<html>
<head>
<meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=ISO-8859-15">
</head>
<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
<br>
<div class="moz-forward-container">
<div class="moz-forward-container">
<div class="moz-forward-container">
<meta http-equiv="content-type" content="text/html;
charset=ISO-8859-15">
<meta content="text/html; charset=ISO-8859-15"
http-equiv="Content-Type">
<table style="margin:10px 0 20px 30px;" width="700px"
border="0" cellpadding="0" cellspacing="0">
<tbody>
<tr>
<td style="padding-bottom:20px;"><span class="small">Se
non visualizzi correttamente questo messaggio <a
moz-do-not-send="true" style="color:#3FA4D4;"
href="http://nexa.polito.it/morando-lead-cc-it">clicca
qui</a></span></td>
</tr>
<tr>
<td style="padding-bottom:10px;">
<h1><img src="cid:part2.09020002.08040009@gmail.com"
alt="NEXA"></h1>
</td>
</tr>
<tr>
<td style="border-bottom:2px solid #ccc">
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0">
<tbody>
<tr>
<td style="padding-right:20px;" valign="top"
width="206"> <br>
<div style="padding-bottom:15px;">
<!--<p style="font-size:10px;padding-bottom:3px;">48° Mercoledì di Nexa</p>-->
<!--<h3 style="color:#006F95;font-size:14px;padding-bottom:3px;font-family: Georgia, 'Times New Roman',Times, serif;padding:0;margin:0;"><span style="font-style:italic;">Domenica 16 dicembre, dalle ore 18,30</span></h3>
<p style="font-size:11px;padding-bottom:3px;">Blah Blah, Via Po 21 - Torino (<a href="https://maps.google.it/maps?q=Via+Po,+21,+Torino,+TO&hl=it&ll=45.068747,7.689228&spn=0.009153,0.023046&sll=45.068505,7.689228&sspn=0.009153,0.023046&hnear=Via+Po,+21,+Torino,+Piemonte&t=m&z=16">mappa</a>)</p>-->
<p
style="font-size:11px;padding-bottom:3px;"><a
moz-do-not-send="true"
href="http://nexa.polito.it/morando-lead-cc-it">http://nexa.polito.it/morando-lead-cc-it</a></p>
</div>
<h3
style="font-size:24px;font-weight:normal;font-family:
Georgia, 'Times New Roman',Times,
serif;padding:0 0 10px 0;margin:0;"><span
style="font-weight:bold;"> Federico
Morando</span> è il nuovo Lead di Creative
Commons Italia</h3>
<div> <img
src="cid:part4.01050006.00000605@gmail.com"
alt="ccit"> </div>
<!--<div style="padding-bottom:30px;">
<p style="font-size:10px;padding-bottom:3px;">Speaker</p>
<h4 style="color:#006F95;font-size:12px;font-family: Georgia, 'Times New Roman',Times, serif;padding:0;margin:0;">Carlo Cambini</h4>
</div>--> <br>
<div>
<p
style="font-size:11px;padding-bottom:3px;">Scarica
la versione <a moz-do-not-send="true"
href="http://nexa.polito.it/nexacenterfiles/cs_26_morando_lead_ccit.pdf">PDF</a>
del comunicato</p>
</div>
</td>
<td valing="top" width="470">
<div
style="font-size:11px;padding-bottom:15px;">
<p style="line-height:18px;"> Torino, 17
dicembre 2012. <strong>Federico Morando</strong>,
managing director e research fellow del
Centro Nexa su Internet & Società del
Politecnico di Torino (DAUIN), è il <strong>nuovo
Lead di Creative Commons Italia</strong>.
Lo ha annunciato ieri sera a Torino il
prof. <strong>Juan Carlos De Martin</strong>,
fondatore, insieme al Prof. Marco Ricolfi
dell'Università di Torino, nel 2003 di
Creative Commons Italia. <strong>Creative
Commons Italia</strong> è il gruppo di
lavoro - coordinato dal Centro Nexa su
Internet & Società del Politecnico di
Torino - che rappresenta Creative Commons
in Italia.</p>
<p style="line-height:18px;"><img
src="cid:part6.09070101.01090801@gmail.com"
title="de martin" alt="de-martin"
hspace="15" width="100" align="left"
border="0">“<i>Federico Morando sono
anni che partecipa alle attività di
Creative Commons sia a livello nazionale
sia all'estero</i>" afferma il <strong>prof.
