[Community] Le ragioni di un folle
Nicola A. Grossi
k2 a larivoluzione.it
Gio 14 Set 2006 11:17:16 CEST
Sì, ci dovete scusare se negli ultimi due giorni
io e De Martin vi abbiamo rotto le scatole con questa discussione
apparentemente inutile e non apparentemente sgarbata.
Ma in realtà il mio intervento ha un senso profondo,
che risiede nel rispetto per la persona e per il lavoro altrui:
un principio che non sta sotto nessun logo e nessuna bandiera.
Quando proposi di aprire questa lista (la lista community) è perché qui
c'era una
vera e propria comunità che lavorava alacremente alla costruzione del
sito creativecommons.it
ed utilizzava un wiki per edificare alla maniera delle formiche.
C'era quindi il bisogno di avere una lista diversa da cc-it, in cui i
commoners
(espressione che io stesso volli utilizzare in quella che allora era la
home page di cc.it)
potessero meglio coordinarsi.
Tutte queste persone, alcune delle quali sono ancora qui
( http://www.creativecommons.it/node/16 ), hanno dato un cotributo
fondamentale
affinché CC avesse in Italia il successo che ha avuto, basta pensare al
fatto che
le liste di iCommons Italy erano di gran lunga le liste di CC più
frequentate al mondo.
Ed il contributo venne ovviamente riconosciuto all'incontro nazionale
del 2004
per bocca dello stesso De Martin.
Nella stessa conferenza, Ricolfi, alla presenza dell'annuente Lessig,
disse che
le PI/AI (cioè Ricolfi, De Martin ecc.) avrebbero fatto un passo
indietro (non un passo in avanti)
nella nuova fase che si apriva: infatti, i commoners avrebbero dovuto
indicare 3-5 persone
(un numero dispari, affinché le decisioni potessero essere prese senza
rischio di stalli)
per trattare e coordinarsi direttamente con CC.org (Ricolfi fece anche
tre o quattro nomi, tra i quali il mio).
Successivamente, vedendo che tra i commoners non regnava la pace,
proposi a De Martin di
essere lui il public lead. De Martin accettò e ci ringraziò.
Ma attenzione: De Martin non accettò la mia proposta, ma quella che,
coincidenzialmente,
gli venne fatta pochi giorni dopo da CC.org.
Insomma: De Martin, come lui stesso ha tenuto più volte a precisare,
è diventato Public Lead non per volontà dei commoners, ma per volontà di
CC.org,
che, evidentemente, non ha preso in alcuna considerazione quanto detto
dal Legal Lead Ricolfi
in presenza dello stesso annuente Lessig.
I commoners, insomma, pensavano, e a ragion veduta e sentita, di essere
una realtà ufficiale, con il potere di affidare un incarico e di toglierlo:
invece erano soltanto "autoproclamati rappresentati della comunità
creative commons italia" (testuali parole di De Martin in risposta alla
richiesta delle sue dimissioni).
Dopo poco il sito dei commoners cambiò proprietà: il commoner De Tomasi,
che mai si era opposto a De Martin
e che indicò me e gli altri fuggitivi come persone "poco democratiche",
forse sperando di ricevere un trattamento migliore di quello riservato
ai "resistenti", lo cedette ai signori di Torino,
che cancellarono il sito precedente e ne crearono uno nuovo: quello che
vedete oggi.
La nuova impostazione del sito è stata decisa da De Martin a colloquio
con Joichi Ito (così appresi dalla viva
voce di De Martin): un'area ufficiale e un'area commoners, liberi di
scorrazzare nel loro "cimitero".
Perché parlo di "cimitero"?
Perché un wiki che non viene editato da 1 anno è mezzo (ossia da quando
è stato riproposto, con i vecchi contenuti,
sul nuovo sito) è un wiki "morto": è il chiaro segno di una comunità
inattiva e in un certo senso "mortificata".
Una comunità privata del senso della sua esistenza (*il creare insieme*)
come si può pretendere che si metta all'opera
("buon lavoro" - dice Mancini - si fa presto a dire "buon lavoro"...
avesse uno scopo oggi lavorare su quel wiki, forse qualcuno
ci lavorerebbe)?
Arriviamo alla discussione di questi giorni:
cambiare il link alla pagina delle faq è stato, a mio avviso, un gesto
molto brutto...
quelle faq sono forse una delle poche "creazioni comuni" sopravvissute
(ci lavorarono Pinna, De Tomasi, io, Margoni... ).
Ma forse davano fastidio... stanno creando le faq ufficiali, perché
tenere visibili
le faq non ufficiali? Qualcuno si potrebbe confondere...
E allora, malgrado le pagine dei commoners debbano essere gestite solo
dai commoners
e sono realtà separata da quella ufficiale, De Martin che fa? Edita la
pagina dei commoners dirottando sulle faq ufficiali e
spiegando che, in fin dei conti, non è tenuto a dire esattamente quale
fosse il problema strettamente tecnico
che ha portato a quell'azione assolutamente arbitraria e irrispettosa
nei confronti del lavoro altrui.
Dunque, signori, io sono un folle, sono uno che follemente crede
che una comunità abbia diritto di vivere (e non di morire) o quantomeno
il diritto
di non essere presa in giro.
Ho fatto una proposta:
che siano i commoners, che ogni giorno si trovano a rispondere alle domande
che arrivano in lista, a scrivere le faq che andranno su cc.it
Secondo voi sarà presa in considerazione questa proposta?
Per il momento De Martin è occupato a denigrare la mia persona. Spero si
liberi presto. :-)
Saluti,
n.a.g.
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