[Community] Just my two cents

Nicola A. Grossi k2 a larivoluzione.it
Gio 16 Giu 2005 17:42:06 CEST


> Constato, Grossi, che il suo addio alla lista di qualche tempo fa
> era in realta' un arrivederci.
> Mah. Sara' dura, da ora in avanti, contare sul fatto che le sue azioni
> saranno quelle da lei annunciate.

Dopo le nostre discussioni telefoniche ed epistolari "post factum" ritiene 
che il mio essere qui rappresenti una contraddizione?
E' una naturale conseguenza dello scorrere della vita e del moltiplicarsi 
degli eventi, nonché del Suo "spero che in un futuro non troppo lontano si 
possa tornare a darci del tu".
O forse è soltanto l'esercizio di una facoltà.
Non ricordo poi di avere detto "addio" (ma non è molto importante).
Però, se le fornisce, sono pronto ad ascoltare le spiegazioni della mia 
incoerenza. 


> Comunque, non vedo alcun fondamento ai suoi discorsi sulle dittature,
> di bananas o di altro tipo. Chiunque puo' venire in questa lista, dirci che
> facciamo pieta', che altre licenze sono molto piu' belle delle nostre,
> che le CCPL sono piene di buchi piu' dell'Emmental, che
> Lessig/Ito/chichessia
> e' un guerrafondaio, un perfido capitalista, eccetera. E infatti interventi
> siffatti non mancano, a partire dalle centinaia di messaggi con cui lei
> ci ha
> intrattenuto in passato. Non ci sono filtri all'iscrizione, ne'
> moderazione.
 

Le faccio notare tre cose:
1. Ha appena detto a una persona che è meglio che se ne vada altrove.
2. Le centinaia di messaggi del sottoscritto sono ancora lì (immagino) e 
tutti possono constatare se si tratta di messaggi contenenti le cose che Lei 
ha elencato.
3. Sono uscito dall'asilo nel 1981 e sono certo di avere perso da allora 
certe abitudini. 

 


>Cio' detto, pero' questa e' la mailing list della comunita' di
>Creative Commons. Esiste per il confronto, certamente, tra di noi e
>col mondo esterno (in cui includo anche lei, visto che lei non credo
>affatto
>si voglia qualificare come commoner, vero? Cosa andrebbe bene, copyzerer?);
>ma esiste in primis per rafforzare i legami della comunita' Creative
>Commons.
 

La Sua ironia mi dice che Lei pensa che io abbia un conflitto di interessi, 
ma quando, al telefono, Le ho chiesto di chiarire questo Suo pensiero 
(riferitomi da altri), mi ha risposto che c'era stata una distorsione.
Io Le ho poi detto che mai su questa lista avevo parlato di Copyzero e che 
avevo fatto tutto il possibile per non parlarne: è la verità o può 
smentirmi?
E comunque non capisco perché non salutare Copyzero con gaudio anche su 
questa lista. 

Quanto al termine "commoners", sono stato proprio io a promuoverne 
l'utilizzo (prima sulla home del vecchio sito si parlava di volontari; Lei 
parlava di simpatizzanti e di listaroli): si figuri se il termine 
"commoners" non mi piace. Però, come ho già avuto modo di dire, se 
"commoner" significa "persona che ha supportato CC.org acquistando una 
maglietta" (così si evince dal sito di CC.org), allora non sono un 
"commoner". Se invece significa membro di una comunità, allora il discorso 
cambia. Ma non credo che le comunità si identifichino in una mailing list. 


> Gli esterni sono sempre benvenuti, ma sono ovviamente ospiti in casa
> d'altri.

Sul punto ci troviamo in perfetto disaccordo.
Questa necessaria presenza di dogane, confini, casacche mi sembra ridicola.
L'altro giorno mi è arrivato un messaggio di Thomas Margoni: "Ho le mie 
riserve però vorrei collaborare con voi di Scarichiamoli.org". La risposta è 
stata: "Ma certo, ogni riserva, idea, critica, proposta... è gradita".
Avrei dovuto specificare Margoni di sentirsi ospite in casa d'altri? 

Se dico che qui si potrebbe fare ancora un po' di strada dal punto di vista 
dell'apertura e Lei mi parla di porte e serrature, forse la mia critica non 
è così insensata, non Le pare? 

 

 

>I diritti da lei invocati alla satira, alla parodia, eccetera,
>sono sacrosanti, ma non assoluti; tanto per fare un esempio
>non a caso, cento messaggi di parodia in un mese non sono
>diritto alla parola, sono solo spam che rischia di uccidere qualsiasi >lista.
>Ed e' quindi non solo legittimo, ma doveroso che i padroni di casa
>(tutti i commoner, tra cui il sottoscritto) si preoccupino che la
>casa continui ad essere usata primariamente per i motivi per
>cui e' stata costruita, evitando che ospiti che gridano,
>che interrompono, che parlano sempre loro,
>che inondano - la riducano -per qualsiasi motivo-
>ad una catapecchia. Preoccupazione che ho espresso,
>spero civilmente, nel caso di eliogabelli e che tornero' a
>esprimere -al pari di altri che eventualmente percepissero
>la stessa esigenza- ogni qual volta lo riterro' opportuno.
 

Su questo sono d'accordo, ma non credo che passare dal silenzio al 
"manganello" e viceversa sia la politica più opportuna. Forse occorerebbe un 
compromesso. 

 


Buon lavoro a lei e a tutta Copyzero 


Grazie De Martin, ma allora se parlo di Copyzero in lista non ci sono 
problemi, vero? E pensare che fino ad oggi mi ero posto dei problemi!
Avrò tempo per rimediare ai miei errori di gioventù. 

 

Saluti,
n.a.g.



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