[Community] prevalentemente non commerciale?

thomas.margoni a gmail.com thomas.margoni a gmail.com
Lun 13 Giu 2005 20:47:13 CEST


Secondo me è chiaro a tutti che il discorso commercial-non commercial
interessa tutti.
Credete che chi si è preso la briga di fare il porting delle licenze
lo abbia fatto con superficialità? E non credo che il problema sia
neppure il codice deontologico. Semplicemente se parliamo di diritto
dobbiamo capire che non stiamo parlando di una scienza certa. C'è un
bug? allora va risolto certo, ed è quello che presumibilmente si sta
facendo.
Ma due sono le cose da tenere in considerazione: 
A) le licenze cc si caratterizzano, come ogni progetto di
condivisione, per un certo grado di peer review, il che significa che
chi segnala problemi lo fa in maniera costruttiva, non lamentandosi
dalla inattività di altri.
B)Stiamo parlando di diritto, siete così sicuri che un bug non sia
piuttosto una valvola di sicurezza, e che se non ci fosse le
riperrcussioni sarebbero ben peggiori?

In fine, come ogni attività speculativa, vale il bluff.....chi ha il
potere, il tempo e i denari per portare davanti ad un tribuanle una
causa contro una discografica?


Con questo sto affermando che il problema commercial va certamente
affrontato. Ma come ogni attività di sviluppo -e volontaria per molti-
è partecipativa. E' un work in progress. Se si voglionon sicurezze c'è
la siae, se si vuole la libertà ci sono le cc, se si vogliono tutte e
due c'è un monte di lavoro da fare.




thomas



On 6/10/05, Komyx <komyx71 a yahoo.it> wrote:
> On 10 Jun 2005, at 10:42, hulot wrote:
> 
> > Bisogna capire cosa si intende per "prevalentemente", a parte il
> > filesharing che non è la materia di cui personalmente mi occupo.
> > Noi come associazione culturale pubblicheremo un dvd di cortometraggi
> > di una decina di autori, che vorrebbero rassicurazioni in questo
> > senso.
> >
> > Aspetto opinioni in merito, grazie
> 
> Anche io speravo che si cercasse di approfondire la questione, ma
> invece non sembra aver suscitato più interesse di tanto.
> 
> Avevo intenzione di utilizzare le licenze CC per un progetto musicale
> ma ora sono molto titubante, non solo per via della fregatura che hanno
> preso quei musicisti, ma anche perché ho l'impressione che ci sia un
> certo disinteresse da parte dei vertici di CC Italia, mentre la
> faccenda è a mio giudizio molto grave perché mina la fiducia nei
> confronti delle CC e andrebbe seguita.
> Ma magari mi sbaglio e presto arriverà un intervento del Dipartimento
> di Scienze Giuridiche dell'Università di Torino o comunque dalle
> istituzioni affiliate al progetto CC Italia.
> 
> Sicuramente, per un musicista che voglia tentare altre strade rispetto
> a quelle tradizionali non è il massimo vedere che qualche "furbo"
> riesca a fare una cosa che non era affatto nelle sue intenzioni...
> allora, tanto vale rimanere all'interno del copyright e della SIAE.
> 
> Con questo, sia ben chiaro che non intendo accusare nessuno di
> alcunché, quanto piuttosto manifestare una certa delusione nei
> confronti di quella che speravo fosse una soluzione alternativa valida
> alla SIAE e compagnia bella, restando speranzoso di leggere presto una
> risposta "ufficiale" da chi di dovere.
> Ciao. ;-)
> 
>         K.
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