De Martin</strong>. "<i>Il suo mix di
competenze giuridiche, economiche e
digitali e la sua passione per i temi CC
l'hanno rapidamente fatto diventare una
figura di riferimento apprezzata da
tutti. Sono quindi certo che Federico
sarà uno straordinario lead del gruppo
di lavoro CC Italia: a lui va il mio più
sentito in bocca al lupo e tutto
l'appoggio del Centro Nexa!</i>.”</p>
<p style="line-height:18px;"><img
src="cid:part7.08020709.07060305@gmail.com"
title="morando" alt="morando"
hspace="15" width="100" align="left"
border="0">“<i>A inizio 2006 ho
partecipato per la prima volta a una
riunione del gruppo di lavoro di CC
Italia: è stato entusiasmante (e
strano!) vedere giuristi, ingegneri,
economisti e scienziati politici
discutere di dettagli giuridici, visti
come strumenti operativi per favorire la
creatività online. Grazie a questo
fantastico gruppo di lavoro, a partire
dai precedenti lead, Marco Ricolfi e
Juan Carlos De Martin, alla community
degli utenti CC ed a nuovi partner, sono
sicuro che i prossimi anni vedranno
un'ulteriore crescita dei beni comuni al
servizio della creatività e della
conoscenza</i>.”</p>
<p style="line-height:18px;">In merito al
contributo di CC Italia al movimento CC
globale, il fondatore di Creative Commons,
il prof. <strong>Lawrence Lessig</strong>
(Harvard), ha inviato al Centro Nexa il
seguente messaggio:</p>
<p style="line-height:18px;"><img
src="cid:part8.09000003.01060603@gmail.com"
title="lessig" alt="lessig" hspace="15"
width="100" align="left" border="0">“<i>Nel
2003 venni a Torino per lanciare uno dei
primi gruppi di lavoro nazionali
Creative Commons. Tornai poi nel
dicembre 2004 per il lancio della
versione italiana delle licenze. Da
allora la comunità italiana Creative
Commons ha contribuito moltissimo al
successo del movimento globale CC:
grazie di cuore!</i>”</p>
<p style="line-height:18px;">A livello
internazionale le licenze CC sono state
adottate in numerosi contesti, dai
numerosi blog di semplici cittadini della
rete a istituzioni come la Casa Bianca
USA, da artisti emergenti a band famose in
tutto il mondo. I <strong>Radiohead</strong>,
per esempio, <i>rock band</i> inglese che
ha venduto 30 milioni di dischi in tutto
il mondo, nel 2008 ha rilasciato i dati
del proprio video “House of Cards” sotto
licenza CC. Questa scelta ha scatenato la
fantasia dei fan della band: il designer
Tiago Serra ha utilizzato <strong>Blender</strong>,
software <i>open source</i> per la
modellazione e l'animazione 3D, per
trasformare il video originale in una
serie di coordinate spaziali grazie alle
quali è stato in grado di realizzare,
tramite un processo di stampa
tridimensionale, una <strong>scultura del
volto di Thom Yorke</strong>, voce
solista del gruppo. Poiché si è trattata
di un'opera derivata, e la licenza lo
consentiva, per la riproduzione e la
distribuzione del suo lavoro Serra non ha
dovuto chiedere alcun permesso ai
Radiohead.</p>
<p style="line-height:18px;">L'album “34
Ghosts IV” del gruppo statunitense <strong>Nine
Inch Nails</strong> è stato il primo
album rilasciato in Creative Commons a
ricevere una nomination ai <strong>Grammy
Awards</strong>, uno dei premi più
importanti degli Stati Uniti per i
risultati conseguiti nel settore
dell'industria musicale. Nonostante gli
utenti abbiano potuto scaricare e
condividere liberamente l'album, i NIN,
grazie alla vendita di edizioni speciali,
hanno incassato <a moz-do-not-send="true"
