[Community] non commerciale commerciale

defacto a inwind.it defacto a inwind.it
Gio 16 Giu 2005 12:17:23 CEST


Se io metto la licenza non commerciale sul mi disco non voglio che una persona usi la mia musica per finanziare una ong o una onlus! Voglio che chiunque possa copiare per se e per gli altri il mio disco e farlo circolare, ma senza che entrino in ballo questioni di EURI!! Sarò felice di dare il permesso alle onlus se me lo chiedono! COPIA IL MIO DISCO, MA NON RIPUBBLICARLO se non ti do il permesso!
Che voi sappiate, la licenza cc non commercial mi tutela in questo senso o no?
E' questo, penso, il succo del discorso, ed è comunque molto lontano dal copyright puro (cioè non permettere le copie, e tutta la questione noiosa dei diritti di riproduzione)!

Grazie e a presto

Emiliano Deferrari
Rattsburg Records
P.O. BOX 9068, Roma Aurelio
info a rattsburgrecords.com

---------- Initial Header -----------

>From      : community-bounces a creativecommons.it
To          : community a creativecommons.it
Cc          : 
Date      : Thu, 16 Jun 2005 12:00:04 +0200 (CEST)
Subject : Digest di Community, Volume 6, Numero 12

> Invia le richieste di iscrizione alla lista Community all'indirizzo
> 	community a creativecommons.it
> 
> Per iscriverti o cancellarti attraverso il web, visita
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> 
> Se rispondi a questo messaggio, per favore edita la linea dell'oggetto
> in modo che sia pi? utile di un semplice "Re: Contenuti del digest
> della lista Community..."
> 
> 
> Argomenti del Giorno:
> 
>    1. Re: Ditelo a Beppe Grillo e vediamo cosa vi risponde.
>       (eliogabelli a excite.it)
>    2. dell'intervenire in lista e altre considerazioni (J.C. De Martin)
>    3. dell'intervenire in lista e altre considerazioni (Michele Mader)
>    4. RE: dell'intervenire in lista e altre considerazioni
>       (eliogabelli a excite.it)
>    5. RE: dell'intervenire in lista e altre considerazioni
>       (eliogabelli a excite.it)
>    6. [OT] dell'uso degli smileys in lista (Davide Fugazza)
> 
> 
> ----------------------------------------------------------------------
> 
> Message: 1
> Date: Thu, 16 Jun 2005 01:29:50 +0200
> From: eliogabelli a excite.it
> Subject: Re: [Community] Ditelo a Beppe Grillo e vediamo cosa vi
> 	risponde.
> To: "emanuele quinto" <emanuele_quinto a yahoo.it>,
> 	community a creativecommons.it
> Message-ID: <4282EA8300077D45 a mail-2.tiscali.it>
> Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
> 
> >Quindi cosa dovremmo fare se Bertelsmann AG (che sono buoni, perche' 
> >sono europei, come l'IKEA) decidesse di rilasciare tutto il suo catalogo
> >sotto CC? 
> 
> Di questo ha gi? parlato qualcun'altro ma non ? assolutamente il ragionamento
> che ho fatto io: il mio ragionamento, se me lo concedi, era assai diverso
> e un po' pi? profondo.
> Evidentemente tu hai un'impostazione molto diversa dalla mia ed anche molto
> diversa da quelli che hanno detto "no" a BzzAgent.
> 
> 
> >Ecco, per l'appunto, non esistono dirigenti di Creative Commons Italia.
> 
> 
> un project lead che cos'?? una persona che parla a titolo personale?
> le affiliate istitutions cosa sono: un gruppo di simpatizzanti delle cc?
> 
> 
> Elio
> 
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> 
> 
> 
> 
> 
> ------------------------------
> 
> Message: 2
> Date: Thu, 16 Jun 2005 02:13:53 +0200
> From: "J.C. De Martin" <demartin_ml a media.polito.it>
> Subject: [Community] dell'intervenire in lista e altre considerazioni
> To: community a creativecommons.it
> Message-ID: <42B0C441.5030108 a media.polito.it>
> Content-Type: text/plain; charset=windows-1252
> 
> L'ultimo messaggio -come prendo unicamente come spunto per una
> riflessione- inviato da ?eliogabelli a excite.it? su [community],
> oltre al resto, chiede con toni drammatici come mai 
> ?i dirigenti [sic] di Creative Commons Italia? non siano ancora 
> intervenuti in merito al thread sulla clausola non commerciale.
