[Community] Re: viva verdi
Nicola Alcide Grossi
copernico a larivoluzione.it
Mar 15 Feb 2005 11:50:19 CET
angelo rindone Scrive:
> mi è capitata tra le mani una rivista dal titolo
> VIVAVERDi il giornale degli autori e degli editori
> una rivista della SIAE, periodo SETTEMBRE/DICEMBRE 2004
Pensavo fosse il giornale dei nostalgici della monarchia. :)
> l'articolo parte dalla presentazione a Torino di CC italia
> e spiega a grandi linee i contenuti delle licenze.
>
> Sono rimasto colpito dalla chiusa dell'articolo
>
> "Tale sistema, infatti, senza dubbio può ritenersi
> funzionale e utile rispetto alla distribuzione in rete
> di opere di giovani autori emergenti, ma allo stesso tempo
> risultare inconsistente per quanto riguarda l'aspetto
> commerciale per colori i quali, avendo faticosamente
> conquistato fama e autorità nei settori di propria
> competenza, ritengono per questo di dover essere
> tutelati e retribuiti per il loro sforzo intellettuale."
Scalamona non ha tutti i torti:
1. le licenze servono a far circolare liberamente le opere ma non servono a
tutelarle (le CCPL, inoltre, fanno salvi i diritti connessi quindi tu sei
libero ti scaricare la musica, il filmato... rilasciati con CCPL, ma *a tuo
rischio e pericolo*: nessuno ti garantisce che scaricare quel file non
costituisca un illecito).
2. il sistema di retribuzione SIAE è, al momento, più forte di qualsiasi
altro sistema di retribuzione.
L'onere della prova ce l'abbiamo noi: e, al momento, non abbiamo un granché
da mostrare.
Voglio dire: Gilberto Gill *oggi* può anche essere una bandiera per Creative
Commons, ma Gilberto Gill è diventato Gilberto Gill col full-copyright. :)
Ti canto una rima:
fatti i soldi
e diventati ministri
sono capaci tutti
di fare gli idealisti. :)
Tutto questo, ovviamente, non riguarda l'artista Gilberto Gill
né le sue qualità di uomo di governo.
> insomma siete simpatici ma state perdendo tempo:
> il copyleft è un giochino per gli sbarbati
> ;)
Eh... più o meno è così. :) No? :D
Saluti, Nicola.
________________________________________
La nostra coscienza
ci sembra inadeguata,
quest'assalto di tecnologia
ci ha sconvolto la vita.
Forse un uomo che allena la mente
sarebbe già pronto,
ma a guardarlo di dentro
è rimasto all'ottocento.
- Giorgio Gaber -
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