[Community] Il sistema dell'arte visto da uno scoglio.
mariopesceafore a lifegate.it
mariopesceafore a lifegate.it
Dom 7 Ago 2005 14:25:34 CEST
Cosa emerge dai commenti di rete riguardanti il mio ultimo comunicato
sulla azione di terrorismo creativo coordinata? Intanto propongo una data,
trenta dicembre 2005, riprendiamo, una presunta divisione che nella realtà
di un sistema non può esistere tra chi difende in fondo questo sistema
dell'arte con le sue logiche esclusive e le sue omissioni e chi tali
omissioni non le accetta; tale logica divisoria nel momento in cui si
ragiona su di un sistema è sbagliata alla radice.
La mia/nostra presa di posizione è assolutamente sistemica, volutamente e
volontariamente periferica ma pur sempre sistemica.
Specificato questo, credo/crediamo moltissimo nel dialogo, nella
comprensione, nella solidarietà e reciprocità tra artisti; credo in una
coesione sociale possibile al fine di creare una altra economia possibile
artistica (sistemica) su scala continentale.
Raggiungere un obiettivo così vasto richiede però tempi lunghissimi
(anche secolari) ed estrema lentezza, richiede la capacità di accettare e
comprendere le nostre differenze e specificità, non operando in questa
maniera la questione arte diviene naturalmente relativa o esplosiva.
L'arte sommersa che cosa è? Un miscuglio (ancora troppo identitario e
localizzato) di visioni differenti, condividere dall'immediato un modello
collettivo è oggettivamente troppo utopico, questo però non dovrebbe
permetterci d'individuare le galere/rie come lesive della libertà di
ricerca artistica.
Logico che parto da una analisi che ha come prerequisito che l'attuale
dibattito artistico è subordinato ad interessi e priorità meramente
economiche, priorità dettate da autorità centrali troppo distanti dagli
interessi e dai bisogni degli artisti.
La nostra collaborazione artistica di rete richiede il rispetto delle
differenze culturali (non identitarie nel senso negativo del termine,
ossia: chi sei tu per parlare a me così!), solo in questa maniera si può
tentare di raggiungere un vero pluralismo artistico ed estetico, tale
pluralismo non è assolutamente un ostacolo o un vincolo.
Detto ciò, se qualcuno ritiene che un artista sommerso e/o in esubero
possa vivere senza nulla e schiacciato da questo stato di cose, è a
sostenere l'assolutamente ridicolo,
Bisogna sensibilizzare la società globale sul problema arte, questo
sistema costringe gli artisti in esubero a mantenersi in maniera
criminale (vendendosi in nero o partecipando al nuovo ordine globale
dell'arte nelle galere/rie).
L'arte è di tutti, nessuno può vietarne la pubblica diffusione, la
mia/nostra immagine è vostra come la mia/nostra firma.
P.A.AFF.
Posse
Artisti
AFFamm'.
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