[Community] Centro per la lettura

Marco Calvo calvo a e-text.it
Gio 28 Set 2006 15:36:23 CEST


Leggiamo in questi giorni che il Ministero per i Beni e le Attività
Culturali ha deciso di istituire un "Centro unico per la promozione
della lettura". Qui altre informazioni:
http://www.liberliber.it/iniziativespeciali/2006/centroperlalettura/

L'iniziativa ci sembra lodevole per gli intenti generali, ma come
sempre è ai dettagli che bisogna prestare attenzione. In particolare,
sono tre gli aspetti del progetto che meritano approfondimento:

1) è stata annunciata la riproposizione della legge sul "diritto di
   prestito", anche nota come "tassa sulle biblioteche", che desta più
   di una perplessità;

2) il Centro, richiesto a gran voce dall'AIE (Associazione Italiana
   Editori), si riunirà ad ottobre 2006 per discutere fra le altre
   cose dell'"implementazione delle norme sulle fotocopie"; cosa si
   intenda dire in questo caso con "implementazione" non lo sappiamo,
   ma speriamo non si creino ulteriori difficoltà alle biblioteche e
   ai loro fruitori, già penalizzati da procedure assai complesse;

3) in base a quanto riporta la stampa (es. Corriere della Sera del
   24 sett. 2006) sono stati invitati a far parte del "Centro unico
   per la promozione della lettura" (è utile ripetere per intero il
   nome del centro):
   editori;
   librai;
   cinque Ministeri;
   ICE (Istituto Commercio con l'Estero);
   Presidenza del Consiglio dei Ministri;
   Regioni;
   Enti locali.

Quindi, in base a ciò che leggiamo, non sono state coinvolte le
biblioteche, le scuole e le università. Per certo, non c'è traccia
delle associazioni culturali. E a questo proposito dobbiamo ricordare
che in Italia la maggior parte dei testi elettronici, liberi da
copyright e disponibili per la lettura libera e gratuita - in linea
con i principi costituzionali che vogliono uno Stato impegnato a
garantire a tutti l'accesso alla cultura - sono stati realizzati da
associazioni culturali. Come Liber Liber.

Queste esclusioni sono in contraddizione con alcune - lodevoli -
parole d'ordine che la classe politica ha ripetuto in campagna
elettorale. Per completezza e promemoria eccone due:

*) elaborazione di progetti nazionali e partecipazione a progetti
   internazionali per la digitalizzazione di archivi e biblioteche;

*) libertà di lettura: garantire la disponibilità dei libri in
   versione digitale per disabili e non vedenti.

Riteniamo dunque che la partecipazione alla riunione di ottobre a
Palazzo Chigi dovrebbe essere allargata al mondo delle biblioteche,
alla formazione e alle associazioni culturali. Ci sembra utile
ascoltare (e riferire) le proposte che si faranno per "promuovere la
lettura".

Un "Centro unico" probabilmente eviterà che le scarsissime risorse
destinate al libro si disperdano. Ma a questo Centro devono
partecipare tutti, non solo le aziende e i vari apparati
amministrativi (enti locali, regioni, ecc.). La lettura si difende
anche sostenendo le biblioteche (è del resto dimostrato che sono
proprio le biblioteche a rappresentare il miglior strumento di
incentivazione alla lettura); non dimenticandosi, specie quando si
parla di libri, di scuola e università; non marginalizzando o - peggio
- criminalizzando le associazioni culturali che garantiscono accesso
gratuito a materiali per legge liberi da copyright; non promulgando
norme che cancellino il diritto costituzionale di accedere il più
liberamente possibile al sapere.

        Scrivi al Ministero, aiutaci nella nostra campagna!

Qui la pagina per firmare la petizione (è importante che giungano
TANTE FIRME!):

http://www.liberliber.it/iniziativespeciali/2006/centroperlalettura/

Ciao.

  /\
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|\ \/\ | Marco Calvo
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|_|\/|_| E-text S.r.l., Roma Italy




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