> 
> Lasciatemi ignorare, almeno per il momento, le conclusioni che
> ?eliogabelli? trae da tale silenzio, nonche' la sostanza del thread nc, 
> su cui interverro' a parte su [cc-it].
> 
> E lasciatemi, invece, osservare che se a ?eliogabelli? sostituissimo
> ?Sig. Rossi? e a ?thread sulla clasuola non commerciale? un qualsiasi 
> ?tema X?, otterremmo un messaggio paradigmatico delle nostre liste, 
> che potremmo chiamare: ?perche' le AI (le PI, CC-IT, De Martin, ecc.) 
> non rispondono/non intervengono/ecc. sul tema X?.
> 
> Chissa' perche', a questa domanda, quasi nessuno -neanche 
> ?eliogabelli?- riesce a non dare immediatamente una risposta, quasi 
> sempre negativa: ?perche' ci snobbano, perche' hanno qualcosa da 
> nascondere, perche' non sanno cosa dire?, eccetera, eccetera.
> Colpa nostra: il silenzio e', per sua natura, polisemantico e quindi 
> si presta a qualsiasi interpretazione (anche se il buon senso e la 
> buona fede dovrebbero far da filtro....)(Tra l'altro, se poi si 
> risponde a X, una variante e': "Perche' hanno risposto a X, 
> quando Y e' manifestamente piu' importante?", eccetera.)
> 
> Provo allora a rispondere io in generale, prendendo la domanda nel suo
> senso letterale, come se fosse sempre fatta da persone in perfetta 
> buona fede, che hanno a cuore null'altro
> che il successo di Creative Commons.
> 
> E la risposta e' ovvia: non ho ancora risposto perche' non ci sono
> ancora riuscito; appena potro', rispondero'.
> 
> Mi piacerebbe rispondere subito a tutto? Altroche'! Senza eccezioni.
> Anche solo con due parole. Per dire che ci sono, che seguo, che mi
> preoccupo. Inizia a circolare, per esempio, una horror story anonima, 
> con musicisti dilettanti, donne avvocato bionde e imprenditori malvagi 
> che sembrano usciti da romanzo di Chandler?
> Subito intervengo in lista, col supporto -ove necessario- degli amici
> giuristi, sempre online anche loro, naturalmente, e sistemo le cose 
> -spiegando, ribattendo, sgominando, a seconda dei casi. Mi piacerebbe; 
> davvero. Sul serio. Cosi' tanto che in qualche modo provero' comunque 
> a farlo; posso senz'altro far meglio di quanto ho fatto finora.
> 
> Purtroppo, pero', non siamo in un mondo utopico in cui io (o qualcuno
> del team) e' libero di stare costantemente online a rispondere a tutti, 
> provocatori e troll inclusi. Noi, e includo la stragrande maggioranza 
> dei membri della lista, abbiamo una nostra attivita' principale, e
> poi seguiamo nel tempo libero Creative Commons come attivita' extra, 
> non remunerata, fatta per passione. Quindi Creative Commons convive per 
> forza innanzittutto con un lavoro o lo studio, e poi con famiglia, 
> viaggi, letture, vacanze, scadenze, influenze, amici,
> ovvero, tutto cio' che costituisce le nostre vite e che a volte ci
> lascia un po' piu', a volte un po' meno e a volte niente affatto tempo 
> per CC. Certo, se l'inattivita' dura da sei mesi, e' il caso
> -come direbbe Woody Allen- di farsi vedere da un medico... 
> ma di sicuro gaps anche di diversi giorni sono, in questo contesto 
> volontaristico, semplicemente inevitabili.
> 
> Possono tali gap produrre danni reali e concreti al nostro movimento?
> Solo in un caso, direi: basta prenderci, come mailing list, allo stesso
> tempo troppo sul serio e troppo acriticamente.
> Basta credere a tutte le horror story (magari anonime e senza dati
> specifici).
> Basta credere a tutte le obiezioni giuridiche piu' o meno sapientemente
> espresse apposta per insinuare i dubbi (fosse per i signori che esprimono 
> certi dubbi, la GPL e tutto il momento del software libero non sarebbe mai 
> lontamente nato...).
> Basta pensare che se CC Italia non risponde entro il fine settimana 
> (o anche entro venti giorni, se e' per questo) allora hanno automaticamente 
> ragione quelli che gridano che il re Lessig e' nudo o che il cielo delle CCPL 
> e' in procinto di cadere.....
