaggio anche per quest'ultimo.
>
magari!
invece probabilmente anche se esistesse questo fantastico db pubblico,
nessuno (o quasi) comprerebbe musica!
forse qualche appassionato ascoltatore di musica, "vorace" e "affamato"
di cultura e di musica anche e soprattutto sconosciuta, persone che ne
cercano sempre di nuova.... insomma una minoranza ristrettissima....
non oso pensare alla faccia di un esercente pubblico appena entrano
sulla home page del db pubblico: "ma dov'è l'ultimo singolo di Britney
Spears??!... non c'è.... Aho! prova con Ramazzotti.... Aho! qui nun ce
sta nemmeno Eros!! e che roba è questa!! ma va a .....!!!!"
ecco più o meno potrebbero essere queste le reazioni.... (purtroppo)
il vero nemico da combattere in Italia è l'ignoranza.
l'ho sperimentato sulla mia pelle... ti assicuro...
ciao a tutti.
V.
***
Vincenzo Marabita
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