Salve a tutti,<br><br>sono Francesca Detti dell'Associazione Culturale "i Licaoni". Già in passato mi ero rivolta a questa lista per chiedere consigli ai fini della divulgazione attraverso internet di un lungometraggio prodotto dalla mia Associazione. Ebbene, abbiamo concluso la pubblicazione on line di "Kiss me Lorena" con successo, regolando la sua distribuzione attraverso licenza CC Attribuzione-NonCommerciale-NonOpereDerivate e tutelando l'opera con il servizio Copyzero (potete trovare l'intero film gratuitamente scaricabile sul sito
<a href="http://www.kissmelorena.it">www.kissmelorena.it</a>). <br><br>Tuttavia già a suo tempo sollevai un problema, proprio in questa sede: mentre sceneggiatori (me inclusa) e registi non sono iscritti Siae, i ragazzi autori della colonna sonora sono associati, ma – in vista dell'operazione di distribuzione gratuita del film – dettero il loro consenso e dichiararono di rinunciare alle royalties dovute, a prescindere dalla loro posizione con la Siae (nonché dal famigerato art. 27 del Regolamento Generale).
<br><br>Attualmente però la situazione si è complicata. Grazie alla visibilità ottenuta attraverso internet abbiamo trovato una via di distribuzione più convenzionale, ossia qualcuno disposto a curare la stampa e la vendita del dvd del film. Dunque adesso il problema si presenta nella sua interezza. Passando da una distribuzione gratuita a un'operazione di tipo commerciale provvederemo al pagamento dei diritti ai musicisti nel rispetto del canale da loro prescelto, ma noi, come autori del film non iscritti, vorremmo poter vendere il dvd mantenendo però la formula "alcuni diritti riservati". Ossia: vendita dei dvd con apposizione del bollino Siae previsto dalla legge ma puntuale disclaimer in cui si precisa il contenuto della licenza CC.
<br><br>E arriviamo così al nocciolo della questione: un film è un'opera stratificata, seppur unica e indivisibile, e ci stiamo chiedendo se sia possibile scorporare le singole componenti (musica, regia, sceneggiatura) e riconoscere, in riferimento ad esse, la libertà per ogni autore di poter scegliere come amministrare e a chi delegare la gestione dei propri diritti. La faccenda, almeno sulla base delle mie sommarie conoscenze, mi sembra complicata: ho sì, personalmente, un'autonomia contrattuale, ma come posso esercitarla senza incorrere in violazioni degli accordi tra musicisti e Siae? A quanto ne so, una volta associati non si è più liberi di gestire autonomamente i diritti sulle proprie opere. Come si può evitare che tale mancanza di libertà ricada su un non associato?
<br><br>Più agevole credo sia la questione relativa ai diritti connessi: la mia Associazione è co-produttrice del film, e siamo dunque contitolari con altri soggetti dei summenzionati diritti. Per l'operazione di distribuzione on line questi ultimi hanno prestato il loro consenso: se volessimo mantenere anche con la distribuzione ufficiale la licenza CC immagino sia sufficiente una previa liberatoria dei nostri partners.
<br><br>Consigli? Opinioni? A suo tempo, giustamente, ci è stato detto che è necessario forzare un po' le maglie e tentare di battere nuove strade per dare al diritto l'occasione di vivere e di modificarsi… e magari di migliorarsi.
<br>Ci stiamo pertanto chiedendo: esiste una via giuridicamente accettabile da seguire? Esistono dei precedenti ai quali, se non "appellarsi", quanto meno ispirarsi? <br>Spero di essere stata esaustiva e ringrazio anticipatamente chiunque vorrà intervenire per renderci noto il suo parere.
<br><br>Un saluto,<br>Francesca Detti<br><br><a href="http://www.licaoni.it">www.licaoni.it</a><br><a href="http://www.kissmelorena.it">www.kissmelorena.it</a><br><br><a href="mailto:info@licaoni.it">info@licaoni.it</a><br>
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