> 
> Questa mailing list vuole essere la lista della comunita' Creative
> Commons, di tutti noi commoners. Questo e' il luogo virtuale in cui 
> conversiamo, in cui dovremmo raccontarci le nostre esperienze, aiutarci 
> a vicenda, proporre iniziative. La scelta in favore di Creative Commons 
> l'abbiamo _gia'_ fatta e stiamo agendo di conseguenza. Il che non vuol dire
> affatto che dobbiamo rinunciare al nostro senso critico ne' in merito alle 
> licenze, a CC, a CC-IT, al sottoscritto o a chiunque altro.
> Ma vuol sicuramente dire che le scelte di base le abbiamo gia' fatte (o
> siamo interessati a farle, nel caso dei neofiti). Troppo spesso, invece, 
> la discussione -che, vi ricordo, e' pubblica, come pubblici sono tutti 
> gli archivi della mailing list- lasciamo (mi ci metto anch'io) che venga
> dirottata per minare proprio le scelte che stanno alla base della costruzione 
> della nostra comunita'. Riprendiamoci la mailing list;
> trattiamo in maniera laica e distaccata i problemi che si presenteranno; 
> e, soprattutto, concentriamo sul fare cose concrete 
> e sul crescere come comunita' CC.
> 
> Un cordiale saluto,
> 
> Juan Carlos De Martin
> 
> 
> 
> 
> ------------------------------
> 
> Message: 3
> Date: Thu, 16 Jun 2005 09:15:08 +0200
> From: "Michele Mader" <michele a studiomader.it>
> Subject: [Community] dell'intervenire in lista e altre considerazioni
> To: <community a creativecommons.it>
> Message-ID: <003101c57243$2a457ee0$df1fa8c0 a NBMADER2>
> Content-Type: text/plain; format=flowed; charset="Windows-1252";
> 	reply-type=original
> 
> Ne approfitto per esprimere la mia piena condivisione in quanto dice De
> Martin.
> 
> A questo aggiungo un paio di considerazioni:
> 
> 1) Mai sentito parlare di omonimie? Ad esempio, in rete ci sono miei omonimi
> che fanno cose completamente diverse da quelle di cui mi occupo io. E se uno
> di questi dovesse improvvisamente impazzire e diventare criminale, dovrei
> essere considerato criminale anch'io? Non penso proprio. Personalmente non
> mi piacciono le tesi complottiste.
> 
> 2) Non ci vedo niente di male in un utilizzo commerciale delle licenze
> libere. Qual'? il principio che sta dietro a tutto ci?? L'obiettivo ? quello
> di favorire la massima diffusione di contenuti liberi e permettere alla
> gente di vivere anche distribuendo contenuti liberi.
> Certo, si pu? anche pensare una licenza purissima in cui ? vietato ogni
> utilizzo anche indirettamente commerciale, ma chi e quanti la userebbero?
> Immaginiamo per un attimo di non permettere il dual licensing di molti
> software OS. Cancelleremmo immediatamente centinaia di aziende ed anche i
> software che hanno prodotto.
> Conviene alcuni penseranno di si. Io penso di no perch? le uniche aziende
> che rimarrebbero sarebbero quelle pi? grandi e quindi alla fine rimarrebbe
> meno
> libert?.
> 
> 
> 
> ------------------------------
> 
> Message: 4
> Date: Thu, 16 Jun 2005 11:32:14 +0200
> From: eliogabelli a excite.it
> Subject: RE: [Community] dell'intervenire in lista e altre
> 	considerazioni
> To: community a creativecommons.it
> Message-ID: <4282EA810007836D a mail-4.tiscali.it>
> Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
> 
> Messaggio lungo (bastava anche soltanto un "ora non ho tempo, poi ti spiego"),
> piuttosto demagogico e poco credibile per chi ragiona con la propria testa.
> Il problema non ? il tempo, il problema ? che non sapete cosa rispondere.
> :-)
> Sa quante risposte avrebbe potuto dare in un messaggio cos? lungo? :-)
> Si tenta la strada del "non date retta, sono tutte fandonie, complotti...
> " si cerca di spostare il problema dal contenuto dei messaggi a chi li ha
> scritti (vecchie tecniche: le vediamo tutti i giorni in televisione): ma
> intanto non si risponde. :-) Intanto, lo ripeto, non si risponde. :-)
> 
> 
> Elio
> 
> 
> 
> 
> 
> 
> >-- Messaggio Originale --
> >Date: Thu, 16 Jun 2005 02:13:53 +0200
> >From: "J.C. De Martin" <demartin_ml a media.polito.it>
> >To: community a creativecommons.it
> >Subject: [Community] dell'intervenire in lista e altre considerazioni
> >
> >
> >L'ultimo messaggio -come prendo unicamente come spunto per una
> >riflessione- inviato da ?eliogabelli a excite.it? su [community],
> >oltre al resto, chiede con toni drammatici come mai 
> >?i dirigenti [sic] di Creative Commons Italia? non siano ancora 
> >intervenuti in merito al thread sulla clausola non commerciale.