href="http://blog.wired.com/music/2008/03/nine-inch-nai-2.html">secondo
Wired</a> <strong>1,6 milioni di
dollari soltanto nella prima settimana
dalla pubblicazione</strong>.</p>
<p style="line-height:18px;">Anche musei e
biblioteche hanno deciso di sfruttare le
licenze CC per favorire la diffusione dei
propri contenuti. La <strong>National
Portrait Gallery</strong> (NPG), nel
Regno Unito, <a moz-do-not-send="true"
href="http://www.museumsassociation.org/museums-journal/news/22082012-npg-changes-image-licensing-to-allow-free-downloads">ha
apportato quest'anno alcune modifiche
alla licenza</a> sulle proprie immagini,
consentendo il download gratuito per fini
non commerciali: tale cambiamento implica
<strong>53 mila immagini</strong> in più a
disposizione degli utenti di Internet. </p>
<p style="line-height:18px;">Nel 2010 un
gruppo di <strong>biblioteche di Colonia</strong>
in Germania assieme al Centro
Bibliotecario della Renania-Palatinato, ed
in cooperazione con il Centro Servizi
Bibliotecari del Nord Reno-Vestfalia, ha
adottato lo strumento dell'<strong>open
access</strong> e del <strong>pubblico
dominio</strong> per i dati relativi ai
propri cataloghi bibliotecari (<strong>5.4
milioni di record</strong>), rendendoli
così pubblicamente accessibili e
consultabili in rete, nonché
riutilizzabili. Tra gli scrittori, <strong>Cory
Doctorow</strong>, autore canadese di
fantascienza e co-editore del famoso blog
Boing Boing, è uno dei più grandi
sostenitori delle licenze e la maggior
parte dei suoi libri è liberamente
scaricabile da Internet. Altri esempi di
opere CC sono riportati nel box a seguire
su Creative Commons.</p>
<p style="line-height:18px;"> In Italia
importanti realtà del panorama editoriale
come <strong>La Stampa</strong>, con il
suo archivio storico, <strong>Il Fatto
Quotidiano</strong> e <strong>Internazionale</strong>
hanno adottato e messo a disposizione
contenuti sotto licenza CC. Stessa scelta
è stata adottata da alcuni blog fra i più
seguiti in Italia come <strong>Spinoza.it</strong>
e il blog di <strong>Beppe Grillo</strong>.
Inoltre amministrazioni pubbliche tra cui
la <strong>Regione Piemonte</strong>,
attraverso il suo <a
moz-do-not-send="true"
href="http://www.dati.piemonte.it/">portale
di dati aperti</a>, enti di ricerca come
<strong>Istat</strong> e imprese quali ad
esempio Enel hanno deciso di diffondere
dati e informazioni sfruttando le licenze
CC. Tra i moltissimi esempi italiani di
rilascio di contenuti con licenza CC
segnaliamo <a moz-do-not-send="true"
href="http://lacittadiasterix.blogspot.it/">La
città di Asterix</a>, <i>story telling</i>
multimediale sul processo di integrazione
di alcuni ragazzi afghani in Italia,
realizzato dalla giornalista <strong>Carlotta
Mismetti Capua</strong>. Oltre ad aver
vinto il <strong>premio Ischia di
giornalismo</strong>, il progetto è
stato riproposto in un <strong>cortometraggio</strong>
realizzato da Leonardo Cinieri Lombroso
che si è aggiudicato nel 2010 il <strong>premio
MyRome</strong>, iniziativa promossa da
Camera di Commercio di Roma, in
collaborazione con il RomaFictionFest, per
celebrare la città di Roma attraverso
cortometraggi della durata di cinque
minuti. Il progetto è inoltre diventato un
libro, scritto dalla stessa Mismetti
Capua, intitolato “<strong>Come due stelle
nel mare</strong>”, pubblicato sotto
licenza CC da <strong>Edizioni Piemme
Mondadori</strong>. Molte altre opere
