[Community] Incontro 1 febbraio: resoconti.

[list a attivista.com]

Credo sia opportuno informare tutti della discussione di ieri. 

Comincio da un aspetto che mi pare fondmentale. 

Siamo tutti d'accordo sulla fattibilità e l'auspicabilità del portale.
Abbiamo appurato che per quanto riguarda il disegno di legge è opportuno 
invece "chiarirci" per bene le idee, stabilendo cosa si intende fare e in 
che maniera si intende farlo. 

E' appunto opportuno individuare per bene a quali diritti colui che riceve 
un finanziamento pubblico dovrebbe rinunciare. 

Credo sia fuori discussione la ipotesi "creative Commons".
Non solo perchè la localizzazione delle licenze deve essere ancora 
completata (il "minimo impatto" scelto dalle A.I. non risolve tanti 
problemi...come sappiamo) ma perchè se si dovesse parlare di "licenze 
libere" sarebbe necessario individuare preliminarmente quali parametri tali 
licenze dovrebbero possedere per essere considerate tali. 

Ergo: la soluzione migliore è fare riferimento appunto ai singoli diritti 
circoscrivendo gli articoli della legge sul diritto d'autore che, a livello 
e in ambito europeo, dovrebbe essere modificata. 

Per fare questo è necessario il coinvolgimento di tante realtà, anzitutto, 
ma non solo, politiche; tale coinvoglimento deve essere, come è ovvio, 
"senza preclusioni di sorta". 

Questo è il "primo input".
Chi ha partecipato al convegno collabori alla creazione del "Puzzle" che 
chiarirà a chi non ha partecipato il quadro della situazione. 

Comunico che tutti i partecipanti si stanno coordinando in carbon copy.
Il primo "compito" di ognuno di noi è scrivere una relazione su cosa ha 
espresso o avrebbe voluto esprimere (considerato il numero dei partecipanti, 
la "loquacità" di alcuni e la minore "loquacità" di altri, la natura 
"informale dell'incontro" tale relazione è necessaria...inoltre: verba 
volant...). 

Renderò pubblica, ovviamente, la mia relazione. 

Un saluto
Danilo Moi
danilomoi at creativecommons.it
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Il mercante meditò sul potere ed escogitò la democrazia al fine di comprarsi 
i voti (D. Moi)