> >
> >Lasciatemi ignorare, almeno per il momento, le conclusioni che
> >?eliogabelli? trae da tale silenzio, nonche' la sostanza del thread nc,
> 
> >su cui interverro' a parte su [cc-it].
> >
> >E lasciatemi, invece, osservare che se a ?eliogabelli? sostituissimo
> >?Sig. Rossi? e a ?thread sulla clasuola non commerciale? un qualsiasi 
> >?tema X?, otterremmo un messaggio paradigmatico delle nostre liste, 
> >che potremmo chiamare: ?perche' le AI (le PI, CC-IT, De Martin, ecc.) 
> >non rispondono/non intervengono/ecc. sul tema X?.
> >
> >Chissa' perche', a questa domanda, quasi nessuno -neanche 
> >?eliogabelli?- riesce a non dare immediatamente una risposta, quasi 
> >sempre negativa: ?perche' ci snobbano, perche' hanno qualcosa da 
> >nascondere, perche' non sanno cosa dire?, eccetera, eccetera.
> >Colpa nostra: il silenzio e', per sua natura, polisemantico e quindi 
> >si presta a qualsiasi interpretazione (anche se il buon senso e la 
> >buona fede dovrebbero far da filtro....)(Tra l'altro, se poi si 
> >risponde a X, una variante e': "Perche' hanno risposto a X, 
> >quando Y e' manifestamente piu' importante?", eccetera.)
> >
> >Provo allora a rispondere io in generale, prendendo la domanda nel suo
> >senso letterale, come se fosse sempre fatta da persone in perfetta 
> >buona fede, che hanno a cuore null'altro
> >che il successo di Creative Commons.
> >
> >E la risposta e' ovvia: non ho ancora risposto perche' non ci sono
> >ancora riuscito; appena potro', rispondero'.
> >
> >Mi piacerebbe rispondere subito a tutto? Altroche'! Senza eccezioni.
> >Anche solo con due parole. Per dire che ci sono, che seguo, che mi
> >preoccupo. Inizia a circolare, per esempio, una horror story anonima, 
> >con musicisti dilettanti, donne avvocato bionde e imprenditori malvagi 
> >che sembrano usciti da romanzo di Chandler?
> >Subito intervengo in lista, col supporto -ove necessario- degli amici
> >giuristi, sempre online anche loro, naturalmente, e sistemo le cose 
> >-spiegando, ribattendo, sgominando, a seconda dei casi. Mi piacerebbe; 
> >davvero. Sul serio. Cosi' tanto che in qualche modo provero' comunque 
> >a farlo; posso senz'altro far meglio di quanto ho fatto finora.
> >
> >Purtroppo, pero', non siamo in un mondo utopico in cui io (o qualcuno
> >del team) e' libero di stare costantemente online a rispondere a tutti,
> 
> >provocatori e troll inclusi. Noi, e includo la stragrande maggioranza 
> >dei membri della lista, abbiamo una nostra attivita' principale, e
> >poi seguiamo nel tempo libero Creative Commons come attivita' extra, 
> >non remunerata, fatta per passione. Quindi Creative Commons convive per
> 
> >forza innanzittutto con un lavoro o lo studio, e poi con famiglia, 
> >viaggi, letture, vacanze, scadenze, influenze, amici,
> >ovvero, tutto cio' che costituisce le nostre vite e che a volte ci
> >lascia un po' piu', a volte un po' meno e a volte niente affatto tempo 
> >per CC. Certo, se l'inattivita' dura da sei mesi, e' il caso
> >-come direbbe Woody Allen- di farsi vedere da un medico... 
> >ma di sicuro gaps anche di diversi giorni sono, in questo contesto 
> >volontaristico, semplicemente inevitabili.
> >
> >Possono tali gap produrre danni reali e concreti al nostro movimento?
> >Solo in un caso, direi: basta prenderci, come mailing list, allo stesso
> >tempo troppo sul serio e troppo acriticamente.
> >Basta credere a tutte le horror story (magari anonime e senza dati
> >specifici).
