[Community] Ci voleva FIMI per spiegare come funzionano le licenze?
Nicola A. Grossi
k2 a larivoluzione.it
Gio 24 Nov 2005 11:54:35 CET
Durante la conferenza c'è stato un momento "hot": speravo che prima o
poi qualcuno facesse chiarezza su
un concetto che, a quanto pare, sembra di difficile comprensione (forse
perché paradossale).
Glorioso "spiega" a Mazza (che rappresenta i discografici, i titolari di
diritti connessi, non gli autori): "Se un produttore, un autore mi dà un
CD, utilizzando una licenza di quelle che solitamente ci sono quando si
compra un CD, io non sono autorizzato a metterlo su circuito P2P,
con Creative Commons sono autorizzato a farlo, con qualsiasi tipologia
di licenza".
Non è vero: purtroppo, ha ragione Mazza. Le CCPL ti danno la possibilità
di mettere l'opera su P2P (spartito, brano *rieseguito*... )
ma non il CD, le registrazioni, se, come ha spiegato Mazza, i diritti
connessi (i diritti del produttore fonografico) non sono stati licenziati.
Ecco perché a Mazza piacciono le CCPL:
perché* i discografici possono utilizzare, gratuitamente, dei brani
rilasciati con CCPL, possono produrli e poi, grazie ai diritti connessi,
possono farne un affare esclusivo, un affare tutto loro, un affare in
cui la parola "conoscenza" viene svuotata di ogni senso*
(anche il semplice CD promozionale, di cui parla Mazza, è un affare).
Ecco la rete che lavora gratuitamente per l'industria.
Ecco perché da più di un anno sottolineo in lista, evidentemente invano,
l'importanza di affrontare una seria discussione sui diritti connessi.
Perché *la trasmissione della conoscenza non avviene telepaticamente, ma
attraverso elementi fisici che qualcuno ha prodotto*.
Saluti,
n.a.g.
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