Creative Commons sono segnalate
quotidianamente sulla pagina Facebook CC
Italia e in molti altri forum online.</p>
</div>
</td>
</tr>
</tbody>
</table>
</td>
</tr>
<tr>
<td style="font-size:9px;padding:15px 0 0px 0;"
valign="top">
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0">
<tbody>
<tr>
<td style="padding:0 20px 0px 0;" valign="top"
width="206">
<div
style="display:block;font-size:9px;padding-bottom:0px;">
<p
style="color:#3FA4D4;line-height:12px;padding-bottom:0px;font-size:9px;">
Qualche dato su Creative Commons in Italia
</p>
</div>
</td>
<td style="padding:0 20px 0px 0;" width="484">
<div
style="display:block;font-size:9px;padding-bottom:0px;">
<p
style="line-height:12px;padding-bottom:0px;font-size:9px;">Secondo
le rilevazioni di <a
moz-do-not-send="true"
href="http://monitor.creativecommons.org">CC
Monitor</a> il numero di licenze CC
adottate in italia è di 5.530.005 (dati
aggiornati al 22 maggio 2010). Questo dato
ci colloca al 3° posto su 52 paesi. Allo
stesso tempo, quasi la metà (43.57%) è del
tipo più restrittivo (Attribuzione-Non
commerciale-Non opere derivate) relegando
l'Italia al 38° posto su 52 paesi per
“grado di libertà” delle licenze adottate.
All'11 ottobre 2012, il sito <a
moz-do-not-send="true"
href="http://www.flickr.com/creativecommons/">Flickr
ospitava 241.183.394 scatti distribuiti
con licenze CC</a> e al 25 luglio 2012,
<a moz-do-not-send="true"
href="http://youtube-global.blogspot.it/2012/07/heres-your-invite-to-reuse-and-remix-4.html">YouTube
offriva 4 milioni di video distribuiti
con licenze CC</a>.</p>
</div>
</td>
</tr>
</tbody>
</table>
</td>
</tr>
<tr>
<td style="font-size:9px;padding:15px 0 10px 0;
border-bottom:2px solid #ccc;" valign="top">
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0">
<tbody>
<tr>
<td style="padding:0 20px 0px 0;" valign="top"
width="206">
<div
style="display:block;font-size:9px;padding-bottom:0px;">
<p
style="color:#3FA4D4;line-height:12px;padding-bottom:0px;font-size:9px;">
I primi passi di Creative Commons in
Italia </p>
</div>
</td>
<td style="padding:0 20px 0px 0;" width="484">
<div
style="display:block;font-size:9px;padding-bottom:0px;">
<p
style="line-height:12px;padding-bottom:0px;font-size:9px;"><strong>18
novembre 2003</strong>: il professor <strong>Lawrence
Lessig</strong>, fondatore di Creative
Commons e all'epoca docente a Stanford,
annuncia a Torino l'<strong>inizio del
lavoro di preparazione delle licenze
Creative Commons italiane</strong>. In
questa prima fase il progetto è guidato
dal prof. Marco Ricolfi del Dipartimento
di Scienze Giuridiche dell'Università di
Torino, col coinvolgimento del CNR di
Torino (Juan Carlos De Martin) per la
parte tecnica.</p>
<p
style="line-height:12px;padding-bottom:0px;font-size:9px;"><strong>16
dicembre 2004</strong>: Lawrence Lessig
torna a Torino per il convegno (con festa)
di <strong>lancio delle licenze CC
italiane</strong>. <strong>In quella
occasione</strong> il prof. De Martin
diviene <strong>Lead</strong> del gruppo
di lavoro CC Italia, col prof. Ricolfi nel
ruolo di <strong>Legal Lead</strong>.</p>
</div>
</td>
</tr>
</tbody>
</table>
</td>
</tr>
<tr>
</tr>
<tr>
<td style="font-size:9px;padding:15px 0 10px 0;
border-bottom:2px solid #ccc;" valign="top">
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0">
<tbody>
<tr>
<td style="padding:0 20px 0px 0;" valign="top"
width="206">
<div