> >Basta credere a tutte le obiezioni giuridiche piu' o meno sapientemente
> >espresse apposta per insinuare i dubbi (fosse per i signori che esprimono
> >
> >certi dubbi, la GPL e tutto il momento del software libero non sarebbe mai
> >
> >lontamente nato...).
> >Basta pensare che se CC Italia non risponde entro il fine settimana 
> >(o anche entro venti giorni, se e' per questo) allora hanno automaticamente
> >
> >ragione quelli che gridano che il re Lessig e' nudo o che il cielo delle
> >CCPL 
> >e' in procinto di cadere.....
> >
> >Questa mailing list vuole essere la lista della comunita' Creative
> >Commons, di tutti noi commoners. Questo e' il luogo virtuale in cui 
> >conversiamo, in cui dovremmo raccontarci le nostre esperienze, aiutarci
> 
> >a vicenda, proporre iniziative. La scelta in favore di Creative Commons
> 
> >l'abbiamo _gia'_ fatta e stiamo agendo di conseguenza. Il che non vuol dire
> >affatto che dobbiamo rinunciare al nostro senso critico ne' in merito alle
> >
> >licenze, a CC, a CC-IT, al sottoscritto o a chiunque altro.
> >Ma vuol sicuramente dire che le scelte di base le abbiamo gia' fatte (o
> >siamo interessati a farle, nel caso dei neofiti). Troppo spesso, invece,
> >
> >la discussione -che, vi ricordo, e' pubblica, come pubblici sono tutti 
> >gli archivi della mailing list- lasciamo (mi ci metto anch'io) che venga
> >dirottata per minare proprio le scelte che stanno alla base della costruzione
> >
> >della nostra comunita'. Riprendiamoci la mailing list;
> >trattiamo in maniera laica e distaccata i problemi che si presenteranno;
> >
> >e, soprattutto, concentriamo sul fare cose concrete 
> >e sul crescere come comunita' CC.
> >
> >Un cordiale saluto,
> >
> >Juan Carlos De Martin
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> 
> Message: 5
> Date: Thu, 16 Jun 2005 11:37:55 +0200
> From: eliogabelli a excite.it
> Subject: RE: [Community] dell'intervenire in lista e altre
> 	considerazioni
> To: community a creativecommons.it
> Message-ID: <4282EA810007841F a mail-4.tiscali.it>
> Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
> 
> 
> >-- Messaggio Originale --
> >From: "Michele Mader" <michele a studiomader.it>
> 
> >A questo aggiungo un paio di considerazioni:
> >
> >1) Mai sentito parlare di omonimie? Ad esempio, in rete ci sono miei omonimi
> >che fanno cose completamente diverse da quelle di cui mi occupo io. E se
> >uno
> >di questi dovesse improvvisamente impazzire e diventare criminale, dovrei
> >essere considerato criminale anch'io? Non penso proprio. Personalmente non
> >mi piacciono le tesi complottiste.
> 
> Ah ah ah! Ma come fate a dire queste cose? :-)
> Si tratta di un caso di omonimia??? :-)
> Mader, ors?, ci sveli l'omonimia. :-)
> 
> 
> 
> >2) Non ci vedo niente di male in un utilizzo commerciale delle licenze
> >libere. 
> 
> Mader, lei mi inquieta. :-)
> L'utilizzo commerciale delle licenze libere non ? in s? un male.
> E' invece un male il fatto che una persona pensi di utilizzare una licenza
> non commercial quando in realt? ne sta usando una commercial.
> Riesce a cogliere la leggera sfumatura? :-)
> 
> 
> Elio
> 
> 
> Elio
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> 
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> 
> Message: 6
> Date: Thu, 16 Jun 2005 11:49:25 +0200
> From: Davide Fugazza <davidefugazza a mac.com>
> Subject: [Community] [OT] dell'uso degli smileys in lista
> To: community a creativecommons.it
> Message-ID: <14623571.1118915365935.JavaMail.davidefugazza a mac.com>
> Content-Type: text/plain; charset=ISO-8859-1
> 
> Ciao,
> scusate il messaggio frivolo, off-topic e rumoroso, spero che si confonda nel mucchio e non dia troppo fastidio.
> Posso chiedervi di usare in senso proprio gli smileys nei vostri messaggi? Quest'andazzo di lanciare insinuazioni/insulti/allusioni/provocazioni/proteste e di chiudere la frase con una faccina sorridente mi fa venire il prurito alle ginocchia.
> Grazie,
> dj fugaz
> 
> 
> ------------------------------
> 
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> 
> Fine di Digest di Community, Volume 6, Numero 12
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