style="display:block;font-size:9px;padding-bottom:0px;">
<p
style="color:#3FA4D4;line-height:12px;padding-bottom:0px;font-size:9px;">
Biografia di Federico Morando </p>
</div>
</td>
<td style="padding:0 20px 0px 0;" width="484">
<div
style="display:block;font-size:9px;padding-bottom:0px;">
<p
style="line-height:12px;padding-bottom:0px;font-size:9px;"><strong>Federico
Morando</strong> è <a
moz-do-not-send="true"
href="http://nexa.polito.it/people/fmorando">managing
director del Centro Nexa su Internet e
Società</a> del Politecnico di Torino,
dove la sua attività di ricerca è
focalizzata sul dominio “open content” ed
“open data”. Già docente di diritto dei
beni immateriali presso l’Università
Bocconi, insegna presso il master in
Proprietà Intellettuale organizzato
congiuntamente dall'Organizzazione
Mondiale per la Proprietà Intellettuale
(OMPI) e dall'Università di Torino. È
membro dell'Open Data Team di Regione
Piemonte ed uno dei principali esperti
italiani di licenze libere per il riuso
dei dati pubblici. Laureato in economia
presso l’Università Bocconi, dopo un
master in economia teorica ha focalizzato
i suoi studi sull'intersezione tra
economia, diritto e nuove tecnologie,
conseguendo un Ph.D. in analisi economica
del diritto presso le Università di Torino
e Gand.</p>
</div>
</td>
</tr>
</tbody>
</table>
</td>
</tr>
<tr>
<td style="font-size:9px;padding:15px 0 20px 0;"
valign="top">
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0">
<tbody>
<tr>
<td style="padding:0 20px 0px 0;" valign="top"
width="206">
<div
style="display:block;font-size:9px;padding-bottom:5px;">
<p
style="color:#3FA4D4;line-height:12px;padding-bottom:3px;font-size:9px;">
Che cosa sono Creative Commons e Creative
Commons Italia </p>
</div>
</td>
<td style="padding:0 20px 10px 0;" width="484">
<div
style="display:block;font-size:9px;padding-bottom:5px;">
<p
style="line-height:12px;padding-bottom:3px;font-size:9px;"><a
moz-do-not-send="true"
href="http://creativecommons.org">Creative
Commons</a> è un'organizzazione
non-profit fondata nel 2001 da <a
moz-do-not-send="true"
href="http://lessig.org/info/bio">Lawrence
Lessig</a> con sede a San Francisco, che
sviluppa e promuove strumenti legali
gratuiti (<i>in primis</i>, le <a
moz-do-not-send="true"
href="http://creativecommons.org/licenses/">licenze
Creative Commons</a>) in grado di
massimizzare la creatività, la
condivisione e l'innovazione, in
particolare online. Per favorire il
ricorso creativo a opere di ingegno
altrui, nel pieno rispetto delle leggi
esistenti, Creative Commons offre diverse
articolazioni dei diritti d'autore ad
artisti, giornalisti, docenti, istituzioni
e, in genere, creatori che desiderino
condividere in maniera ampia le proprie
opere. Tra gli esempi più famosi di
utilizzo delle licenze Creative Commons
c'è sicuramente quello di <a
moz-do-not-send="true"
href="http://ocw.mit.edu/">MIT
OpenCourseWare</a>, progetto del
Massachusetts Institute of Technology, che
mette a disposizione liberamente il
proprio materiale didattico. Anche il sito
ufficiale della Casa Bianca, <a
moz-do-not-send="true"
href="http://www.whitehouse.gov/copyright">Whitehouse.gov</a>,
pubblica i propri contenuti sotto licenza
Creative Commons, così come anche
un'importante azienda farmaceutica, <strong>GlaxoSmithKline</strong>,
ha ceduto tutti i diritti del suo set di
dati riguardanti la malaria, che comprende
più di 13.500 composti noti per essere
attivi contro questa malattia.</p>
<p
style="line-height:12px;padding-bottom:3px;font-size:9px;"><a
moz-do-not-send="true"
href="http://www.creativecommons.it/">Creative
Commons Italia</a> (CCIT) è il gruppo di
lavoro italiano affiliato a Creative
Commons e parte del progetto <a
moz-do-not-send="true"
href="http://wiki.creativecommons.org/CC_Affiliate_Network">CC
Affiliate Network</a>. Il gruppo di
lavoro volontario è formato da giuristi,
tecnologi ed altri esperti, che sin dal
2003 si occupano della traduzione italiana
delle licenze Creative Commons e
soprattutto del loro adattamento al
sistema giuridico nazionale. Il gruppo di
lavoro è coordinato dal <a
moz-do-not-send="true"
href="http://nexa.polito.it/">Centro
Nexa su Internet & Società</a> del
Politecnico di Torino (DAUIN), che ospita
e gestisce anche il <a
moz-do-not-send="true"
href="http://www.creativecommons.it/">sito</a>
e le <a moz-do-not-send="true"
href="http://www.creativecommons.it/Liste">mailing
list</a> di CCIT. Con il supporto della
community dei "commoners" italiani, il
Centro Nexa organizza anche iniziative di
divulgazione e socializzazione, come gli <a
moz-do-not-send="true"
href="http://creativecommons.it/eventi">incontri
CCIT</a> e i Creative Commons Party.</p>
<p
style="line-height:12px;padding-bottom:3px;font-size:9px;">Per
restare aggiornati sulle attività di
Creative Commons Italia:</p>
<p>- Twitter: <a moz-do-not-send="true"
href="https://twitter.com/cc_italy">@cc_italy</a></p>
<p>- Facebook: <a moz-do-not-send="true"
href="http://www.facebook.com/cc.italia">http://www.facebook.com/cc.italia</a></p>
<p>- Mailing list CC Italia: <a
moz-do-not-send="true"
href="https://creativecommons.it/cgi-bin/mailman/listinfo/community">https://creativecommons.it/cgi-bin/mailman/listinfo/community</a></p>
</div>
</td>
</tr>
<tr>
<td style="padding:0px 20px 0 0;" width="206">
<div style="padding-top:15px;border-top:2px
solid #ccc;">
<p style="font-size:9px;"> See our <a
moz-do-not-send="true"
style="color:#3FA4D4;"
href="http://nexa.polito.it/events">events
calendar</a> if you're curious about
future luncheons, discussions, lectures,
and conferences not listed in this email.
Our events are free and open to the
public, unless otherwise noted. </p>
</div>
</td>
<td style="padding:0px 20px 0 0;" width="484">
<div style="padding-top:15px;border-top:2px
solid #ccc;">
<p style="font-size:9px;"> Maggiori
informazioni sulle attività del Centro
Nexa su Internet & Società sono
disponibili all'indirizzo <a
moz-do-not-send="true"
href="http://nexa.polito.it">http://nexa.polito.it</a>.
Weekly Events Newsletter. <a
moz-do-not-send="true"
style="color:#3FA4D4;"
href="http://nexa.polito.it/mailing-lists">Sign
up</a> to receive this newsletter if
this email was forwarded to you. To manage
your subscription preferences, please <a
moz-do-not-send="true"
style="color:#3FA4D4;"
href="https://server-nexa.polito.it/cgi-bin/mailman/listinfo/nexa">click
here</a>.</p>
<p style="font-size:9px;">Connect & get
involved: <a moz-do-not-send="true"
style="color:#3FA4D4;"
href="http://nexa.polito.it/get-involved">Jobs,
internships, and more </a></p>
</div>
</td>
</tr>
</tbody>
</table>
</td>
</tr>
</tbody>
</table>
<title>Nexa Center for Internet and Society Newsletter</title>
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div, p, li{overflow:hidden;}
</style> <br>
</div>
<br>
<br>
</div>
<br>
<br>
</div>
<br>
</body>
</html>